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Itelco, Terenziani, lui si che se ne intende

Fausto Cerulli

L?Itelco, dunque, ha trovato il suo divino salvatore, un tale Terenziani che sicuramente sar? cavaliere, come Fumitelco ? professore. Sonni tranquilli
per tutti, e specialmente per i lavoratori che saranno mandati a casa e potranno dormire tutto il santo giorno senza la noia di dover timbrare il cartellino e ritirare quella miseria di stipendio. Tranquillo dormir?, si fa per dire, un certo avvocato che ? venuto da Roma a perorare la causa del personale dell?Itelco nell?interesse di Fumi, e che dicono che viaggi con una BMW che costa come lo stipendio di un anno di tutti i dipendenti Itelco. Non voglio dire che il collega si sia fatto la BMW con i salari non pagati da mesi ai lavoratori: ? solo una coincidenza cronologica. L?avvocato, essendo avvocato, si ? fatto la BMW con i sudati codici e la mia ? solo l?invidia di un avvocato che fa l?autostop. A ciascuno secondo il suo valore oggettivo, come recita Das Kapital rivisitato da Berlusconi e Rutelli.
Ma torno a bomba ( cazzo, non mi ricordo mai che debbo evitare di usare questa parola senn? la Procura di Perugia mi rimette sotto processo), e torno alla strana coppia: Terenziani di Matta Marsana e Fumi Eugenio, razza locale doc. Una prima caratteristica li accomuna. Sono entrambi esuberanti, nel senso che appena aprono bocca dicono ?esubero?, come uno normale dice buongiorno anche se piove. Leggo che Terenziani ha da poco rilevato un azienda americana del settore: uno allora pensa che Terenziani ? in pieno boom. E poi leggi che, appena allargato il giro degli affari ha ritenuto di esuberare 36 dipendenti subito ed altri 50 dopo le ferie, cos? possono andare al mare a mostrar le chiappe chiare con ancora il marchio Terenziani bene in mostra. L?Itelco, con l?esubero, ci ha fatto quasi uno slogan aziendale: perch? la parola licenziamento suona brutta, e i sindacati hanno suggerito al Professore di non usarla, altrimenti loro si trovano in difficolt? a far digerire il rospo ai dipendenti. E parliamo un attimo di Fumi: qualche giorno fa ha emesso un comunicato pastorale con il quale minaccia uno sfracello di querele contro chi si permette di dire che l?Itelco non va troppo bene; per i lavoratori, ovviamente, perch? per i padroni va sempre bene. Poi veniamo a sapere che l?Itelco ha depositato i libri contabili in Tribunale. Niente paura, direbbe la Propriet? ( si
chiama cos? in dialetto padronalsindacalese) non si tratta di fallimento; ? solo una richiesta di Amministrazione Controllata, cio? che uno ogni tanto porta la contabilit? in Tribunale a fare le solite quattro analisi di routine. Peccato che il codice fallimentare dica che l?Amministrazione Controllata ? uno strumento al quale si ricorre quando l?azienda ? in crisi grave. Ma questo il professor Fumi non lo sa. Lui ? professore non professore di elettronica, mica di diritto: e l?avvocato BMW non ha tempo di ripassarsi i codici, lui deve dirigere il personale, come un Mos? alla rovescia.
I politici locali, probabilmente convinti che i politici non si debbano occupare di economia ma solo di politica, stanno alla finestra a vedere il Palio dell?Oca e la processione del Corpus Domini, che ci andr? anche Cimicchi vestito da Capitano del Popolo e un mio collega dell?opposizione vestito da priore pensando che il Priore sia un prete. Un altro avvocato dell?opposizione, che gli altri anni andava al corteo vestito da paggio, quest?anno si prevede che si vestir? da Cavaliere, e Gribaudo dovr? lustrargli gli speroni azzurri. I politici, dunque, stanno alla finestra; in attesa di addebitarsi reciprocamente l?eventuale definitivo seppellimento dell?Itelco. I sindacalisti fanno il loro dovere di pompieri. Specialmente utile, con quest?afa.
La Rifondazione del compagno bertinottiano Antonio Cristiano segue l?esempio del suo capo in tweed. E protesta fieramente. E fieramente assicura che Rifondazione corrente bertinottiana vigila, tranquilli, vigila. Quel vigilare che somiglia tanto allo slogan ? occorre fare luce? che certa sinistra usava quando scoppiavano le bombe e la luce si faceva da sola e ti schiattava gli occhi e la coscienza.
Non sono un economista, ma le cose le vedo: se Terenziani che compra aziende americane come fossero bruscolini, e Fumitelco che dice che tutto va ben madama la marchesa, hanno per ora un solo programma comune: licenziare, licenziare, licenziare, una cosa ? sicura. Pu? darsi che la fusione riesca e gli utili crescano; tutto bene per le Propriet?, tutto male per gli operai esuberanti, che sono una variabile, come dicono gli economisti di vaglia e di assegno. L?unica speranza ? che la variabile operaia divenga una variabile impazzita, anzi incazzata. E che chieda il conto. Salato. A proposito dei libri contabili dell?Itelco che starebbero in Tribunale, voglio raccontarvi una storia di questi giorni: l?amico Bonato, che faceva il PM ad Orvieto, ed ora fa il giudice fallimentare a Roma, si ? trovato a dare un?occhiata a certi libri contabili presentatisi spontaneamente in Tribunale, come Berlusconi, per dire. Risultato: la moglie di Dini detto il rospo ( che l?aveva sposato pensando che un bacio della Donatella lo avrebbe trasformato in principe) ? finita sotto processo per reati eleganti, ci mancherebbe, Per reati cosiddetti fallimentari. Ma questo, lo giuro su tutti gli Dei dell?Olimpo, non ha nulla a che vedere con la vicenda Terenziani- Fumitelco: ne ho parlato solo per parlare di un mio amico magistrato. Anche se di questi tempi pu? essere scomodo avere per amico un magistrato, oltretutto di sinistra.

Pubblicato il: 21/06/2003

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