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Marino Capoccia ha rassegnato le dimissioni da segretario comunale dei DS

Nel destino dell'ex segretario c'è l'assessorato ai Lavori Pubblici in sostituzione di Germani. E niente dimissioni dall'ATO

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di Stefania Tomba

ORVIETO - "E' una decisione che ho preso anche con entusiasmo poiché ritengo che oggi il partito possa raccogliere i frutti di un lavoro fatto in questi due ultimi anni e realizzare così un ulteriore scatto in avanti, valorizzando e consolidando un nuovo gruppo dirigente". Con queste parole il segretario dei Ds, Marino Capoccia, lunedì scorso - con una lettera formale indirizza al segretario provinciale Prosperin, al presidente dell'unione comunale, Carpinelli, al segretario regionale, Bracco e al coordinatore dell'Intercomunale, Posti - ha rassegnato le dimissioni dall'incarico affidatogli nel 2004 dal congresso storico che ha ribaltato i ruoli di maggioranza e minoranza all'interno del partito di maggioranza relativa della Rupe.

"La decisione - spiega adesso Capoccia - è conseguente alla direzione comunale che ha individuato in Carlo Emanale Trappolino il candidato alla segreteria in vista di un rinnovamento della classe dirigente". Due anni importanti - due anni esatti (il congresso era del 19 dicembre) - per la vita interna del partito e per quella amministrativa della città. "Come partito c'eravamo posti un duplice obiettivo - mette sulla bilancia Capoccia - di ridefinire una proposta programmatica della città attraverso un'ampia partecipazione che è stata anche alla base del recente adornamento del programma del sindaco e di avviare una nuova generazione di dirigenti".

I risultati, per Capoccia, si leggono in questa nuova proposta per la segreteria ma anche nei 22 membri su 54 della direzione che hanno meno di 40 anni. "Si andrà adesso alla all'assemblea congressuale per la nomina - illustra Capoccia -e quindi ai congressi che credo non potranno che confermare le scelte".

Nel destino dell'ex segretario adesso, previo parere favorevole del sindaco, c'è l'assessorato ai Lavori Pubblici in sostituzione di Germani destinato, a quanto pare, ad incarichi regionali. L'impegno di Capoccia si estrinsecherà all'insegna del "fare". "Siamo entrati ormai in una fase amministrativa in cui c'è l'estrema urgenza di concretizzare quanto è stato programmato - afferma- il metodo sarò quello della sperimentazione continua di nuove forme di partecipazione".

Infine, sulle supposte incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di presidente dell'Ato è lo stesso Capoccia a sgomberare il campo dai dubbi e dalle polemiche sulle sue necessarie - se non dovute, per alcuni - dimissioni. A dimettersi, infatti, l'ex segretario non ci pensa nemmeno lontanamente in quanto chiarisce "non esiste incompatibilità tra i due incarichi dal momento che l'Ato non è una partecipata e non ha compiti gestionali".

Pubblicato il: 18/12/2006

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