Pio Ilice, cartomante, chiromante, idrovolante

?Pio Ilice, cartomante, chiromante, idrovolante?. Cos? si presentava a chi lo avvicinava. Per poi lasciarsi andare a quegli strmp, psss, iuss, fruum, figure onomatopeiche indecifrabili. Solo apparentemente. Perch? era il suo modo di comunicare. Asciutto, essenziale. Mai una parola di troppo. Spesso pi? la mimica che la parola. Il gesto di alzare le spalle per sottolineare un disappunto. L'occhio strizzato affettuosamente quando qualcuno lo salutava e lui avvertiva la sincerit? e non la derisione.

C?? gente che si inalbera per un graffio alla macchina. Pio non guidava, e negli ultimi anni tra autobus e passaggi in auto se ne andava a San Giorgio. E quando gli rubarono quei pochi soldi che aveva, gli accendini e i cartoni che rivendeva di porta in porta lui s?incazz? ma subito dopo tornando ad alzare le spalle chios?, contrariato ma mai rassegnato: ?andiamo avanti!?.

Anni fa con Roberto Basili e Giorgio Santelli gli dedicammo una storica copertina de ?la Citt??. Una delle pi? belle. Si divert? a farsi fotografare ma era misurato. Nessuna smorfia davanti all?obiettivo. Andava fiero del suo grande anello rosso, tratto distintivo oltre alle immancabili medaglie. E ci tenne a farsi immortalare con quel ?brillocco? ovviamente falso ma per lui cos? prezioso. E quando gli consegnammo varie copie del giornale le distribu? con parsimonia, solo a coloro che considerava meritevoli di riceverle.
Se ne va un professore di dignit?. Che anche nella povert? pi? estrema non ? mai stato un accattone. Non ha mai elemosinato soldi, semmai sorrisi.
Chapeau!