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Grazie a Dio e alla famiglia Ingrid ? libera

Donatella Belcapo

Grazie a Dio e alla famiglia Ingrid ? libera
La grande gioia ed emozione che ho provato ieri sera appresa la notizia della liberazione di Ingrid Betancourt  ? stata una di quelle che in una donna hanno una valenza esponenziale.
Stamani tutti i giornali parlano con dovizia di particolari dell?odissea vissuta da questa grande persona, mischiando la cronaca con la politica, il privato con i giochi di potere e via dicendo.
A me interessa sottolineare invece il significato pi? profondo che questa gracile, ed allo stesso tempo fortissima, donna ha saputo dare al mondo in questi sei anni.
Una donna che ha da sempre rappresentato una politica acerrima nemica della corruzione e della violenza, in uno dei Paesi pi? corrotti e violenti del mondo, ha voluto sfidare  le guerre intestine e ne ha pagato le conseguenze, ha vissuto anni di durissima  prigionia, eppure nelle sue rare immagini, e persino attraverso i  messaggi ai familiari, ha sempre trasmesso serenit?, forza e desiderio di  pace.
In un mondo in cui pochi potenti decidono il destino di miliardi di persone,  il pi? grande segnale di forza viene da una gracile quarantenne colombiana, forte solo delle sue idee e della sua tenacia, che da prigioniera, ha saputo denunciare allo stesso tempo l?ottusit? dei potenti, la vana utopia di tanti tardo-rivoluzionari, i giochi di potere delle potenze, le  rivalit? tra leaders, i problemi dei poveri e le speranze di un continente,  quello latino americano, che in gran parte sta vivendo un promettente rinascimento, ma che proprio in Colombia invece rivive pericolose tendenze del passato.

La Betancourt rappresenta anche una vittoria per le donne e un esempio, cos? come la sua famiglia che ? stata protagonista assoluta di questa incredibile storia.
La comunit? internazionale ha potuto conoscere in questi anni, il sereno e  dignitoso dolore dei due figli di Ingrid, residenti a Parigi che spesso, con i  loro visi puliti e coraggiosi, hanno dato forza alla fiducia, hanno retto l?emozione con la determinazione, hanno saputo trasmettere nei loro occhi, nei  loro gesti e nelle loro azioni gli stessi occhi, gli stessi gesti, la stessa  forza, la stessa serenit? della madre, prigioniera in una giungla a 10.000 km  di distanza.
Hanno saputo trasmettere il messaggio che quando la forza delle idee, la forza della pace e della dignit?, scorrono nelle vene di un?intera famiglia,  niente e nessuno pu? fermare il corso delle cose, non i potenti, non i rivoluzionari, non gli egoismi.
Grazie Ingrid, per quello che ci insegni e per il messaggio che ci hai dato.

Non so se il vociferato Nobel per la Pace sar? tuo.

Me lo auguro, sar? il  premio per tutta la tua famiglia. tvb

Pubblicato il: 04/07/2008

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