Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Come riuscire a non scrivere un articolo on-line

Gian Paolo Aceto

Se, essendo very very laicy, non si vuole ricorrere a un  parroco in confessione, oppure allo psicanalista (ma questa forse ? roba soprattutto per chi ha soggiornato negli ?States?,  che ? un po? come dire: ho fatto il militare a Cuneo City) per cercare di combattere l?immondo abominevole segreto inconfessabile pedopseudoparagiornalistico vizio di aprire davanti all?opinione pubblica  seduta sulla panchina sociale  il proprio impermeabile letterario per mostrare agli spettatori scandalizzati e sotto sotto compiaciuti e anelanti a  panem et telematicenses,  l?ARTICOLO che si vuole ad ogni costo scrivere, virgola e  fiato, ebbene, passando dal Titolo all?indice dei propri futuri  argomenti (e in compagnia dell?altro indice puntato contro gli argomenti stessi per impedire loro di vedere la luce, anzi di non essere nemmeno concepiti, ecco un decalogo contro l?ingordigia da espettoramento on-line al Caff? del Vu-Vu-Vu Klan:

 

1)  Dopo aver sognato di notte i vari ?Lui? della Citt?, meditare pure ?Ma perch? io no?!? (fa bene 

     all?orgoglio del proprio fegato disastramministrato).

 

2)  Sopportare il pi? amabilmente possibile il  ?Perch? no!!!!? che risuoner? dalla Rupe.

 

3)  Lecito anche alzarsi dal letto al mattino con mezzo chilo di latente rancore contro ?Quelli al            

     Potere?, e decidere che ?Gliela far? vedere io!?.

 

4)  Durante la rasatura (o il bidet) assaporare la frase d?apertura del futuro articolo, tipo ?La citt?

     ? allo sfascio!?. (originale, Vu).

 

5)  Bevendo il caff?, dolce, analizzare le amare vere reali profonde CAUSE della decadenza della

     Citt? (pensarne almeno diciotto e sceglierne una che nessuno ha mai detto).

 

6)  Ma se qualcuno l?ha gi? detta, guardarsi bene dal ripeterla (ne va della propria personality on

     line..)..

 

7)  Nella scelta della CAUSA (al supermercato del SuperIo si trova di tutto) ricordarsi che

     Orvieto tutto sommato ? come Palermo, anche l? il problema pi? importante ? il T-c-raffico.

 

8)  ?Guardi, signora mia, la Causa ? tutto un problema di Mentalit?!?

 

9)  ?Lei s? che ? un Temerario!!?

 

10)  Mettersi pure a pensarlo, l?ARTICOLO (e tenendolo ben stretto in mano).

 

11)  Uscire di casa perch? ciodaf?, arrivare alla rotonda dello Scalo, dove  svetta  un articolo

        ?disinistra? fatto da un ?lui? dell?epoca per un ?lui? dell?epoca, ad imitazione del ?lui? dell?

        epoca.    

 

12)  Se ?per caso e menocausa? non si ? ?disinistra?, riunirsi all?Harry?s Bar e costituire un Circolo

       Potter (ovviamente, Watson, secondo il metodo di potteriana memoria della ?societ? aperta?,

       rivelatasi col tempo fiaba per ?anime belle? e confermata dagli sbarchi).

 

13)  Se invece, ?per caso e quasi menocausa?, ci si trova ad essere una BellaTestolinaDi Sinistra,

        e dovendo dare un Consiglio ?da amica?, proclamare il proprio Vuoto contrario, come gi?

        successo in passato, quando si ? ben sicure (e preziose come diceva Moliere) che il proprio

        voto conter? come il due di picche e non disturber? i manovratori (per la serie: Il Vuoto ?

        mio e me lo gestisco io).

 

14)  Augurare Buon Natale agli Operai (che fa molto lotta di classe all?amatriciorvietana, secondo

       le regole ormai codificate  degli applausi ai funerali e del sindacalismo anemaecore).

 

15)  Nessun augurio ai pendolari,  perch? grazie alle FFSS (Forze Fresche Senza Soldi) morirete 

       tutti a Orte senza arrivare mai a Orvieto, secondo la strategia segreta delle forze fresche:   

       o Roma o M-orte! Orvieto dimenticatevela!, perch? qui mica si scherza. Si pattina!

 

16)  Tenere ben presente che il Circolo culturale Potter come prima iniziativa si ? dato all?idraulica,

       evidentemente categoria della Kultur. Ma ha avvertito che lo far? soltanto quando  gli Esperti

       (Aristotele e Tolomeo) avranno ?ipsedixato?.sull?Acqua (urgono prese di posizione sull?Aria,  

       la Terra e il Fuoco).

 

17)  Siamo arrivati quasi ad ora di pranzo, e l?articolista inquieto si strugge su cosa scriver? in

       ossequio alla legge del pensiero unico ?Scrivo, dunque sono?. (inutile scrivere di rifiuti,

       gi? lo fa il COmitato COsmonauti  di qualche Altra stellare ipotetica Citt?, anche se il dottore 

       potrebbe prescrivere non pi? di tre volte al giorno?.).

 

18)  Il Duce (una preghiera alla Sua memoria) (cos? come a un ex-sindaco di Orvieto) voleva

       Otto milioni di Baionette. Non tutto si avvera, purtroppo, In compenso oggi abbiamo Otto

       milioni di Poetesse, esperte nello scrivere versi dove si va a capo dopo tre parole. Magistrale,

       non si era mai fatto prima nella letteratura per cameriere. In ogni caso ? un?ottima terapeutica

       ?menocausa? in avanzato grado di decomposizione.

 

19)  Dai Promessi Sposi:

        La poetessa rispose.

        Nacquero piccoli giornalisti faziosi. 

 

20)  Ore 13. Il corsivista ancora ignoto pu? pure sedersi al tavolo. Ancora prima di aver scritto e

       pubblicato l?articolo, frenare se possibile l?insana voglia di chiedere al cameriere un piatto 

       di ?Commenti?.      .

 

21)  Dopo aver mangiato, si pu? mettersi a scrivere su una salvietta di carta cos? come facevano

       Grandi Scrittori autori di Trilogie (siamo di nuovo in area Moliere?.). (comunque, per l?Art.

       21, emigrato in Rai, annunciare trilogie non ? un vero e proprio reato?.).

 

22)  La digestione. Relazione su una nanospedizione nel ventre dell?articolista ignoto:

       Trovati alcuni tentativi di critica politica, alcune telefonate  ?per sapere se ti ? piaciuto?,

       sette ?cosa ne dici??, quattordici ?mi fai un commento?? (per la serie da Voltaire: Parlate anche

       male di me, pur che parliate!?).

 

23)  Ore 18. Malgrado l?articolo sia gi? stato quasi tutto pensato, c?? sempre la possibilit? di

       riuscire a non scriverlo. Meglio bere qualcosa (no Martini no Arti?.).

 

24)  Era una notte buia e tempestosa. Dopo cena, a casa, l?articolista lasci? andare a dormire la mo

       glie, e si sedette davanti al computer. Era quasi mezzanotte quando  lo accese. Ma nello stesso

       preciso istante in cui schiacci? il tasto, si  fece prima un gran buio, e poi si accese una Luce.

       E in quel chiarore di ignota provenienza io mi ritrovai non pi? nella solita noiosa palude della

       Selva Oscura, ma nella Citt? che ci ? stata promessa.

 

       Finalmente, al culmine della tensione per quell?avvenimento meraviglioso, sulla parete

       apparvero scritti gli Undici Comandamenti.E l?ultimo diceva appunto:

       NON SCRIVERAI SUI GIORNALI ON LINE

 

        E fu cos? che spensi il computer, ma siccome sono peccatore, non prima di aver spedito

       l?articolo.

       Allora il Bue e l?Asino smisero di alitare su di me, e mi dissero:

       Ma chi ti credi di essere, uomo soltanto di questa terra.? Spostati per favore, perch? LUI

       sta per arrivare.

     

      

 

      

Pubblicato il: 25/12/2007

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