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I problemi di Orvieto sotto la lente del partito dei comunisti italiani

Conferenza stampa dell'assessore regionale Giuseppe Mascio, l'assessore comunale allo sviluppo economico Carlo Tonelli e il capogruppo dei Comunisti italiani della sezione orvietana, Giampiero Piccini

foto di copertina

ORVIETO - Piano infrastrutturale, viabilità, complanare, e superamento dei problemi di collegamento con Perugia: tutti sotto la lente rossa del partito dei comunisti italiani. Questi i temi principali dibattuti ieri, in conferenza stampa, dall'assessore regionale alle infrastrutture e politiche per la mobilità e il trasporto Giuseppe Mascio, l'assessore comunale allo sviluppo economico Carlo Tonelli e il capogruppo dei Comunisti italiani della sezione orvietana, Giampiero Piccini. Un incontro che è servito a sottolineare la "politica di attenzione e non di invadenza" come ha voluto definirla Piccini, del partito nei confronti dei bisogni primari della Rupe. E nella graduatoria delle priorità da qui, ai prossimi anni, chi tiene banco è la realizzazione del tanto agognato primo stralcio della complanare, il raccordo autostradale tra la strada statale 205 amerina e la umbro casentinese per l'accesso al polo ospedaliero di Orvieto. "Per quanto riguarda l'attuazione del primo stralcio della complanare - ha sottolineato Mascio - entro il 2008 si auspica di terminare i lavori per dare poi così il via all'iter procedurale per la seconda parte del progetto". Altro anello mancante nel piano della mobilità riguarda la realizzazione della futura variante a Sferracavallo. Con 700mila euro che il Comune di Orvieto ha messo già nel prossimo bilancio e altri 800mila che, si spera, possano arrivare dalla Regione, sulla bretella viaria ai piedi della Rupe ci si potrebbe mettere mano già a partire dal biennio 2008-2009. Ed è il 2014 l'anno clou per il Comune di Orvieto e per tutto il comprensorio che, se tutto andasse secondo i piani, potrebbe beneficiare del pacchetto completo comprensivo della complanare (in tutto sono tre stralci) e della variante di Sferracavallo. Sulla ex Piave, invece, è ancora tutto da vedere "anche se - ha sottolineato Mascio - il suo futuro è già stato inserito nell'agenda regionale".

Pubblicato il: 24/12/2006

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