Lettera agrodolce alla sinistra arcobaleno

Ti vorrei pi? sinistra e meno arcobaleno, io non mi contento mai; ma voglio pensare che l?arcobaleno annunci il sole che sorge, magari il sole dell?avvenire; e di sole abbiamo tutti bisogno, dopo la tempesta berlusconiana, dopo la pioggia demoprodiana, dopo tanta mondezza anche orvietana. Io spero molto in te, cara sinistra arcobaleno; se non altro perch? hai deciso di farti guidare da Bertinotti; che ha una faccia pulita, per quello che vale la faccia, che dice pane al pane ed erre moscia all?erre moscia. Dico la verit?: avrei preferito una sinistra guidata dalla Rossanda; ma la Rossanda ? troppo bella e troppo Rossanda per guidare una coalizione; anche per non confondersi con Hilary Clinton, che non ha il coraggio di chiamarsi con il proprio cognome e campa alle spalle del marito; questo non significa accedere al concetto montanelliano del turiamoci il naso e votiamo il meno peggio. Faccio soltanto qualche paragone; Veltroni, detto anche Cialtroni, si ? dimesso da sindaco di Roma, tanto a fare il sindaco di Roma ci pensa monsignor, anzi lorsignor, Ruini; e si accinge, con novit? che sbigottisce, a fare il giro d?Italia, novello Coppi.

Lo attende ad ogni tappa una maglia tricolore e l?inno di Mameli; e s? che lui cant? anche Bandiera Rossa. Immagino il tripudio delle piazze italiane toccate dal triste Walter; che anche quando sorride sembra che gli sia morta la madre o gli abbiano chiuso il cinema dove dorme e mangia e critica e sponsorizza.

Conoscendo  di striscio i gusti di Berlusconi, penso che lui si far? portare a spasso su una carrozza d?oro, vestita da Madonna di Lourdes, che ? stato anche l?anniversario. Le masse grideranno Silvio, Silvio; e lui modestamente placher? le masse dicendo non sono Silvio, sono semplicemente la Madonna. Casini ? sempre un casinaro; ha paura di correre da solo, ma ha paura di correre da solo con gli altri: e guarda alla cosa bianca che poi sarebbe la rosa bianca e che c?? e non c??. Tanto non ce ne frega niente lo stesso. Sembra che Mastella abbia deciso di presentarsi con una lista propria. Anche la moglie, sembra, si vergogna di mettersi in lista con lui; gi? ha sofferto tanto ad averlo come marito, figurarsi come capolista.

Ma torno a te, cara sinistra arcobaleno: pensa che ti stai assumendo una grande responsabilit?: tu raccogli i consensi degli iscritti ai vari partiti, ma raccogli anche i sogni di chi per troppo tempo ha sbagliato sogno. Con gli iscritti si pu? anche scherzare, con i sogni no. Perch? i sogni sono il riscatto dalle delusioni, dalle frustrazioni, dalla stanchezza di fare o pensare politica.

Io parlo per me,  cara mia sinistra arcobaleno, ma vorrei parlare anche per molti altri. Noi ti garantiamo di contare su di te, ma vorremmo anche contare per te; con i nostri ideali troppo calpestati, con le nostre bandiere rosse troppo impallidite.

Facci sognare un sogno, come diceva quel tale morto ammazzato: ma che sia un sogno rosso.