Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Falliti i tentativi leaderistici. Pratichiamo la discontinuit?, altrimenti che ci facciamo qui

Renato Piscini


Rivendicare e praticare modelli organizzativi aperti, farsi contaminare da idee nuove, investire su personalit? anche esigenti ma che chiedono coerenza sulla linea di innovazione e di modernizzazione, che ha entusiasmato tanti in campagna elettorale. Diversamente sar? conformismo, attitudine incentivata dalle liste bloccate e dal sistema di nomina dell'ufficio politico , anche a livello nazionale.
Bisogna ritrovare l'energia del Lingotto altrimenti la luce si spegner?. Anche se il contenitore e l'etichetta sopravviveranno il contenuto rischia di transumare. Quindi visione del futuro e dare risposte su un progetto da offrire a elettori e simpatizzanti. Bisogna darsi una mossa altrimenti saranno sempre i pi? coloro che si domanderanno ?che ci faccio io qui?, per dirla con la Lanzillotta.-
Superare l'incubo di processi evolutivi della specie PCI_PDS_DS e dall'altra DC_PPI_ DL.per chi le ha vissute e disattenderle per chi non le ha vissute. Vivendo il PD come il nuovo, come l'occasione!
Fondamentalmente dipende sempre dalla democrazia interna ai partiti , problema che si ? ripresentato alla ASSEMBLEA del pd ( SCORSA SETTIMANA ) MA CHE FU SOLLEVATO DA MORO ANCHE in assemblea Costituente ( emendamento all'art 49 della Costituzione)perch? da allora cominciarono le degenerazioni all'interno della vita dei Partiti. Vige il primato della politica sulle regole quindi via alle cooptazioni e la lottizazione consociativa . Farsi scegliere dall'alto e non dal processo democratico attraverso i cittadini. Trasformazione del gruppo dirigente in nomenclature , una sorta di centralismo democratico , invece ? bello votare, contarsi e presto, con la reintroduzione degli iscritti, si rivedr? la ? In buona sostanza non bisogna stimolare una militanza subalterna e compiacente verso la dirigenza ma bens? un Partito DEMOCRATICO....
No a guerre interne bisogna andare oltre la idea costitutiva del pd , verso una proposta strategica di fondo per parlare anche a strati sociali nuovi. Non confondendo la battaglia politica come un regolamento tra gruppi dirigenti.
Vedo onestamente un po' di stanchezza , qualche elemento di disillusione......perch? non pensare di rilanciare parlando alla gente , alla societ? civile e prevedere di fare un asse privilegiato con qualcosa di tipo centrista - moderato o pi? semplicemente ...cittadino comune. Anche di tipo non partitico.
L'et? giovane vista  non come spartiacque n? come potenziale terreno di cooptazione ma ricchezza di novit? e idee, perch?, tra di loro, non siamo riusciti a sfondare sul tema del riformismo  perdiamo nel mondo delle professioni, ceti produttivi, operai, vinciamo un po? qua e l? , non sistematicamente e i dirigenti (locali ) hanno il compito di coprire questa lacuna .
Supportare la attivit? Amministrativa con un fare collaborativo e di stimolo non confondendo i ruoli e  magari evitando sovrapposizioni di uomini e di strategie, cosa che non sempre d? buoni frutti, come in alcuni casi ci viene rimproverato .
Leggere nella testa della gente che sempre di pi? ha l'autonomia della decisione e del fare.

Pubblicato il: 27/06/2008

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