Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Puntata registrata. I piccoli capolavori del buongusto e della delicatezza

cerco guai

Puntata registrata

 

 

 

 

Come anticipato sono fuori sede.

Perci? confesso subito, in apertura, che questa ? una di quelle ?puntate registrate?, come ?La Prova del Cuoco? del sabato o ?Amici di Maria De Filippi? quando non c?? il televoto.

Mancheranno pertanto riferimenti alla cronaca degli ultimi sette giorni, preferendo commenti pi? generali e vaghi, della serie: le stagioni, il tempo che passa e i giovani che non sono pi? quelli di una volta?

Approfitto pertanto per mettere in piazza un paio di considerazioni che mi frullavano per la testa da diverse settimane, praticamente da poco prima Natale.

Volevo parlarvi di come il buon gusto e la delicatezza facciano a volte dei piccoli capolavori.

Mi riferisco alla preparazione del Natale 2007 all?asilo nido e alla scuola dell?infanzia Regina Margherita di Orvieto.

In un periodo dove si fa il presepio senza pastori, si canta ?Adeste Fideles? censurando la parola ?Ges??, si caccia il Papa dall?universit? in nome della laicit? ma si farebbero carte false per avere il Dalai Lama in esclusiva, sia il nido (che frequento ormai da tre anni), sia la materna (in cui sono matricola) hanno, secondo me, trovato due formule, seppur diverse, molto carine e delicate per parlare del Natale.

Al nido, dove da parecchio tempo si lavora sull?alternarsi delle stagioni, attraverso forme, colori, consistenze, men? ad hoc e tante attivit?, quest?anno si ? dedicata particolare attenzioni alle festivit? del calendario, con miti e leggende di tradizioni non solo locali, e con bei contributi anche dei genitori stranieri.

Quindi per Santa Lucia ci sono state le lanterne, mentre per il Natale si ? costruito un presepio delizioso, aggiungendo pezzo per pezzo durante tutto l?avvento: prima le rocce, poi le piante, gli animali e infine le persone.

Poco conta se per i piccoli erano solo mini bambolotti con cui giocare e da disporre a piacere sul piano del presepio (un maialino sul cammello di un magio o una foca in pieno deserto), ? stato per loro respirare un?aria di festa e di sogno, accanto a Babbo Natale che ha portato dei doni confezionati dai genitori, che si erano trovati nei giorni precedenti a lavorare in compagnia, gustando anche i dolci preparati dalle numerose mamme di origine straniera, che cos? hanno condiviso sapori e saperi della loro terra o di quella dei loro mariti e compagni.

Nessuna forzatura, nessuna enfasi eccessiva ma tanto, tanto entusiasmo. E con una integrazione cos? naturale che viene da chiedersi perch? qualcuno si faccia ancora tanti scrupoli e tante, consentitemi, masturbazioni celebrali (per una volta che dico bene di qualcuno volevo evitare l?espressione ?pippe mentali??).

Stessi ottimi risultati alla materna: i pi? piccoli hanno messo in piedi uno spettacolino di canti e poesie, selezionate con estremo gusto tra canti tradizionali e novit?, motivi ritmati e canzoncine da accompagnare coi movimenti.

Anche l? un piccolo presepio, realizzato dai pi? grandi, begli alberi di Natale e un pensierino da portare a casa per abbellire ancor pi? le festivit?.

Le maestre, nella (immagino) laboriosa preparazione della festa, hanno parlato del Natale, delle tradizioni, dell?albero, del presepio, di Babbo Natale e della nascita di Ges? in grotta scaldato dal bue e dell?asinello, e anche qui i bimbi hanno vissuto tutto come una immensa favola, che per loro ha lo stesso fascino di Biancaneve o di Cenerentola, tanto che i Magi potrebbero essere dei principi azzurri e ogni asinello dei cartoni animati potrebbe essere quello del presepio.

Tutto quello che riguarda la sacralit? della festa, l?importanza da dare al bimbo sulla paglia, o la distinzione tra Ges? e Pinocchio l?hanno lasciato alle famiglie. Le insegnanti hanno introdotto il discorso, lasciando alla sensibilit? e alla disponibilit? dei genitori la possibilit? di proseguirlo come credono, aggiungendo dettagli alla favola del bimbo scaldato dagli animali o insegnando a fare il segno della croce davanti al figlio di Dio fatto uomo.

E sono state brave, molto brave.

In entrambe le realt? (e non dico questo per ?lecchinaggio?, dato che, per esempio, al nido ? il primo anno che il Natale ha un taglio di questo tipo) tutto ? stato vissuto con estrema serenit? e naturalezza, strizzando un occhio alla tradizione cattolica da una parte e al consumismo dall?altra, con scelte meditate e azzeccate, e soprattutto senza i paraocchi dettati da quella strana voglia, che va tanto di moda, di essere cos? politicamente corretti e irreprensibilmente distaccati da diventare non solo scorretti, ma spesso molto, ma molto ridicoli.

Bravi, anzi, brave, dato che sono tutte donne: maestre, direttrici, personale di cucina, bidelle, responsabili e anche l?assessore al ramo, ammesso e non concesso che durante la mia settimana di assenza dalla realt? locale non sia cambiato?

Pubblicato il: 28/01/2008

Torna ai corsivi...