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Il nuovo che avanza

Nello Riscaldati

Capita a molti cittadini, in prossimit? di consultazioni elettorali, di appoggiarsi ad un metaforico muretto, ed indugiare, guardando e scrutando il frenetico andirivieni nazionale e locale, lo spuntare e il definirsi, tra affermazioni e smentite, delle candidature prossime venture.
Ciascuno degli affacciati a codesto metaforico muretto, tiene, magari ben dissimulato ma sicuramente gi? pronto, un ?Oh! Era ora,..!? grande come una casa, da sparare non appena si crede di aver individuato il nome tanto atteso.
E non ? che ci si aspetti tanto la giovinezza e lo charme, quanto la competenza ed il coraggio. Qualcuno insomma che abbia fiato e cervello per conferire autorevolezza e rapidit? ai vari ?s?? e ?no? che, se eletto, sar? chiamato a pronunciare riuscendo, nel contempo, a coagulare il consenso necessario. L?et? ? l?ultima cosa che conta.

Per? l?attesa ? lunga e, aspettando, si fa notte. Ma il cittadino curioso e affacciato al muretto, non demorde e inforca gli occhiali notturni a raggi che vedono nel buio, come in un mondo tutto verde, tipo guerra del Golfo.

E, scrutando e riscrutando, eccolo emettere i primi versacci di raccapriccio, e pure qualche moccolo, perch? in quella melma verdastra comincia ad identificare, come in un Jurassic Park, soggetti visti e stravisti, facce note, pesate, votate e rivotate, giudicate, rifiutate, vaganti qua e la alla ricerca di una sedia prima che il film che dura cinque anni abbia inizio.
Facce che guardano quel curioso guazzabuglio, pi? consueto  in giorni come questi, e cio? la fioritura di nuovi partiti e movimenti tutti aperti ?alle donne a egli uomini della societ? civile, sia laici che cattolici, perch? i cittadini ed il Paese ce lo chiedono a gran voce!?. Se ne sentono di stronzate, amici miei.
Ed ? allora che ti prende, per l?ennesima volta, lo scoramento causato da quel tizio (anche perch? localmente la situazione non cambia), che incontri tutti i giorni, e del quale sai tutto e sai che non dovrebbe stare dove sta, eppure ci sta, e allora ti chiedi perch?, per come e per quanto, e chi ce l?ha messo e chi lo copre e perch? lo copre, e via dicendo.
A notte fonda gli elettori metaforici affacciati al metaforico muretto, si tolgono gli occhiali notturni e concludono sull?inutilit? dell?attesa.
Un vecchio dalla barba cos? lunga che ogni tanto se l?acciacca, senza accorgersene, interpellato in merito, afferm? che i capaci non ? che manchino, ma sono minoranza, per la qualcosa la maggioranza non ha problemi ad impedire loro di emergere. E se qualcuno tenta di farlo qualcun altro puntualmente, lo sommerge come accade, di solito, nei momenti di pericolo durante le partite di pallanuoto.
E visto che le sedie sono sempre poche, spesso sono gli stesi capaci che si sgambettano, rendendo cos? pi? facile il gioco a chi, dall?alto, dirige il traffico. E sovente ci si rende conto del perch? qualche nome d?oro inserito in politica non riesca a cavare un ragno da un buco, perch? qualcuno che parla in modo studiatamente incomprensibile fa s? che costui si convinca che per capirci qualcosa  ? necessario che per alcuni anni si limiti a spingere i bottoni dei ?s?? e dei ?no? che sar? chiamato ad esprimere e, negli intervalli, leggere i giornali.
Manzoni diceva che la peste ? come una grande scopa. Ma la politica sembra essere immune da tale calamit?. Ed ? cos? che tutti si affrettano e si adoperano per cambiare tutto proprio per fare in modo che niente cambi. Gattopardo docet!

Pubblicato il: 24/02/2008

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