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Casello nord. Rispondo a Turreni e poi faccio basta

Franco Raimondo Barbabella

Vedo che Guido Turreni non pu? fare a meno di manifestare astio, nei miei confronti ancora pi? violento di quanto non avesse fatto con Gialletti. Gli lascio volentieri il suo stile e i suoi toni. Io avevo tentato, almeno queste erano le mie intenzioni, di esporre un punto di vista e di indicare una linea articolata in un ragionamento sia sullo stato delle cose che sulle prospettive di sviluppo del territorio, al di l? del fatto che il suo modo di argomentare mi sembrava dovesse essere respinto decisamente. Mi sembrava che comunque Turreni potesse essere un interlocutore. Peccato, mi sono sbagliato. Non mi appartengono, non ci appartengono in alcun modo, retropensieri e logiche di complotto contro questo e contro quello, tantomeno contro Loriana Stella, le cui posizioni possiamo discutere o contrastare ma solo riguardo al merito e non certo strumentalmente per disegni arzigogolati che stanno solo nella mente di chi li elabora. A noi interessa che vengano risolti i problemi. Che questi siano poi anche di vecchia data lo sappiamo, ma noi siamo stati e siamo tra i pochi che li hanno sempre affrontati con chiarezza, e chiamando alle loro responsabilit? chi le aveva. E siamo anche quelli che hanno sempre tentato di affermare una politica progettuale, quelli che hanno posto il problema di come stare in Umbria, che hanno denunciato i ritardi e le carenze della politica regionale rispetto al nostro territorio, e quelli che da decenni si battono per fare di Orvieto il territorio cerniera tra Umbria, Toscana e Lazio, quelli che vogliono la modernizzazione contro tutti i conservatorismi, quelli che lottano senza chinare la testa, quelli che non fanno inciuci, quelli che dicono come stanno le cose senza intrighi e senza inganni. E per questo abbiamo pagato prezzi anche molto alti, anche sul piano personale. Forse Turreni non se ne ? accorto, ma ? un problema suo, e il suo giudizio non ? il giudizio della storia. Nemmeno per quella parte che riguarda la mia opera di Sindaco. Rispetto alla quale, prima di parlare sarebbe il caso che almeno si informasse, almeno sui tempi della strutturazione della zona industriale. Se poi vuole mettermi ad ogni costo in quella cosa che si chiama casta, faccia pure. La cosa non mi tocca n? poco n? punto, sia perch? detta con argomenti da bar dello sport sia perch? la mia amovibilit? e mancanza di vantaggi personali ? talmente nota, innanzitutto alla mia coscienza, che non merita nessuna insistenza. Ripeto, sono intervenuto per fare un ragionamento, per spiegare la posizione del mio gruppo consiliare. Se poi Turreni ? contento che i socialisti non siano pi? in Parlamento, possiamo dire che ? in buona compagnia, ma almeno si accorga di chi sono i suoi compagni di contentezza! Gli ? sparito un incubo? Lo stesso di certi altri, ben noti per storia antica e recente? Se cos? egli ? pi? tranquillo, buon per lui. Forse in questo modo pensa che ci sia un ostacolo in meno per strani tentativi di alleanza in vista delle prossime amministrative? Non ci dovremmo meravigliare, visti i tempi. O Turreni si pone gi? come il candidato ideale di uno scontro che per essere fatto come si deve ha innanzitutto bisogno di mettere tutti in un fascio, senza distinguere niente e nessuno, tutto nero e tutto bianco? Torno al casello. Visto che Turreni ritiene di avere ragione a dare priorit? a questo rispetto a tutto il resto e visto che l?amministrazione ha detto di s? inserendo l?opera anche nel PRG e visti tutti i favorevoli che ha citato e visto che la Cdl ha vinto alla grande le elezioni e dunque che i poteri nazionali risponderanno ad essa e visto che l?unico ostacolo che rischia di rovinare il bel disegno sarebbero questi poveri socialisti di cui si rallegra per la scomparsa, egli dovrebbe semplicemente avere fiducia che il casello si far?. Senn? sta a vedere che i pi? deboli e i pi? scomparsi alla fine risultano quelli che mettono le chiavi nella toppa! Se il casello si far? senza entrare in conflitto con l?opera che noi riteniamo prioritaria, andr? pi? che bene. Temiamo che non sia cos? e che i discorsi sulla sua fattibilit? a portata di mano siano semplicemente bufale. Ci sembrava di doverlo dire. Tutto qui. Qui stava il senso del nostro ragionamento. Ed era talmente semplice coglierlo! Non c?era nessun bisogno di tutto quel fiele. Detto questo non credo che scriver? pi? una riga  per discussioni cos? inconcludenti. Mi auguro solo che nel centro destra i pensieri e gli atteggiamenti e le strategie contemplino cose molto migliori di quanto in quest?occasione non sia venuto fuori da Turreni. Abbiamo un gran bisogno di idee e proposte in grado di cogliere gli scenari di un futuro in gran parte gi? presente e di una classe dirigente in grado di battersi per attuarle. Io sono interessato, oggi come ieri, solo a ci? che va in questa direzione.

                                                                                         

Pubblicato il: 16/04/2008

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