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Perali. Abbassare il costo dei parcheggi nel centro storico e farli pagare a Ciconia e allo Scalo

 

Carlo Perali, presidente di Assocommercio, vuole che l'Amministrazione abbassi il costo dei parcheggi a pagamento ad Orvieto e li faccia pagare invece, tanto per andare pari, a Ciconia e Steffacavallo, zone ritenute particolarmente favorite dal punto di vista commerciale. Così si eliminerebbe, secondo il presidente, quella" concorrenza poco leale fra centro storico e periferia" che esisterebbe oggi.
Il ragionamento che Perali propone nel suo intervento va riportato per intero, per non lasciare dubbi su possibili esegesi scarsamente rispettose del pensiero.

Quelle che segue il testo originale.

"Dopo il riscontro delle firme, che ha visto tutti i commercianti della rupe opporsi all'introduzione dei varchi elettronici in città, Assocommercio sollecita un incontro con gli Amministratori per risolvere il difficile problema, auspicando di allargare poi la trattativa anche al costo dei parcheggi, ritenuti troppo onerosi nei confronti dei consumatori.

Richiesta, quest'ultima, essenziale per rilanciare un'immagine diversa, più accattivante sotto il profilo dell'accoglienza e della riduzione delle spese e quindi anche capace di invogliare gli orvietani a ritornare a passeggio sulla rupe, sostenendo ancora una volta che chi entra in città per fare acquisti non può subire ritorsioni. Pertanto certi costi andrebbero rivisti per inquadrarli in una logica diversa, molto più ampia di città globale.

Così nel centro storico si potrebbe intervenire riducendo le tariffe dei parcheggi,  e allo Scalo trasformare i parcheggi liberi in altrettanti a pagamento, in modo che l'Amministrazione non debba lamentarsi di una riduzione delle entrate, ma di giovarsi invece di una ritrovata forma di fiducia da parte di molti cittadini, per una gestione urbana un po' più equa e un criterio più razionale da applicare al territorio.

Facciamo anche notare che delle 4000 multe effettuate nel periodo di un anno, ben l'80% è ricavato dai parcheggi della rupe e questo dato, da solo, già dà un'idea delle difficoltà che bisogna superare per venire in centro a fare spese. Se poi a questo aggiungiamo la rimozione delle macchine e le tariffe esorbitanti dei parcheggi, e per finire gli ostacoli dei varchi, allora sarà normale disertare per sempre Orvieto a vantaggio dello scalo.
Mentre a Sferracavallo e Ciconia non sono neanche previste aree di sosta a pagamento, vedi il piazzale delle Coop, o quello accanto alla rotonda, o l'altro interrato sotto al borgo, per non parlare dei parcheggi nelle vicinanze della ferrovia o quelli interni a Ciconia e Sferracavallo.

Questo comporta delle disuguaglianze che inevitabilmente si ripercuotono sulle scelte commerciali, indipendentemente dalla abilità di ogni singolo esercente, creando una concorrenza poco leale fra centro storico e periferia, tutto questo sotto la visione accorta dell'Amministrazione. Perciò ci sembra di capire che dove il commercio è facilitato da una serie di fattori e segue una direzione spinta da alcune  catene distributive del commercio, anche i costi dei parcheggi sono mantenuti sotto controllo, mentre dove il commercio soffre e non segue gli interessi di nessuno, anche i parcheggi sono gestiti nel menefreghismo, con costi aggiuntivi che spesso aggravano il commercio e l'economia del centro storico".
IL PRESIDENTE
Carlo Perali

 

 

Pubblicato il: 12/12/2006

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