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Il centro sinistra orvietano non ha pi? uno straccio di idea per risollevare le sorti della citt

Guido Turreni del Popolo della Libert

La citt? ? allo sbando. Volano stracci nel centrosinistra di oggi e di ieri. Crolla il mito dell?universit? cittadina, che naufraga fra la ?Scilla? regionale e la ?Cariddi? mussiana; il ch?, specialmente per chi ? di Sinistra Democratica, suona quasi da contrappasso, figurarsi per chi voleva passare alla storia come il sindaco che avrebbe portato l?universit? ad Orvieto.

Sar? invece ricordato come il sindaco della discarica, della soppressione della nostra ASL, e dei debiti fuori bilancio. Ma nemmeno l?attuale sindaco esce sulla lunga distanza con una immagine che pu? restituire un minimo di speranza a noi cittadini orvietani.

Certamente pi? realista sul piano dell?universit?, ? soprattutto famoso per la svendita dei ?gioielli di famiglia?, come suole fare il nobile decaduto, passer? alla storia per aver sbagliato completamente strategia sul bilancio, sulla caserma Piave, sui rifiuti e, infine, anche sulla sanit? locale, causando inutili ritardi di anni e sprechi di risorse immani, nonch? per esser stato il sindaco del massimo carico fiscale, in cambio del minimo servizio ai cittadini.

Per quanto mi riguarda poi, ma so che pochi se lo ricorderanno per questo particolare, passer? alla storia come una sorta di sindaco di gomma, tipo omino della michelin, che ? durato per durare, ma non ha cambiato assolutamente niente in citt?, cercando invece di lasciare tutto quello che ha trovato esattamente come stava; infatti, ?innovando nella continuit?? (? il suo motto di lista), ? riuscito dopo questa pop? di svendita ad accumulare ancora la bellezza di un milione e centomila euro di debito sull?ultimo bilancio consultivo (soprattutto da spesa corrente), dandoci perfino a bere (tentando, almeno per quanto mi riguarda) di aver risanato i conti del Comune, che sono invece assediati dalle osservazioni della Corte dei Conti: ma de che ! Verrebbe da dire.

Ma il peggio verr? per chi gli succeder?, di destra o di sinistra che sia; il nuovo sindaco infatti (speriamo che sia qualcun altro) si trover? una citt? impiccata nelle proprie disgrazie di bilancio, e gi? sar? un grande sindaco se solo riuscir? a risanare quella che appare essere una vera e propria tragedia economica della pubblica amministrazione locale.

Il centrosinistra quindi ha fallito su tutta la linea: la discarica non rende pi?, ma impuzzolisce solo l?aria estiva dei Ciconiesi o di quelli della Svolta, a seconda di come tira il vento; il nuovo ospedale ? rimasto al palo; l?universit? si ? rivelata poco pi? di una scuola superiore di paese, predestinata ad una fine prematura; il teatro Mancinelli pagher? i suoi debiti (di produzione, udite udite!) fra una trentina d?anni; Umbria jazz si ritira su tre striminziti giorni di fine anno in attesa di manager capaci di scovare sponsor; la citt? del gusto che gratifica consulenti super pagati, significa invece poco o niente per le tasche di albergatori e ristoratori (vedasi ultime esternazioni di federalberghi) che si chiedono ancora che fine ha fatto Orvieto Promotion e la Citt? Narrante, mentre i nostri pendolari, fra un po?, saranno costretti a prendere l?Eurostar alla Fantozzi, in corsa, dalle palazzine della direttissima.

Il sistema Orvieto si ? dunque rivelato oggi nien?altro che ?Aria fritta?, come diceva qualche anno fa chi, fondando forza italia, cercava di mettere in guardia il cittadino da quel vano complesso di illusioni che si compendiava nel concetto del ?volare alto?, che in vero si ? risolto alla fine nelle solite speculazioni edilizie di partito e poco pi?. Ma ormai ? inutile recriminare, sono passati pi? di quindici anni che non ritorneranno mai pi?. Ormai ? tardi.

La cosa che pi? sconforta, poi, ? toccare con mano che dopo il triste risveglio dal mondo dei sogni ci troviamo dinnanzi ad un centrosinistra completamente privo di un progetto alternativo a quello miseramente fallito.

Una specie di piano B che sia un pochettino diverso da quello di rimediare ai loro errori con i soldi nostri, cercando per esempio di spennare il pollastro di turno che non si ? accorto - magari perch? anziano o distratto - che c?? il varco che ti varca, e non invece il vigile che previene, informa e ti salva; quello costa molto di pi?, e soprattutto non rimpingua le casse di quel carrozzone del CMM di Terni, o del nostro Comune.

Per fortuna nel centrodestra invece qualche ideuzza ancora viaggia, soprattutto si cerca di teorizzare un nuovo modello di sviluppo, alternativo a quello fallimentare della sinistra; un modello nuovo e diverso fondato sulle infrastrutture, sull?impresa, sulla logistica, e sulla posizione strategica di Orvieto, al centro di grandi vie di comunicazione a quanto pare non soltanto terrestri.

 

Pubblicato il: 11/07/2008

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