Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Appello agli orvietani di buona volont? per un cambiamento vero

Guido Turreni, Vice Coordinatore comunale di Forza Italia

E? difficile trovare qualcuno nella nostra citt? che ti dica con sincerit? che ? veramente soddisfatto di quello che l?Amministrazione ha fatto, sta facendo o si accinge a fare.

Lasciamo stare il fatto che persino il giornale nazionale della sinistra ?bene? ha attaccato duramente il sistema politico di governo orvietano e anche la sua cittadinanza, rea di immobilismo e di ?tacere fra gli ulivi?.

Tutti criticano il Sindaco Mocio, la Giunta, ed i politici del Consiglio Comunale che continuano a sostenere lo status quo.

Segretamente poi, persino gli stessi personaggi politici pi? illustri della maggioranza politica locale non perdono occasione per buttare veleno su tizio, sull?incapacit? di caio o sull?assoluta nullit? politica di sempronio.

Gente di sinistra mi ferma per strada e mi dice: sei cinico, ma come hai ragione?

Gente di destra mi blocca per dirmi: allora fate qualcosa oppure non siete capaci ?

Insomma pare che non ci sia nessuno che voglia riconfermare il voto a questo carrozzone politico-amministrativo che ormai ci governa da sessant?anni; e non parlo solo del benestante che si atteggia nei bar del centro, ma parlo dell?artigiano di Ciconia, della famiglia contadina di Sferracavallo, del giovane canalese, dell?intellettuale scafato.

Poi per?, al dunque, - e parlo delle ?elezioni? dei consigli di zona, che dovrebbero essere le consultazioni pi? apolitiche perch? le pi? vicine alle piccole istanze di buon senso della gente comune, - si scopre invece che gli apparati della sinistra non solo sono tutt?ora capaci di policizzarle in modo vergognoso, ma riescono ancora a convogliare la maggioranza del consenso della gente, e a condizionare tutto e tutti, anche quelli di destra, che con grande faccia tosta ti avevano accusato un minuto prima di non saper fare nemmeno l?opposizione.

Se poi volete la controprova di questo strano modo di essere tutto orvietano (Nello Riscaldati docet), qualora ce ne fosse ancora bisogno, provate a dire a chi si lamenta (di destra o di sinistra), perch? non ti impegni tu a fare qualcosa di pi? o di diverso per la nostra citt? ? La risposta potr? essere in serie: 1) non posso perch? non ho tempo; 2) ho fatto, o un mio parente ha fatto, domanda in comune per ottenere questo o quel permesso; 3) devo pensare alla famiglia; 4) sto cercando lavoro e non mi posso esporre; 5) ho il posto di lavoro e non mi posso esporre; e infine: 6) non c?? niente da fare, ormai le cose rimarrano cos? per sempre, perch? i partiti ti impediscono di fare quello che ci sarebbe bisogno di fare.

Ebbene se questa ? l?anticasta orvietana penso che non andremo per niente lontano sia che vinca la sinistra, sia che vinca il rinnovamento, e soprattutto direi che il giornale della sinistra ?bene? ha perfettamente ragione quando dice che Orvieto tra gli ulivi guarda e tace.

O meglio, si potrebbe dire che Orvieto guarda e si lamenta, ma alla fine tace, perch? rifugge il cambiamento.

E? questa la mentalit? - pigra, rinunciataria, retrograda e vagamente autoreferenziale - che rovina Orvieto e gli Orvietani.

E? al momento in cui si va a votare che bisognerebbe avere uno scatto di coraggio ed anche di umilt? e decidere che ? venuto il momento di cambiare. Altrimenti, ? ovvio, non cambier? mai niente.

Non vi piacciono i politici d?opposizione e pensate di poter fare meglio ?

Allora scendete in campo voi stessi, noi vi saremo alleati.

Vi aspettiamo nel nostro nuovo partito, in cui potrete essere protagonisti, o nei circoli, nelle associazioni e nei gruppi di lavoro che pi? volte abbiamo aperto alla societ? perch? tutti vi partecipino per dire la propria, senza pregiudizi di appartenenza politica, sociale o di ?casta?.

Cambiamo voto, ma soprattutto cambiamo la mentalit? culturale, per cambiare davvero in meglio la nostra citt?, per ?fare? e non pi? solo per ?lamentare?, insomma facciamo tutti qualcosa, nel nostro piccolo, per smettere di piangerci addosso e basta.

Pubblicato il: 25/01/2008

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