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Umbria. Sono dichiarate intoccabili 114 piante

Istituito un elenco degli alberi dell'Umbria che presentano "un rilevante e peculiare interesse, in relazione al loro valore culturale, storico, estetico, paesistico, scientifico e monumentale

La Giunta regionale, nell'ambito delle politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio, ha istituito un elenco degli alberi dell'Umbria che presentano "un rilevante e peculiare interesse, in relazione al loro valore culturale, storico, estetico, paesistico, scientifico e monumentale".

Gli alberi ricompresi nell'elenco (predisposto ai sensi della legge regionale n. 28/2001, con il coinvolgimento delle Comunità montane dell'Umbria e degli altri enti competenti) non potranno essere abbattuti o spostati, se non per inderogabili esigenze di pubblica utilità o incolumità.
L'elenco, al momento provvisorio, è costituito da un primo nucleo di 114 piante, e dovrà essere integrato attraverso il coinvolgimento dei proprietari dei terreni o anche di semplici cittadini, che vogliano segnalare alberi di particolare interesse da salvaguardare.
Alberi di rilevante interesse sono presenti sull'intero territorio regionale (in particolare nella provincia di Terni, ma anche nell'Alto Tevere, sui Monti Martani, sul Monte Peglia) e, nelle loro molteplicità e varietà (dai faggi agli olivi ai castagni ai cipressi), possono raggiungere notevoli dimensioni, come gli oltre nove metri di circonferenza del tronco di un olivo in località Bovara nel Comune di Trevi e i quaranta metri di altezza di un esemplare di "sofora", pianta ornamentale originaria dell'Oriente simile alla robinia, a Villa Montesca di Città di Castello.
Molte sono le piante di grande pregio, in particolare roverelle, in Valnerina; altrettante quelle presenti nei   giardini e nei parchi delle maggiori città capoluogo.
"L'Umbria è una delle regioni d'Europa dove, più che altrove - ha ricordato l'assessore all'agricoltura e foreste Carlo Liviantoni - il paesaggio è bene culturale, storico-architettonico ed economico. Gli alberi, in particolare quelli monumentali, sono documenti vivi, legati alla memoria e alla tradizione. È un patrimonio - ha sottolineato Liviantoni - che rappresenta oltre il 35 per cento del nostro territorio. Difendendolo e valorizzandolo - ha aggiunto - difendiamo il patrimonio naturalistico e storico della nostra comunità".

Pubblicato il: 08/01/2007

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