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La cosa rossa all'attacco di Mocio

Fausto Cerulli

Rifondazione ha rifondato il rimescolamento delle carte. Si ? mossa anche la cosa rossa, a fustigare Mocio; e lo ha fatto con una precisione contabile; ha rinfacciato le promesse non mantenute, i ritardi voluti e sapienti; le inadempienze e i guasti. Potrei osservare che se Rifondazione non avesse fatto il ballo matto degli assessorati, la cosa rossa sarebbe restata ad arrossire pudicamente nella ormai morta maggioranza. Ma non ? giusto cercare il pelo nell?uovo; l?importante ? che l?uovo sia buono, e di gallina ruspante. Io, poi, sono il tipo che quando la confusione ? grande sotto il cielo, la rivoluzione ? vicina; come diceva il nostro nonno Mao. La destra di destra fa il suo dovere di destra di destra; approfitta delle difficolt? della maggioranza per farla diventare minoranza; e chiede le dimissioni di Mocio, anche se sa che con Mocio dimissionario si va a nuove elezioni; e a cielo rosso. La destra berlusconiana tace; tace Antonio Barberani, poco dice il mio amico Guido Turreni. Mi sembra  che si ripeta uno scenario nazionale, ispirato al veltronismo; Veltroni e Berlusconi, ovviamente, si scannano in pubblico; ma si mantengono la carta di riserva della Gross  Koalition, per il dopo elezioni.

In questo momento si avverte la povert? della politica orvietana; il distacco dei cosiddetti intellettuali dalla cosa pubblica; nessuno interviene, nessuno promuovo un dibattito dibattuto; gli intellettuali orvietani stanno davanti ad Internet, o davanti alla porta del Bar Montanucci.

Anche Montanucci- Manifesto si occupa di altro; la mondezza, Cuffaro, Bassolino; e mi sta bene. Ma perch? non parliamo di Orvieto, dei suoi amministratori, dei colossali conflitti di interessi? Perch? non diciamo che la giunta Mocio ha preso solo e sempre misure contro la popolazione, avallando i mostruosi rincari dell?acqua solo perch? un assessore ? anche Presidente dell?ATO? Perch? non parliamo delle zone a traffico limitato, della penalizzazione macroscopica di chi, ogni mattina, deve salire in auto alla Rupe per lavorare? E che sar? costretto a salire alle 5 di mattina se vuole trovare un posto macchina?

Mi rendo conto che ? facile parlare male; ma giuro che sarei contento di poter parlare bene: ma non ? colpa mia se questa Amministrazione non mi consente motivi di lode. Certo, Mocio non ? il diavolo; ? solo  un politicante  che ha coraggio solo per s? e per la sua cricca; che se ne frega della gente sperando che la gente lo lasci fare il manovratore all?infinito. Non ? neppure un corrotto, il nostro Mocio; ? solo uno che toglie per stanchezza alla gente la voglia di fare politica. E contagia con la sua assoluta mancanza di entusiasmo anche chi, e non sono pochi, non siamo pochi, vorrebbe avere entusiasmo.

Torno a chiedere le dimissioni di Mocio, e della sua non detta Rosa Bianca. E le chiedo a nome della bandiera rossa; che da qualche parte deve essere ancora pronta per sventolare sul Palazzo Comunale.

 

Pubblicato il: 13/02/2008

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