Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Rime giocose di Pasquetta

cerco guai

Dice Bartezzaghi: ?Anche chi non accetta che la rima sia un gioco, ammetter? almeno che con le rime si possa giocare?. Ed ? proprio questo lo spirito che mi ha spinto a dedicare la puntata di Pasquetta a dei versetti giocosi, nuovi o di repertorio, che spero non urtino la sensibilit? di nessuno, dato che, in fondo, le espressioni usate mi sono servite quasi esclusivamente a far tornare le rime?

 

 

BOTTA E RISPOSTA

 

Si sta finalmente provvedendo a sostituire le insegne dei monumenti, incomplete ed errate, con quelle definitive, applicando un adesivo su quelle gi? posizionale, tanto che, dai rilievi che restano, si possono leggere sia quelle nuove che quelle vecchie, su cui era riportata la mitica indicazione ?Duomo di Orvieto?.

Sulla nuova segnaletica, l?arcinoto giornalista urbevetano-folignate Roberto Conticelli aveva scritto, sotto le feste, queste rime, dedicandomele:

 

?Co? ?sta nuova scelta comunale
me so? trovato decisamente male.
Impazziva anche il mio navigatore:
un dolor di testa da chiama? il dottore.
Segnali ambigui, roba da chiodi
volevo anna? alla Cava e sono a Todi?.

 

 

E io gli risposi ?per le rime, considerando che l?istallazione delle insegne e la conseguente polemica caddero proprio a ridosso sia di Umbria Jazz Winter che delle notizie di nuove alienazioni di beni comunali, ex caserma Piave compresa:

 

Ringrazio del pensiero

e dico per davvero

all?omo de Foligno

e al facile suo ghigno

che la notizia bella,

tra jazz e tarantella,

? che l?insegne n?ve,

oltre a mandarci altrove,

ci dicono: ?Stai lieto

che ?l Duomo ? quel d?Orvieto?!

Perch? sia risaputo

che ancor non s?? venduto.

 

 

 

I COMMERCIANTI SI PARLANO

 

I commercianti si riuniscono e si parlano tra loro senza barricate partitiche o di associazioni di categoria e producono proposte serie e precise per il miglioramento del centro storico, dalla revisione degli orari dei varchi elettronici alla riduzione delle tariffe dei parcheggi a pagamento, dalla pulizia di vie e piazze alla valorizzazione dei beni culturali cittadini, ponendo l?accento sulla contraddizione tra la volont? di aumentare la permanenza media dei turisti sulla rupe e l?istituzione di una offerta scontata per i biglietti di funicolare e minibus della durata di 70 minuti.

 

 

Le commerciat? a Orvieto su la rupe

se so guardate ?n faccia tutte quante

e se so? dette: ?Co? ste tempe cupe

 

che ce trovamo adesso qui davante

ve pare ?l caso a voe che le persone

appena so? rivate, me l?agguante,

 

le schiaffe tutte dentr?a ?n torpedone

e via, veloce, me le scenne ar D?mo

facenno via Postierla a scotozzone??

 

Nun c?? bisogno d??sse ?n superomo

pe? nun trasecol? ch?a ste cristiane,

che vengano da Bostonne o da Como,

 

facenno scejie, pe? le mezze urbane,

tra dasse ?na sbrigata o pag? doppio,

nun so? tanto? ?nvojiate de rimane?

 

?N sar? che urtimamente usamo l?oppio?

 

 

 

LE INFRASTRUTT-UTILI ?

 

Orvieto, si sa, ? la terra delle rotatorie, ce ne sono a forma di ?6? come a Sferracavallo, a forma di ?9? come alla Segheria (evitiamo la facile battuta maliziosa sul numero da comporre per andare da Sferracavallo al Ponte del Sole), a forma di 8 come per andare alla Coop, e a forma circolare con aggiunta laterale, come quella del totem valentiniano.

Il problema ? che pochissimi sanno usarle e che le code non sempre risultano snellite o accorciate, tanto che viene da chiedersi se anche le rotatorie faranno la fine di un?altra grande innovazione per la regolamentazione del traffico, risalente agli anni ?70-?80: il semaforo di Orvieto Scalo, per il quale, su commissione di Renzo Orsini, scrissi, oltre 15 anni fa, questo sonetto:

 

 

Volenno fa? pur?io ?n po? de commente

nun vojo critic? l?artre perzone

che possono mann? l?imprecazzione

ma ?nvece vojio fa? le comprimente

 

a quello ch?ha risorto ottimamente

?r probblema pi? tamanto a la Stazione,

ossia l?incrocio l? da Molajone:

?l semaforo nun era sufficente,

 

tanto che pure ?l viggile ce stava.

La situazzione ad?ra disastrosa

e ?l popolino l? se lamentava.

 

La soluzzione ad? spettacolosa:

pe? mann? vvia ?l casino che regnava

ad? bastato de lev? gnicosa!

 

 

 

L?ARTIGIANO DELL?ANNO

 

Mentre un paziente si salva grazie a una raccomandazione che gli fa anticipare un importante esame clinico, la direttrice dell?ospedale riceve il premio come migliore artigiano dell?anno (e intanto nessuno si ? accorto che ha chiuso il laboratorio di Mirella Cecconi!)

 

 

Riflettendoci un momento,
l?ospedale sembra lento.

Lunghe attese, ma si sa

che la storia ? questa qua:
tante file, troppa gente,
pare non funzioni niente.
Ma pensandoci su un po?,
anche l?ospedale ? slow!
L? ? tutto fatto ?a mano:
lo dirige un artigiano!!!

Pubblicato il: 24/03/2008

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