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Arrestati dopo una notte di razzie sull'Euronight proveniente da Nizza

Sono stati rintracciati dalla squadra anticrimine del commissariato, coordinata dal sostituto commissario dottor Walter Fabbri, ad Orvieto scalo. Sono stati "beccati" praticamente in flagranza di reato due siciliani della provincia di Catania mentre tentavano di scappare con la refurtiva  

foto di copertina

ORVIETO - Arrestati dopo una notte di razzie sull'Euronight proveniente da Nizza. Sono stati "beccati" praticamente in flagranza di reato due siciliani della provincia di Catania mentre tentavano di scappare con la refurtiva di quattro cellulari, un palmare, una macchina fotografica digitale e oltre mille euro: tutto materiale trafugato lunedì notte dagli scompartimenti e dalle cuccette dell'En.

 

I due - Gabriele Spagnoli di 31 anni e Angelo Nicotra di 39 (entrambi con precedenti specifici ed originari della provincia di Catania) - sono stati rintracciati dalla squadra Anticrimine del commissariato (coordinata dal sostituto commissario dottor Walter Fabbri) ad Orvieto scalo al crocevia tra via monte Nibbio, via sette Martiri e strada della Direttissima, ancora nei pressi della ferrovia.

 

L'allarme era arrivato dal personale di bordo del treno che poco prima della stazione di Orvieto aveva assistito alla rocambolesca fuga dei presunti malviventi. In sostanza i due avevano attivato il freno d'emergenza del convoglio per scendere al volo dall'Euronight e tentare di far perdere le proprie tracce. 

 

Nello zainetto in cui uno dei due custodiva parte della refurtiva è stata ritrovata anche una chiave esagonale in uso al personale delle ferrovie per l'apertura di bagni e cuccette. Le indagini proseguono ora per risalire all'identità di presunti complici dal momento che il provento dei furti, stando alle denunce, sarebbe anche superiore al contenuto dello zaino e dai sopralluoghi effettuati lunga la linea ferrovia non è risultato alcun ritrovamento.  I due, associati al carcere di via Roma, sono finiti in manette con l'accusa di furto aggravato e continuato in concorso e restano a disposizione del magistrato inquirente, la dottoressa Annalisa Giusti. 

Pubblicato il: 29/12/2006

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