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NOTIZIE CORSIVI

Rondoni

Fausto Cerulli

Sai, francesco, stasera la terrazza

affacciata sui tetti di Porano,

? rasentata dai rondoni, che

sembrano impazziti di tramonto;

mi sembra quasi che vogliano

sfiorare il mio viso, a spianare

le rughe che sono molto

cresciute, sai, in questi pochi

giorni che dividono te vivo

da te morto. Ascolto il tuo

sassofono straziante

sul cd che ci hai lasciato

in dono, quasi un presagio,

una promessa di presenza:

io piango spesso, lo sai,

sono depresso bipolare,

ma le mie lagrime di questi

giorni che non passano

mai, sono lagrime coscienti,

come gocce di un vino

cresciuto dentro il tufo

del dolore.  Sai, Francesco,

? come se i rondoni

volassero di te.

E sempre pi? vicini,

come lame di nero;

ma non mi fanno paura,

mi parlano di te, di

quando la tua vita

volava. Sai, Francesco,

non riesco a non pensarti;

e tu mi stai dicendo che

questa mia di adesso

? solo una solita sbronza;

e passa presto.

Tu sei sempre lo stesso,

adesso sdrammatizzi

la tua morte.

Pubblicato il: 26/06/2008

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