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Stralcio di biografia non autorizzata di Cecilia Stopponi

cerco guai

Lo avevo dichiarato: in questa rubrica sono scorretto!

E oggi voglio esserlo ancora di pi?.

Tanto va di moda fare le biografie non autorizzate di tutti, da Lady Diana a Elvis, da Padre Pio a Madonna (quella senza aureola), e pi? si riferiscono episodi (veri o presunti) scabrosi, pi? di fa incacchiare il biografato, e pi? si vende.

Basti vedere cosa sta succedendo con il recente libercolo su Tom Cruise, in cui si racconta che il divo di Hollywood sarebbe il nuovo capo di Scientology e avrebbe fatto inseminare sua moglie con lo sperma congelato di Lafayette Ronald Hubbard, fondatore del movimento (definito, secondo i gusti, religione, setta, associazione, gruppo, loggia?), basato sulla partecipazione a corsi e a procedimenti di auditing di livello sempre pi? avanzato e di costo sempre pi? elevato, allo scopo di liberare gli adepti dai traumi delle vite precedenti e di aiutarli a raggiungere lo ?stato di Clear? e i successivi ?Livelli OT?, nonch? di mantenere il cospicuo apparato del culto e dei suoi ministri.

Quindi anche io, questa settimana, voglio proporre ai miei undici lettori (sono troppo ottimista?) uno stralcio di biografia non autorizzata: quella dell?ex assessore Maria Cecilia Stopponi.

Per brevit? sorvoler? sulle ripetute partecipazioni a borse e fiere turistiche e sulle amicizie in comune, cito solo Raffaele Galanello (socio di Cecilia in Easytour fino a qualche anno fa), che mi ha dato parecchie dritte quando ho deciso di abbandonare la matematica e dedicarmi alla gestione e alla promozione del pozzo.

Sorvoler? anche sulle speranze e sui progetti che ho condiviso con il direttore emerito di Orvieto Promotion e marito di Cecilia, Alfredo Maggioni, che ci ha abbandonato troppo presto, davvero troppo presto, tra l?altro prima di aver avuto modo di provare a trasformare il realt? quei bei programmi di promozione turistica che stava delineando, e di consegnare tutto ai soliti noti.

Lo scopo di questa pagina di ?biografia? strampalata non ? certo entrare in valutazioni politiche e/o personali, ma solo riproporre, senza la pretesa della citazione esatta dei dialoghi, due rapidi scambi di opinioni tra me e la signora Stopponi, avvenuti a distanza di qualche anno e intervallati da tremila altri aneddoti pi? o meno curiosi che, quando sar? in pensione (battutaccia, lo so bene che non ci sar? pi? la pensione tra qualche anno), magari metter? davvero nella sua biografia (non) autorizzata.

Ed ecco il primo: una sera di diversi anni fa, di ritorno da una riunione di Confesercenti in cui mi nominarono vicepresidente della sezione di Orvieto e io manifestai tutto il mio disinteresse, la signora Stopponi mi disse pi? o meno (cito a braccio, ovviamente):?Vedi, Marcolino, pur con tutte le chiusure mentali e gli ostacoli anche politici che incontreremo, sono convinta che ognuno di noi possa darsi da fare per contribuire allo sviluppo della societ?, perci?, proviamoci a stare nel consiglio di questa associazione di categoria, possiamo almeno dire la nostra e tentare di far cambiare qualcosa, non starcene solo a osservare. Sei troppo giovane per rinunciare ad essere combattivo, ne avrai di tempo per scoraggiarti, lasciamo che siano gli altri ad essere lassisti?.

Questo mi diede tanto coraggio, e ogni tanto, ripensando a quelle parole proferite con estremo fervore e dolcezza sotto l?edicoletta della Madonna di Via della Pace, mi sono detto tra me ?Why not??.

Poi passarono diverse primavere, diversi Sanremo, diverse elezioni, diverse sigle politiche, diversi rimpasti, diversi debiti e diverse confusioni, e si giunse allo stato attuale, dove, accanto a chi deve parlare bene o male per partito preso (come ? sempre stato), c?? chi parla bene o male in attesa di prendere un partito, o chi non pu? parlare n? bene n? male perch? non ha ancora capito quale partito gli convenga prendere, e in questa confusione, invece di amministrare si preferisce riprodurre in piccolo i giochi, altrettanto nebulosi, della politica nazionale; un po? come se si pretendesse di giocare a Monopoli basandosi sulle indicazioni del Sole 24 Ore, magari vivendo il momento del proprio turno ad ?uno, due, tre, pallotta ecchime? come l?ultimo rigore della finalissima dei mondiali finita in pareggio anche ai supplementari.

E dopo tutto questo, dopo lo spumante in parlamento e dopo l?affaire degli scolari vip di Sugano, dopo il buco in bilancio e prima della notizia del premio di produzione ai dirigenti comunali orvietani, incontrando di nuovo Cecilia Stopponi, davanti a Moscatelli, le ho chiesto: ?Allora?!? Assessore o non assessore??

E lei, che ancora era in carica, mi ha detto: ?Vedremo, di sicuro posso dirti che mai mi sarei creduta che sarebbe stato cos? faticoso, ma non per il lavoro da fare, che faccio volentieri anche se ? molto, ma perch? da dentro si vivono situazioni che sono insostenibili, prese di posizione e vicende che lasciano di sasso. Stiamo vivendo l?aberrazione della politica, e in fondo non si tratta che di amministrare, partecipando al bene della propria comunit?, con un po? di buon senso?.

E allora, se anche la Stopponi che mi aveva dato tanto coraggio ? arrivata a questo grado di stanchezza, che strada pijiamo?

Bisogna lottare con le unghie e con i denti per cambiare davvero, e non solo nella forma, o bisogna adeguarsi e sperare di entrare nelle simpatie di quello giusto?

Io non so se avr? la forza di combattere, ma so che non ho nessuna intenzione di genuflettermi.

E concludo questo delirio citando un altro episodio di Cecilia Stopponi: una domenica pomeriggio, di ritorno da una lontana (nel tempo) BIT di Milano, dopo che le avevo raccontato lungaggini, sgambetti, esclusioni ed episodi vari legati alla volont? di far conoscere il Pozzo della Cava alla pari di altri monumenti orvietani, lei mi disse: ?Ma tu non ti sei mai incazzato? Non li hai mai presi per il petto questi che ti hanno fatto tutte queste bastardate? Tu, Marcolino, hai un grandissimo difetto: sei LEALE?.

S?, cara Cecilia, lo so. E lo sono rimasto. Ma ultimamente mi sto convincendo che forse non sono solo.

Pubblicato il: 18/02/2008

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