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Proposta costruttiva

cerco guai

Avendo chiuso ieri, 13 gennaio, la diciannovesima edizione del Presepe nel Pozzo ed accingendomi a smontare tutto pezzo per pezzo e a risistemare ogni cosa sugli scaffali in attesa del prossimo Natale, approfitto dell?occasione per fare una proposta all?assessore Della Fina (che penso sia l?assessore competente in materia di turismo e di piccoli eventi, lasciando quelli grandi alla signora Pirkko Peltonen).

Probabilmente avrei fatto meglio a fare questa proposta di persona al professor Della Fina, con cui andr? a parlare tra qualche settimana, o a comunicare questa idea, che ? giusto che si sappia in citt?, attraverso una lettera aperta a tutti i giornali, al di fuori della mia rubrica settimanale.

Siccome, per?, di settimane in un anno ce ne sono pi? di cinquanta, ecco che prendo la palla al balzo e unisco l?utile al dilettevole?

Ma veniamo ai fatti, o meglio, agli antefatti.

Come forse ? risaputo il nuovo piano delle insegne non contempla ancora il Pozzo della Cava, e non l?ha contemplato per tutto il periodo delle feste di Natale, lasciando spaesati parecchi turisti singoli e diversi gruppi organizzati che si erano mossi per venire ad Orvieto proprio nel periodo del Presepe nel Pozzo, e le cui chiamate per avere indicazioni hanno rischiato di far esplodere il nostro telefono (e anche qualche altra cosa), dato che avevano letto, su alcuni giornali e su diversi siti internet, che da piazza della Repubblica o dalle scale mobili bastava seguire le insegne turistiche?

Inoltre una tale assenza non ha certo indirizzato verso il quartiere della Cava quanti si sono affidati alle insegne per sapere cosa ci fosse da vedere a Orvieto.

Ad onor del vero va detto, inoltre, che se alcuni turisti sprovvisti di cartina ci hanno trovato ? stato per merito delle frecce del ?Presepe nella Grotta? di San Giovenale, tanto che alla biglietteria ci dicevano di aver letto che aprissimo alle 16,30 e non alle 9 di mattina, avendo visto sulle insegne l?orario del presepio di San Giovenale e non di quello del pozzo; se poi si unisce il fatto che per molti ?cava? ? un sinonimo di ?grotta? potete capire a che livelli di confusione si sia arrivati.

Si vede che ai vigili le insegne stampate non piacevano, mentre hanno reputato pi? inoffensive e pi? consone al centro storico quelle scritte a penna? E meno male, senn? ci avrebbe trovato solo chi gi? ci conosceva!!!

Non voglio innescare in questa sede nessuna ulteriore polemica sulla vicenda, ma solo notare come il turismo dei presepi sia molto presente anche nella nostra area. I camperisti, le famiglie, le comitive organizzate da parrocchie, associazioni e agenzie con tanto di voucher per far scendere i gruppi a Campo della Fiera, infatti, al momento della prenotazione ci chiedevano quali altri presepi ci fossero da vedere nel centro storico. E le nostre informazioni erano, per forza di cose, parziali e poco aggiornate.

Perch? allora non fare di quello che finora ? stato un problema un punto di forza?

Che ne dice, assessore, di realizzare una sorta di coordinamento dei presepi orvietani, segnalati con tre o quattro cartelli, o plance, o totem, da mettere nel centro storico (anche usando le strutture gi? esistenti, o aggiungendo dei pannelli sotto le insegne turistiche) in cui, il prossimo dicembre, siano riportati tutti i presepi visitabili?

Nome, luogo, orario, due righe descrittive in italiano e inglese, magari una foto, tutto corredato da una freccia o una cartina.

Di presepi a Orvieto ce ne sono molti, e belli, a grandezza naturale, artigianali, semoventi, tradizionali, palestinesi, artistici?, di privati, associazioni, chiese?

Piacciono a tante persone e potrebbero essere una piccola risorsa. Perch? vergognarsene?

E se dovesse dar fastidio che il mio presepio, osannato dalla stampa nazionale e non solo, sia visitabile dietro il pagamento di un piccolo biglietto (che poi ? quello usuale per la vista al pozzo, senza nessuna maggiorazione e con qualche riduzione in pi?), beh, che dire, mi potrei anche offrire di pagare io la realizzazione delle plance, e potrei far curare anche i dettagli grafici, cos? come raccogliere le adesioni dei presepisti interessati a far vedere le proprie creazioni alla gente. Il Comune dovrebbe mettere solo una firmetta e magari, se questo non significasse dissanguare le proprie casse, offrire la tassa di affissione e pubblicit?.

Che ne dice assessore, si pu? fare?

Cos? magari chi cerca il Presepe nel Pozzo trova il Presepe nel Pozzo e chi cerca quello di San Giovenale trova quello di San Giovenale, e chi ne cerca uno che gi? conosce vede che ce ne sono altri setto o otto che vale la pena visitare, e magari prolunga di un?ora o due la sua passeggiata in centro, che male non fa. Se poi i presepi dovessero piacere, chi li visita porterebbe a casa un buon ricordo di Orvieto, e anche questo male non fa.

? una piccola idea, lo so, ma potrebbe essere un primo passo per collaborare virtuosamente con la cittadinanza a rendere pi? decorosa e meglio promossa la nostra citt? nel periodo di Natale.

E se si dovesse archiviare questa proposta perch? Orvieto non ? in Trentino e non ha una grande e comprovata tradizione di presepi, allora mi si consenta di far notare che fino a tre lustri fa nessuno avrebbe scommesso su Orvieto patria del jazz, mentre ora me pare che ce se campa.

Non dico che i presepi muoveranno mai da soli le migliaia di persone di Umbria Jazz Winter, ma sarebbe, a mio modesto avviso, un bell?inizio.

Si potrebbe addirittura pensare di esportare il metodo in altri settori, come i beni culturali, o anche solamente il sottosuolo, cos? che chi cerca i colombai e il mulino non si trovi davanti i tronchi fossili e le sculture di Piras e viceversa, o chi cerca il Pozzo della Cava poi non si meravigli di non trovarci le scale elicoidali, cos? come chi segue le insegne del Pozzo di San Patrizio poi non resti deluso di non trovarci le fornaci di ceramica o, come ? spesso successo in questi ultimi giorni, il presepio.

Comunicazione chiara di cosa la citt? offre, senza preclusioni e senza falsi pudori, con la convinzione che ? il mercato a decidere cosa debba sopravvivere e prosperare, mentre all?amministrazione spetta il compito di promuovere chi ha le carte in regola, senza preclusioni e senza favoritismi, manco se ci guadagna in prima persona.

Se l?idea, dei cui dettagli parleremo a voce con l?assessore, dovesse piacere, iniziamo a lavorarci da subito, con scadenze precise e senza le corse che spesso bisogna fare all?ultimo minuto e che, segnaletica docet, non producono quasi mai buoni risultati.

E siccome mi piace pensare a dei lettori attivi, vi chiedo di segnalare i presepi aperti al pubblico che conoscete. Io al momento so di quelli delle chiese, dell?Opera del Duomo, della grotta di San Giovenale (che speriamo sia ripetuto anche il prossimo anno), di Via Malcorini, di Sergio Scimmio a San Giovanni e di Massimo Perazzino in Via Alberici.

Se poi vi venisse voglia di farne di nuovi e di farli vedere alla gente, beh, che dire? sarebbe un trionfo!

 

Pubblicato il: 14/01/2008

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