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Opere d'arte provenienti da Orvieto alla mostra 'Jacopone da Todi e l'arte in Umbria nel Duecento'

E' allestita nella città di Todi fino al 2 maggio 2007, in occasione del VII centenario della morte di Jacopone

Opere d'arte provenienti da Orvieto alla mostra "Jacopone da Todi e l'arte in Umbria nel Duecento", allestita nella città di Todi fino al 2 maggio 2007, in occasione del VII centenario della morte di Jacopone.

Alcune opere d'arte provenienti da Orvieto sono esposte alla mostra "Jacopone da Todi e l'arte in Umbria nel Duecento" allestita nella città di Todi in occasione delle celebrazioni per il VII centenario della morte di Jacopone da Todi.  L'evento culturale in corso di svolgimento presso i Palazzi Comunali / Museo Pinacoteca di Todi dal 1° dicembre 2006 fino al 2 maggio 2007 è curato dal Prof. Fabio Bisogni dell'Università di Siena e dal Prof. Enrico Menestò dell'Università di Perugia, è prodotto da Arthemisia e Sistema Museo, in collaborazione con la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune di Todi e la Diocesi Orvieto-Todi e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza dell'Umbria, dell'Unione Europea e dell'Agenzia di promozione Turistica dell'Umbria.

 

Attraverso l'esposizione di opere d'arte, tavole dipinte, sculture, miniature e oggetti di oreficeria, capolavori tutti realizzati in Umbria, la mostra affronta e studia la vita di Jacopone nel suo tempo; tre le sezioni della mostra: il Crocifisso e la Passione di Cristo, la Madonna e San Francesco temi che hanno caratterizzato il pensiero del frate poeta, personalità tra le più affascinanti del Medioevo italiano.

Fra le opere esposte ed individuate dai curatori della mostra vi sono una delle statue che ritraggono Bonifacio VIII esposta nella Chiesa di San Francesco prestata dal Comune di Orvieto ed alcuni dipinti provenienti dal Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto nelle sezioni dedicate al Crocifisso e alla Madonna.

 

Grande poeta del Duecento Jacopone da Todi (1230-1306) condusse una vita romanzesca: convertitosi soltanto in età adulta, dopo aver vagato penitente per circa dieci anni, abbracciò il francescanesimo nella corrente più rigorosa degli Spirituali. In lotta contro Bonifacio VIII, si legò ai cardinali Colonna, che chiedevano la deposizione del papa, e con loro venne assediato a Palestrina; caduta la roccaforte dei dissidenti, venne catturato e rinchiuso in carcere da dove fu liberato solo pochi anni prima della morte.

 

 

 

Pubblicato il: 02/01/2007

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