Mariti maneschi in tribunale

ORVIETO - Botte alla moglie, marito a giudizio.  Due i casi ieri mattina in tribunale, pur con le differenze del caso, di consorti tirati in giudizio dalla moglie maltrattata. 

Ma mentre per un cittadino iraniano, commerciante nel centro storico, è sfilato l'ultimo testimone (uno dei figli) ed è attesa in giornata la sentenza, è andata in maniera completamente diversa per la storia di una giovane coppia dell'Orvietano.  Sposati da pochi anni, i due, per un certo periodo, non avevano fatto altro che litigare.  Ingiurie pesanti, strilli alle stelle fin ché una volta, al termine dell'ennesimo litigio, lui non la spedisce addirittura all'ospedale. E lei lo denuncia.

Il marito manesco, al termine delle indagini, viene rinviato a giudizio (era difeso ieri in aula dall'avvocato, Antonio Barberani) ma ieri mattina, chiamata sostenere l'accusa, è lei che ci ripensa, ritira la querela e marito e moglie, rappacificati, se ne vanno dal tribunale stretti in un abbraccio. Di nuovo insieme e felici. Un epilogo inaspettatamente poisitivo per una vicenda che pareva avere tutte le carte in regola per finire tra avvocati e aule di tribunale, civile e penale. La speranza, ovviamente, in questi è che duri e che i due non debbano più ricorrere alla giustizia per appianare le divergenze di coppia ne tanto meno, a maggior ragione, alle mani.