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Rodolfo, il funzionarietto e il frate. Tutti dentro tranne uno

Fausto Cerulli

La presunzione d?innocenza ? l?unica presunzione non presuntuosa. Per questo intervengo nella questione dei fascicoli addormentati in Cassazione solo per quasi gioco. Io ho avuto per amico un signore di Ficulle, che passava la mattina a fare il posteggiatore al Tribunale di Roma; abusivo dinanzi a giudici, a carabinieri, a finanzieri con la penna gialla. Ma non rubava nulla; gli lasciavi le chiavi della macchina, tre o quattro mila lire e lui pensava a tutto. Potevi star tranquillo , ritrovavi la macchina, le chiavi, ed un sorriso. Alle tredici In punto il ficullese lasciava il lavoro, prendeva il treno dei pendolari: e lo aspettava un orto ricco e fresco. Forse era ricco: tremila lire moltiplicate per cento avvocati parcheggiati facevano  trecentomila lire al giorno, escluso il sabato e la domenica; e non aveva i contributi, e d?estate non esercitava; ma tutto sommato guadagnava come un avvocato medio, e non inguaiava nessuno. E il pomeriggio faceva il Cincinnato.

Grancini, a quanto sembra, lavorava anche lui in questioni di Tribunali; ma essendo amico di Dell?Utri  Rodolfo, stando alle accuse, lavorava in grande; Cassazione, e dico tutto.

Sembra, dico sembra, che avesse trovato il modo di mettere il bavaglio alle pratiche che se fossero arrivate in Cassazione, sarebbero finite in condanna. Sembra, dico sembra, che facesse l?imbroglio insieme ad un oscuro funzionario della Cassazione; e con l?appoggio benedetto di un frate poco francescano.

Ora, se io voglio fare lo scemo, lo faccio e lo so fare: ma non mi dite che Rodolfo, il funzionarietto e il fraticello, potessero armare un casino del genere da soli. Sembra, dico sembra, che ci fosse dietro la massoneria; certo c?entrava anche la mafia, e la camorra che non si fa mai gli affari suoi se non sono anche affari di mafia.

E va bene; mafia, massoneria, magari il vaticano in scala ridotta: ma pu? essere che nessun giudice della Cassazione si accorgesse di nulla?  Bisogna sapere che i fascicoli, in attesa di essere esaminati dalla Suprema Corte, vengono assegnati ad un  giudice, che deve dargli un?occhiata, scriverci su una relazione, magari metterli in evidenza sul tavolo. Possibile che nessuno di questi giudici si accorgesse che i fascicoli gli venivano levati dalla borsa o dal tavolo, per essere sottoposti ad una cura del sonno?

Grancini, che i giornali lo chiamano faccendiere ? una persona intelligente; ho sempre ammirato il suo star sempre a galla senza sforzarsi neppure di nuotare che ti costa fatica. Brunetta lo chiamerebbe un fannullone, ma Rodolfo era un fattuttone, semmai.

Mi dispiace saperlo in galera; ma scommetto che non ci resta molto; dinanzi ai giudici ha scelto di non rispondere; il silenzio ? d?oro. Ma secondo me il suo silenzio e quello del funzionarietto hanno un significato pi? profondo. Rodolfo e il suo compagno di avventura- sventura vogliono dire moltissimo, tacendo. Secondo me lanciano un messaggio occulto a qualcuno che conta: per ora stiamo zitti, ma se non ci levate dagli impicci cominciamo a parlare. E quel qualcuno che conta darebbe chiss? cosa per tirar fuori Rodolfo e il suo compare; e magari proverebbe anche a corrompere qualche giudice; ma i giudici che si occupano del caso sono giudici abituati a non farsi corrompere neppure dalle pallottole. Il silenzio di Rodolfo dinanzi ai giudici deve essere un fiume di parole per chi gli ha spianato il terreno, ammesso che Rodolfo sia colpevole, e per ora ? presunto, presumo.

Mi chiedo solamente perch? Rodolfo e il funzionario stanno in galera mentre il fraticello, di cui si conosce nome cognome e convento, ? libero come un passerotto. Sar? forse perch? siamo in una Repubblica a sovranit? limitata; limitata dagli Usa e dal Vaticano. E ci sta bene; cos? impariamo la Messa, in piega: senza fare una piega.

Pubblicato il: 20/06/2008

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