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NOTIZIE CORSIVI

Le genialate

cerco guai

Prima o poi capita a tutti di avere un lampo di genio e di adoperarsi per realizzare un progetto fulmineamente brillato in testa, salvo poi doversi accorgere di aver sortito l?effetto contrario a quello sperato.

Un esempio concreto di come queste genialate possano non avere un lieto fine me lo raccont? tanti anni fa ?l mi? poro nonno Rigo.

Quando era piccolo, sei o sette anni al massimo, detestava cos? tanto i suoi scarponcini riciclati dai fratelli pi? grandi e scorticati all?inverosimile, che una sera pens? bene di farli fuori, lasciandoli fin troppo vicini alla fiamma del camino, sulla cenere, a lambire la brace.

La mattina, svegliandosi per andare a scuola e sperando in un ?oggi dobbiamo comprarti un bel paio di scarpe nuove, magari dei mocassini di vernice nera?, trov? invece il mio bisnonno che aveva gi? rattoppato, con un pezzo di cuoio rimediato e di colore diverso, gli scarponcini semibruciati.

Cos?, da quel giorno, oltre che vecchi e brutti, erano pure rabberciati in maniera incredibilmente ridicola, con sommo dispiacere di mio nonno.

Morale: a volte il rimedio risulta peggiore del male, o come dicono in Veneto, ?xe peso el tacon del sbrego? (ovvero ?? peggio la toppa del buco?).

Ma accanto a questa tipologia di genialata, ne esiste anche un?altra, forse addirittura peggiore: quella in cui il ?genio? non si rende conto delle conseguenze delle proprie azioni, vantandosi degli eccelsi risultati raggiunti, senza sapere quanto grande sia la derisione degli astanti.

Un po? come il leggendario quanto ridicolo tipo che si gloriava di essersi tagliato gli attributi per fare un dispetto alla moglie.

Un esempio di questo secondo tipo di fenomeni ce l?ha offerta di recente un non meglio identificato signore di una non meglio identificata piazzetta abbandonata del centro storico di una non meglio identificata cittadina: da anni c?? un accordo col Comune secondo cui alcune famiglie di quella zona curano un triangolo di terra, in cambio della concessione di una presa di acqua ?pubblica? per annaffiare l?aiuola in questione.

Il protagonista della nostra storia, che chiameremo Gagliardo, affetto, come diceva il poeta Boileau, dal ?penoso fardello di non avere niente da fare?, essendo venuto a conoscenza che forse qualche signora del vicolo adiacente avrebbe approfittato di quell?acqua per irrorare le proprie piante personali, ha pensato bene di segnalare il grave spreco alle autorit? competenti con lo scopo di far chiudere definitivamente la presa d?acqua.

Ne ? pure seguito un comizietto in cui il signor Gagliardo ha invitato tutti i vicini a sostenerlo, per evitare ?l?ingente spreco di risorse idriche del nostro Comune, gi? cos? tanto oberato dai debiti contratti per garantirci servizi all?avanguardia?.

Applaudito da pochi e ridicolizzato da molti, il nostro amico ? tornato a casa soddisfatto per aver alleggerito l?amministrazione comunale di un grave dispendio di risorse, finora ?spregevolmente dirottate verso usi e finalit? private, privatistiche e di dubbia utilit? e necessit??.

L?indomani mattina il triangolo di terra ? tornato sotto la gestione diretta del Comune, che manda ogni tre giorni una dipendente con la cisterna ad innaffiare, e ogni due settimane altri due operai a togliere le erbacce, a potare o a sostituire le piante, tutte attivit? finora portate avanti a turno dalle abitanti della zona.

Questo s? che ? stato un bel risparmio per il Comune!!!

Prima metteva solo l?acqua, ora l?acqua, la manodopera, le piante, gli utensili e i mezzi di trasporto.

E le signore della piazzetta sono tornate a prendere il fresco e a intrecciare trine all?uncinetto, invece di coltivare fiori e piante aromatiche e di strappare l?ortica e le erbacce, che ora, in attesa che entri ?a regime? la manutenzione del triangoletto di terra, si avviano a lambire la casa e le finestre del signor Gagliardo.

Meno male che esistono tali campioni di senso civico?

PS: probabilmente anche questo mio articolo sar? una genialata dalle conseguenze non previste n? gradite. Semmai non mancher? di informarvi.

Pubblicato il: 21/07/2008

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