Bozza dell'Orvieto che vorrei
Giovanni Tonelli
Dopo la conferenza stampa del 12/giugno torno sull'argomento trattato per fare delle considerazioni e anche per fare un minimo di programma del futuro prossimo.
Intanto sono molto soddisfatto dell'attenzione che ho ricevuto sia attraverso la stampa, ma soprattutto da ambienti orvietani e singole persone, anche se non ? tutto oro quel che luccica. Come dissi in quella circostanza sono molto consapevole delle difficolt? che vado ad incontrare,
pertanto anche l'attenzione fa parte del gioco.
La considerazione che voglio fare, che si rende necessaria forse per mia scarsa precisione nell'esporre la cosa, ? che ho parlato di una lista civica, quindi per sua stessa caratteristica si colloca al di fuori di ogni schieramento politico e fa una forzatura chi vuole attribuirmi la rappresentanza di uno schieramento definito, ho detto invece che mi muover? all'interno del centro-sinistra senza pregiudizi alla ricerca di chi condivider? e sosterr? le linee guida del mio programma.
Un punto della situazione sul programma, ma anche della lista e delle altre situazioni ad essa legate verr? fatto in un'assemblea pubblica che si svolger? il mese di Settembre.
Per quanto riguarda la mia proposta di programma ho parlato di un nuovo modello di sviluppo nel quale le associazioni di categoria e le banche locali devono avere un ruolo determinante, un patrimonio storico-artistico da gestire con le nuove e future tecniche della comunicazione; ma ritengo che l'ambiente e il territorio per un verso e il sociale dall'altro siano temi da mettere assolutamente in primissimo piano.
Per quanto riguarda l'ambiente ed il territorio, io penso che andrebbe costituito un tavolo permanente di lavoro composto da tutti i soggetti interessati al fine di ricondurre tutto all'interesse generale, ho la sensazione che ci? non sia sempre stato negli ultimi anni, dove anche le
esigenze di cassa hanno avuto il loro peso.
Quando penso al sociale, io penso a qualcosa che va oltre i servizi classici, io penso che un'amministrazione debba lavorare anche per dare certezze e le certezze si costruiscono sui valori. Ho sempre lavorato con i numeri, ma sono fermamente convinto che una comunit? ha una identit? solo se ha degli ideali, dei punti di riferimento, e questi non possono essere il numero dei conti correnti o delle utenze telefoniche. Penso che l'esperienza di persone meno giovani andrebbe messa al servizio di categorie pi? deboli e di categorie deboli, in questa societ? consumistica e globalizzata, ce ne saranno sempre di pi?. Il tutto con la collaborazione di soggetti provenienti in generale dal mondo del volontariato.
Inevitabilmente una societ? pi? unita ? una societ? pi? sicura e la sicurezza ? una richiesta primaria di tutte le categorie riscontrabile in ricerche di mercato dove i consumatori/utenti la posizionano di gran lunga al primo posto
Intanto sono molto soddisfatto dell'attenzione che ho ricevuto sia attraverso la stampa, ma soprattutto da ambienti orvietani e singole persone, anche se non ? tutto oro quel che luccica. Come dissi in quella circostanza sono molto consapevole delle difficolt? che vado ad incontrare,
pertanto anche l'attenzione fa parte del gioco.
La considerazione che voglio fare, che si rende necessaria forse per mia scarsa precisione nell'esporre la cosa, ? che ho parlato di una lista civica, quindi per sua stessa caratteristica si colloca al di fuori di ogni schieramento politico e fa una forzatura chi vuole attribuirmi la rappresentanza di uno schieramento definito, ho detto invece che mi muover? all'interno del centro-sinistra senza pregiudizi alla ricerca di chi condivider? e sosterr? le linee guida del mio programma.
Un punto della situazione sul programma, ma anche della lista e delle altre situazioni ad essa legate verr? fatto in un'assemblea pubblica che si svolger? il mese di Settembre.
Per quanto riguarda la mia proposta di programma ho parlato di un nuovo modello di sviluppo nel quale le associazioni di categoria e le banche locali devono avere un ruolo determinante, un patrimonio storico-artistico da gestire con le nuove e future tecniche della comunicazione; ma ritengo che l'ambiente e il territorio per un verso e il sociale dall'altro siano temi da mettere assolutamente in primissimo piano.
Per quanto riguarda l'ambiente ed il territorio, io penso che andrebbe costituito un tavolo permanente di lavoro composto da tutti i soggetti interessati al fine di ricondurre tutto all'interesse generale, ho la sensazione che ci? non sia sempre stato negli ultimi anni, dove anche le
esigenze di cassa hanno avuto il loro peso.
Quando penso al sociale, io penso a qualcosa che va oltre i servizi classici, io penso che un'amministrazione debba lavorare anche per dare certezze e le certezze si costruiscono sui valori. Ho sempre lavorato con i numeri, ma sono fermamente convinto che una comunit? ha una identit? solo se ha degli ideali, dei punti di riferimento, e questi non possono essere il numero dei conti correnti o delle utenze telefoniche. Penso che l'esperienza di persone meno giovani andrebbe messa al servizio di categorie pi? deboli e di categorie deboli, in questa societ? consumistica e globalizzata, ce ne saranno sempre di pi?. Il tutto con la collaborazione di soggetti provenienti in generale dal mondo del volontariato.
Inevitabilmente una societ? pi? unita ? una societ? pi? sicura e la sicurezza ? una richiesta primaria di tutte le categorie riscontrabile in ricerche di mercato dove i consumatori/utenti la posizionano di gran lunga al primo posto
Pubblicato il: 26/06/2008