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In forse il secondo mandato di Mocio? Viva Mocio

Gli accordi regionali e provinciali nella Margherita porterebbero Liviantoni alla presidenza della Provincia di Terni e quindi quasi automaticamente Mocio perderebbe il posto

foto di copertina

di Dante Freddi

Dopo due anni di pressioni di ogni genere e di confusione all'interno dei DS e di conseguenza nell'Amministrazione orvietana, finalmente c'è stato il cosiddetto rimpasto della Giunta Mocio.
Capoccia succede a Germani, forse questa stessa settimana.
Non so perché l'"evento" dovrebbe costituire una "spinta", come dicono alcuni, e verso che"cosa" spinga,  certamente però non significherà che di fronte a noi c'è un periodo di tranquillità e che i problemi sono stati superati con le dimissioni di un assessore, tra l'altro da molti considerato il migliore.
Ci dobbiamo attendere tempi cupi.

I congressi di Margherita e Ds che si terranno nei prossimi mesi ed i movimenti correlati che si annunciano agitano già le acque e tra qualche mese sarà tempesta.

Nella Margherita sembra scontato l'accordo tra Carlo Liviantoni, assessore regionale, ternano, memoria storica della DC e l'onorevole Giampiero Bocci, perugino, da anni il suo avversario nel partito. Il risultato è che andrà a un "bocciano" il partito e a Liviantoni, tra due anni e mezzo, la presidenza della Provincia di Terni. Questo significherebbe che Mocio non potrà essere il sindaco di Orvieto per la seconda volta, perché la Margherita non può chiedere tanto.
Se questo fosse, nei diesse prenderanno l'inaspettato venticello alle spalle Loriana Stella, da anni aspirante sindaco, ma anche Capoccia e, con buone chances , Fausto Prosperini, segretario provinciale, che troverebbe nel ruolo di primo cittadino di Orvieto il completamento della sua fortunata vicenda politica.

E non basta.

I socialisti rimarrebbero senza presidenza della Provincia, potrebbero pretendere il sindaco di Orvieto ed avrebbero anche da "spendere" un nome su cui nella coalizione nessuno potrebbe dire nulla, perché di esperienza e capacità riconosciuta: Franco Raimondo Barbabella.

In tutto questo scompiglio ci sarà da  costruire il bilancio e risolvere la questione della Piave.

Ce n'è abbastanza.

Al sindaco Mocio, vaso di coccio tra vasi di ferro, come è qualsiasi politico orvietano di fronte a progetti che si immaginano a Perugia e Terni, certamente saranno offerte "garanzie" sulla sua carriera politica, per tranquillizzarlo e fargli tirare la carretta per i prossimi anni, ma a realizzarle davvero ce ne vorrà, ammesso che rientrino nelle aspirazioni del sindaco.

In tutto questo processo, che non è fantapolitico, io sto con Mocio.
Perché prendere le persone e sballottarsele, al di là dei giudizi sull'operato, è immorale nei confronti loro e  delle comunità che rappresentano.
Questo è tempo di cominciare a scegliere e di mettere insieme azioni che ce lo consentano tra due anni e mezzo, quando si tratterà di votare.

 

 

Pubblicato il: 10/01/2007

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