Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Anche le abitazioni alla ex Piave

"Per garantire un controllo sociale non è sufficiente il tipo di residenzialità che assicura un albergo" sostiene il sindaco. L'operazione dovrebbe servire anche "ad estendere la città verso piazza Cahen per riequilibrare il ruolo del centro storico". La proposta lanciata è nuova in questa fase e sicuramente destinata a far discutere

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Anche le abitazioni alla ex Piave. E' stato il sindaco Stefano Mocio a sollecitare una riflessione su quest'ipotesi parlando mercoledì alle associazioni del commercio sul tema della mobilità alternativa.

 

Riservare una porzione degli immobili della caserma a scopi residenziali è un'idea del sindaco che nasce dalla convinzione che  "i soli modelli direzionali, commerciali, culturali o sociali se non armonizzati con il modello residenziale - ha detto - rischiano di realizzare tipologie di quartieri ben conosciuti in altre città, che vivono solo dalle 8 del mattino alle 18 della sera procurando nelle ore successive grandi problemi in termini di sicurezza e di controllo sociale".  

 

"Per garantire un controllo sociale non è sufficiente il tipo di residenzialità che assicura un albergo" ha ribadito. L'operazione dovrebbe servire per Mocio anche "ad estendere la città verso piazza Cahen per riequilibrare il ruolo del centro storico". La proposta lanciata è nuova in questa fase e sicuramente destinata a far discutere.

 

Intanto stamani sulla vicenda Rpo si compie un altro passo in avanti. Alle 11 in punto, infatti, il sindaco varcherà la soglia dei cancelli della caserma di piazza Cahen per accettare formalmente le annunciate dimissioni in tronco di presidente e consiglio di amministrazione.

 

A quel punto non resterà che il rinnovo della Srl: un nuovo cda, sicuramente più ristretto (come impone la Finanziaria) o un amministratore delegato.  Il sindaco non si sbilancia, come non si sbilancia sui nomi o sui criteri, quello politico o più strettamente tecnico, che lo guideranno nella scelta. I nomi che circolano, tra gli altri quello di Roberto Meffi (Dl) - che ha già, tra l'altro, ampiamente smentito - e di Massimo Gambetta (Ds), non trovano conferme. "Ci devo ancora pensare" replica per tutta risposta Mocio che alla maggioranza di giovedì sera ha però comunicato i tempi dell'operazione: un mese per elaborare una proposta da discutere poi insieme alla coalizione.

 

La maggioranza di giovedì è servita anche a fare il punto sullo stato di attuazione del programma: presenti Gianpaolo Antoniella e Rosanna Barbanera per Rifondazione, Carlo Emanuele Trappolino e Marino Capoccia per i Ds, Roberto Meffi e Umberto Fringuello per la Margherita e Gianpietro Piccini per i Comunisti italiani.  

Pubblicato il: 16/12/2006

Torna alle notizie...