Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Sicurezza e criminalit?: che il Comune intervenga

Roberto Abbatematteo

La questione sicurezza ad Orvieto assume sempre di pi? i toni d?un problema che non sembra in procinto di trovare soluzioni adeguate in tempi brevi.

Furti e rapine di vario genere imperversano nei quartieri periferici e non solo. Anche il centro storico, generalmente pi? sorvegliato per ovvie ragioni pratiche (avendo immediatamente disponibili i carabinieri della caserma di via Roma, i poliziotti della questura, i poliziotti di quartiere per le ronde a piedi, e i vigili urbani della stazione di piazza S. Andrea), adesso subisce ripetuti attacchi alla propriet? privata).

Furti in negozio e nei cantieri, rocamboleschi colpi nei magazzini commerciali (?Lupin de noantri? che si calano dal tetto), rapine in pieno giorno, topi d?appartamento che si aggirano nelle periferie in attesa del momento propizio per agire e ripulire le abitazioni, consapevoli che difficilmente una pattuglia delle forze dell?ordine potrebbe avere il tempo materiale per intervenire e fermali.

Perch? certo non si pu? pretendere di sorvegliare adeguatamente un territorio come quello compreso tra Ciconia, Orvieto Scalo e Sferracavallo (che conta oltre diecimila persone) con le poche forze a disposizione. Tanto pi? che proprio negli ultimi mesi l?escalation di rapine, furti e tentati furti ha subito un?impennata.

In realt? le cifre sembrano in controtendenza: dati dell?Arma alla mano, per i primi quattro mesi dell?anno si parla addirittura di una diminuzione dei furti, che sono passati dai 163 del primo quadrimestre del 2007 ai 115 di quest?anno. Ma la cosa di certo non consola, perch? tra crimini commessi e tentati, il risultato non ? certo confortante, tenendo inoltre presente che il problema non ? stato sollevato oggi sull?onda degli eventi recenti, ma se ne parla ormai da diverso tempo.

Il vicesindaco Capoccia dichiara che ? gi? pronto un progetto d?intervento per la risoluzione dell?annosa questione, con un ?programma di coordinamento delle forze di vigilanza e dell?ordine pubblico, per verificare [?] le iniziative coordinate da intensificare anche nelle zone pi? decentrate e verificare presidi pi? efficaci possibili?.

Il fatto che anche nei palazzi comunali finalmente si rendano conto che la gente comincia ad indispettirsi per la crescita del crimine in una cittadina come Orvieto, da sempre dipinta quale oasi felice, ? un segnale importante e decisamente positivo.

Speriamo per? che il tutto non si riduca ad una bolla di sapone, come spesso accade con le promesse dell?amministrazione, specie per i quartieri periferici, che non godono dell?attenzione che invece meriterebbero, considerando che proprio in periferia sono residenti la maggior parte dei cittadini orvietani.

La richiesta per un presidio fisso dei vigili urbani a Ciconia ? gi? stata avanzata, ma risposte ufficiali non se ne sono ancora avute.

Anche la possibilit? di trasferire il presidio dei carabinieri da Orvieto Scalo a Ciconia (come ? stato annunciato dagli stessi amministratori in una seduta del consiglio di zona n? 5) non risolve il problema: portare le risicate forze dell?ordine di via Monte Bianco da Orvieto Scalo a Ciconia vuol dire fare un travaso di uomini e mezzi che lascia la situazione praticamente immutata.

Importante invece sarebbe coordinare efficacemente pattuglie private di vigilantes e ronde ordinarie di carabinieri e polizia, come gi? annunciato dal vicesindaco. Ma questo deve avvenire in tempi brevi, dato che l?estate ? gi? bella che avviata, e con essa il rischio di una maggiore intensificazione dei furti (i residenti de La Svolta lo sanno bene).

Forse bisognerebbe dire che la questione ? spesso posta in secondo piano da giornali e Comune. C?? chi pensa che il problema non sia una tematica di pertinenza dell?amministrazione comunale, e c?? chi dice che l?allarme sicurezza (oggi va di moda chiamarlo cos?) ad Orvieto non sussista. Evidentemente non ha avuto modo di parlare con le vittime dei molti colpi messi a segno.

Rimane il fatto che il numero di episodi criminosi degli ultimi mesi dovrebbe indurre a riflettere, per avviare un?azione di prevenzione adeguata, che tuteli efficacemente le persone e la propriet? privata. Dato che il lavoro costa fatica e spirito di sacrifico, e che a nessuno piace vedersi portare via i frutti del proprio impegno da chi vive per delinquere a danno della gente onesta.

Pubblicato il: 23/06/2008

Torna ai corsivi...