Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Luca Coscioni. Combattente per la vita. Orvietano

Silvio Manglaviti

Caro Luca,

come va? Che domanda. Certamente bene. Ora.

Noi, quaggi?, invece, mica tanto. Anzi, per niente e sempre peggio. ?e vedo e penso positivo!

Tante chiacchiere. Quante chiacchiere, sapessi. Ma lo sai, certo.

Parole, parole, parole; parole a manciate; fiumi di parole. Oceani di parole.

Tu che ? al contrario ? non potevi pi? disporre di tanta abbondanza parolaia, ben sapevi del valore, del peso specifico di una parola.

Purtroppo le parole non costano nulla a chi le produce, se non quel tanto di zuccheri necessari al cervello per concepirle, ai muscoli facciali e ai polmoni per espellerle e quel poco di anidride carbonica residuale dispersa. Eppure anche ci? potrebbe e dovrebbe far riflettere sul disseminare e spargere parole; sul chiacchierarsi ? il pi? delle volte ? addosso. Perfino io, adesso, potrei esserne tacciato!

Muscoli e parole. Proprio quello di cui disponevi soverchio in giovent? e che ti manc?, progressivamente sempre di pi? nella malattia.

Ripenso alla kermesse in piazza del popolo due anni orsono. Ricordi che palco ti avevano apparato? Quanta gente. E personalit?. Io non c?ero, per? ero sicuro che tanti VIP (ac-)corsi sul catafalco, volessero e stessero a significare qualcosa. Perlomeno quelli del luogo. Quale ? invece ? differenza tra Testimoni e ?avvoltoi??

Ti avevo salutato prima, sorridendo ancora insieme a te sui ricordi di quel campeggio all?eremo dei Passionisti sull?Argentario. La Passione: un segno del Destino.

Ma va l?. ? destino di tutti, semmai. Unicuique suum: Sciascia docet.

Sono ancora credente e agognante praticante, per quanto posso. Perci? ribadisco quel che pensavo: Fede e Ragione sono tutt?uno. Cuore e Mente sono tutt?uno. Pensiero e Azione, Volont? e Impegno.

In te ho visto il mio Cristo. Il suo Vangelo e la sua Sofferenza. La sua Crocifissione.

Come il mio Cristo ? ?venuto con la spada per dividere? ? anche tu lottavi per stimolare la reazione perbenista e benpensante. Ricordo benissimo la tattica disconferma e le meline sulle staminali di tanti patronati, anche cattolici. Quanta ipocrisia. Quanta confusione.

Tutti, confusi. Tutti, divisi. Diabolico. Dove comincia la Vita? Dove finisce la Vita? E chi lo sa? Chi pu? dirlo? Chi pu? arrogarsi diritti di vita e di morte? Dove inizia la Morte?

Parole, parole, parole e chiacchiere e intanto il Tempo fuggiva inesorabile e ti sfuggiva la presa sulla Tua Vita. Qualcos?altro se ne stava impossessando. Qualcun altro se ne impossessava.

Come il mio Cristo eri venuto per scindere la divisione stessa. Il diavolo separa e la lotta di Ges? ? quella di separare ci? che ? diviso di per s?. Forse che separare il separato possa annullare l?effetto in s?. Quale forza necessiti per compiere un atto simile. Quale energia possa sprigionare. E mi sembravi la fenomenizzazione della scissione atomica; della fusione, dunque. E quel dividere la divisione diviene unificazione e visione unificata, certa, libera e chiara. E la forza, l?energia si fanno materiche; come nell?intuizione einsteiniana. Energia e materia. Spirito e realt?. Fede e ragione.

Ti riconosco quella Forza ? e mai cos? tanta ne vidi e poi mai da un essere umano cos? vampirizzato dal male ? di un?Idea. L?Idea che la Vita ? quella che si sta affrontando giorno dopo giorno. Che giorno per giorno chiede conferma di s? al S? che la alimenta. Vita che si confronta ogni giorno nel Dubbio. Vita che si pone continue domande e inchioda al muro retoriche ed indifferenze, menzogne e vaneggiamenti. Porsi dubbi e andarsi continuamente a cercare ? il segreto della Vita.

Pur senza poter utilizzare appieno i tuoi muscoli, le tue Parole giungevano pesanti, violente, costringendo alla riflessione inevitabile, alla dissociazione da dogmi e paradigmi.

Io mi ricordo di Te, amico mio e ancora vado cercando risposte alle domande.

Ma una cosa so. Sei un figlio di Orvieto. Sulla Rupe stabilisti il quartier generale da cui condurre la guerra contro disinformazione, informazione distorta, comunicazione contorta e controinformazione. Qual luogo migliore, luogo di Memorie. E molti ora sanno di questo gioiello rupestre anche grazie alle tue battaglie. Uno stile. Un esempio. Un m?nito.

Questa citt? (che sull?arme porta aquila e marzocco, oca e croce, non un avvoltoio), per fortuna, non genera soltanto ?mostri? ma anche mostruose intelligenze come la tua.

Se solo un pizzico di quell?intelligenza fosse accolto! Quanto bene.

Ciao Luca. Ciao Maria Antonietta.

Che almeno, questa citt?, non dimentichi i suoi figli migliori.

Pubblicato il: 21/02/2008

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