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Governo del Potere

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Non sono uno stinco di santo e non mi sento di fare il giudice di nessuno, tanto meno della nostra classe politica. Figuriamoci che giudizio pu? venir fuori da uno che da trent?anni fuma la sua penultima sigaretta senza minimamente prendere in considerazione l?eventualit? di fumare, almeno per una volta, l?ultima. Del resto nessuno ? perfetto ma qualcosa  si pu? dire lo stesso. Innanzitutto che, per governare, ? necessario sapere chi e cosa si governa. Un esempio sul cosa: l?incrocio di Viale 1? Maggio. In principio c?erano i vigili ma vedendo che ci? non era buono (soprattutto per i vigili che rischiavano quotidianamente il linciaggio) si pens? al semaforo.  Migliorarono le coronarie dei vigili  ma peggiorarono quelle degli automobilisti. Molto spesso si dice ? con troppa leggerezza, credo ? che nel nostro Comune non esistano geni. E come chiamare allora quel funzionario che decise all?improvviso di spegnere le scatole tricolori e di lasciar fare al caso? Non fu un miracolo che, d?incanto, il traffico, seppur con qualche zopp?a, cominciasse a scorrere? Infatti, oggi, nessuno si spaventa del fiume continuo di macchine perch? sa, in cuor suo, che ogni dieci automobilisti ce n?? uno, gentile, magari in vena di incarnare in un gesto il proprio spirito cristiano, che ti fa passare. Basta avanzare piano dallo stop, magari con una mano alzata, sorridente, un po?come il cane di grado inferiore che si avvicina al capo branco con la coda tra le gambe, ed il gioco ? fatto.

Mi si obietter? che questo, data la sua particolare natura, non sia l?esempio pi? adatto per dimostrare che meno potere si esercita meglio ?. Tuttavia, in questo caso, cos? stanno le cose e rimane forte in me, rozzo semplificatore, la tentazione di affermare che, in fondo, quell?incrocio non ? altro che la metafora della nostra povera Italia, sulla quale sembra incombere un disegno, chiaro solo al Padreterno, che rigetta ogni forma di governo che abbia un senso compiuto.

Bisogna sapere chi si governa ed aggiungo: per fare (possibilmente bene) cosa? Solo il pensare ad un governante della cosa pubblica che si carichi di questa pesante incombenza sul groppone, mi fa sentire stanco. Ci vogliono spalle larghe e cervello fino per governare la cosa pubblica la cui prassi, naturalmente, non ? riducibile soltanto all?incrocio di Viale 1? Maggio. Decisione pesante perch?, con molto coraggio e molta presunzione, coloro che si mettono in gioco, per il solo fatto di farlo, si autodefiniscono ?i migliori? sulla piazza. Fin qui nulla male perch?, in piena libert? e responsabilit?, ci si pu? definire quello che ci pare, salvo verifica.

Posso dire con certezza chi erano, ai miei tempi, i migliori a scuola, chi, oggi, il miglior idraulico, oppure il miglior elettricista. A parlare per loro ci sono le loro pagelle ed i loro clienti. Ma da dove sbuca il giudizio sul politico? Su persone, cio?, che dovranno prendere decisioni da far tremare i polsi, dal cui giudizio dipenderanno le vite (e le carriere) di molta gente?

Bella domanda sul potere. Su quello che sa immaginare il futuro e lo precede, ma anche su quello che si riproduce per partenogenesi. Che, con leggerezza, di tutto parla perch? niente sa ed ? inutile sapere salvo ci? che riguarda la propria sopravvivenza. Tanto ci arrangeremo da soli. Come a Viale 1? Maggio.

Pubblicato il: 06/02/2008

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