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Veleggia in acque più sicure la barca del Mancinelli

Un mutuo in arrivo per coprire il pregresso, stabilizzazione del personale e il riconoscimento di "impresa di produzione". Il sindaco Mocio e l'assessore Urbani raccontano un anno di sacrifici per uscire dalla crisi

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Un mutuo in arrivo per coprire il pregresso, stabilizzazione del personale e il riconoscimento di "impresa di produzione" giunto in questi giorni dal ministero. Veleggia così in acque più sicure la barca del Mancinelli impegnato da circa un anno e mezzo in un'operazione di risanamento che sta dando i primi positivi frutti. Frutti che sono stati illustrati ieri, all'indomani di un incontro tra il primo cittadino, il cda e il personale del teatro, dal sindaco Mocio e dal presidente della Te.Ma, Urbani.

Due le premesse. La prima fa riferimento alla soddisfazione - come ha sottolineato il sindaco - di aver "condotto l'operazione salvaguardando la qualità dell'offerta del cartellone". La seconda è una difesa "dell'operazione verità" - ha detto Mocio - che abbiamo scelto di fare su tutti i conti pubblici senza ricorrerete a stratagemmi. Lo abbiamo fatto perché c'è un etica a cui la politica deve rispondere".

L'occasione è stata buona per annunciare che è in fase finale la negoziazione di un mutuo da un milione di euro che chiuderà il pregresso. Si tratta di un finanziamento a tasso fisso, senza fideiussioni da parte del Comune. Buone, d'altro canto, le prospettive per il bilancio 2006 che si avvia a chiudere in sostanziale equilibrio. "Abbiamo ripreso il meglio dell'esperienza passata - ha commentato il presidente Urbani - cercando eliminare gli elementi che esponevano il teatro ad investimenti rischiosi".

In sostanza si è puntato ad inserire criteri di "aziendalizzazione" nella gestione del Macinelli: razionalizzazioni, gestione sempre più sinergica delle manifestazioni col Comune e altri Enti, diversificazione delle attività (visite guidate, utilizzo del teatro per convegni). "I risultati stanno arrivando - ha detto Urbani - con l'ingresso di nuovi soci di grande riguardo, con la stabilizzazione del personale e con il riconoscimento arrivato in questi giorni dal ministero di "impresa di produzione", un passo in avanti verso il progetto di teatro stabile di iniziativa privata che non abbiamo mai abbandonato".

La Te.Ma ha anche ottime chance per la gestione delle piccole sale del territorio progetto per il quale è capofila in Regione. Premio per l'abnegazione e la professionalità maturata, infine, sono stati gli 8 contratti a tempo indeterminati ottenuti dal personale. Resta in ballo adesso il rinnovo del contratto per il direttore artistico Paolini che ha rifiutato la proposta di contratto a tempo indeterminato così come formulata dalla Te.Ma. Un nodo che dovrà sciogliersi prima della scadenza, ovvero la fine dell'anno. Insomma acque tranquille ma non troppo, o almeno non del tutto.

Pubblicato il: 07/12/2006

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