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Voglio la festa di Rifondazione

Fausto Cerulli

Intervengo in favore della Festa di Rifondazione a Sferracavallo. Rifondazione ha tutto il diritto di tenere la sua festa, anche se non mi stanno simpatiche le feste, mi ricordano troppo i Santi, la Palombella, la processione anche armata del Corpus Domini. Ma questo ? un altro discorso. Voglio dire che l?Amministrazione Comunale fornisce motivazioni non plausibili al rifiuto di concedere il permesso. Rifondazione disturberebbe la quiete pubblica, anzi il pubblico sonno. Via, non diciamo sciocchezze: non si pu? pretendere che qualche cittadino desideroso di andare a nanna presto possa impedire una manifestazione che si ? sempre svolta senza problemi. E le firme raccolte da Rifondazione a Sferracavallo in favore della manifestazione stanno a dimostrare che il disturbo alla quiete della nanna pubblica non sussiste, o non viene percepito come tale; tanto per usare una espressione di moda nella sociologia tascabile.

Se dunque la motivazione ufficiale non regge, o regge poco, viene istintivo andare a cercare le motivazioni vere. Non si tratta di fare dietrologia o processo alle intenzioni: ma l?atteggiamento della Giunta presieduta dal margheritino-democristiano Sindaco Mocio pu? trovare altre spiegazioni. Una potrebbe essere quella della trasposizione, a livello locale, di una tendenza nazionale; quella che vede il Partito Democratico, in questo caso poco democratico, accanirsi contro la sinistra arcobaleno, infierendo sulla disfatta elettorale.

Un?altra motivazione, molto locale, potrebbe essere quella dello sfogo di un desiderio di vendetta contro Rifondazione, che clamorosamente si ? dissociata dalla politica della maggioranza.

Se dovesse essere questa la motivazione, sarebbe una motivazione meschina. Alle scelte politiche non si risponde con futili ripicche, ma con argomentazioni politiche.

Io credo, comunque, che la motivazione vera, magari anche inconscia, possa e debba essere trovata nel fatto che Mocio non pu? non rendersi conto della massiccia sopravvivenza di uno spirito rosso nella testa degli orvietani. Conosco molti compagni e non compagni di Sferracavallo: gente che ? sempre stata di sinistra ( ricordo che Sferracavallo era chiamata la Stalingrado di Orvieto, e non mi sembrava un?offesa) e che non ha digerito l?alleanza di Veltroni con il baciapile Rutelli o con il che ci azzecca Di Pietro.

Il prossimo anno si svolgeranno, se non sbaglio, le elezioni amministrative. E Mocio e i suoi hanno paura di Rifondazione; sanno che, anche dopo la sconfitta a livello di elezioni politiche della Sinistra Arcobaleno, Rifondazione mantiene il suo fascino sulla sinistra orvietana.

E, del resto, anche le elezioni amministrative di Roma hanno dimostrato che quando Rifondazione corre da sola, i compagni compagni corrono a lei. Rifondazione, a Roma, ha riportato una percentuale di voti superiore la dieci per cento; il che fa ritenere che alle amministrative di Orvieto Rifondazione potrebbe attestarsi intorno al quindici per cento.

Allora, magari inconsciamente, Mocio deve essersi detto che non ? opportuno far tenere la festa di Rifondazione a Sferracavallo; una roccaforte storica della sinistra, e di una sinistra che non  pu? riconoscersi nel veltronismo rutelliano del PD. E allora meglio evitare che i compagni di Sferracavallo sentano ribadire le ragioni della sinistra vera.

In ogni caso, il comportamento della Giunta si pone contro due principi fondamentali della Costituzione ( nata, giova ricordarlo, dalla Resistenza e non dalla Coesistenza); il principio della libert? di riunione e quello della libera manifestazione del pensiero. Quali che siano le motivazioni, il comportamento della Giunta appare francamente preoccupante per chi ha a cuore la democrazia. E quasi quasi penso che anche Forza Italia, non dico An, avrebbe il dovere di censurare questo comportamento della Giunta.

Concludo invitando i compagni di Rifondazione ad infischiarsene delle autorizzazioni, ed a tenere comunque la festa, che, in quanto vietata, sarebbe una festa, oltre che di Rifondazione, anche di Liberazione.

Compagni di Rifondazione, non fatevi invischiare nella logica delle autorizzazioni. E tenete a mente uno slogan glorioso del Maggio francese: VIETATO VIETARE. 

Pubblicato il: 12/05/2008

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