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Piave. A Imbastoni i conti non tornano

Giancarlo Imbastoni. Sinistra critica

Fretta e approssimazione, non ? cos? che si valorizza la Piave.

Caro Direttore so che storcerai la bocca ma non trovo altre parole a commento della recente pesatura della Piave se non : Miracolo!

 Ti dovevo, da diversi mesi un intervento , sul tema delle stime Comunali che accompagnano l?ultimo Saluto, ai nostri Pubblici immobili che se ne vanno Alienati per sempre.

.Ma vuoi la mia ignoranza   in materia, vuoi il parere di diversi  Professionisti, che mi mettevano esplicitamente in guardia dall?avventurarmi nel contestare cos? complicati e volatili parametri di calcolo, fino ad adesso mi sono astenuto dal trattare l?argomento sulla stampa.

Senonch? nel Consiglio Comunale ultimo (21/12), di fronte alle nuove cifre (indicative)relative al valore ex Piave contenute nell?Information Memorandum mi sono detto che il dibattito su l?argomento ?stime?va aperto e di corsa.

Parto subito dalla valutazione dell?edificio ex mensa ,e dimmi cosa ne pensi

- nel business plan del 2005 veniva valutata ( valutazione di DL ENGINERING   per RPO spa)                                                   

Applicando un calcolo a corpo, forfettario di 1000 ?/mq per tutta la Piave  potrei affermare abbastanza grossolanamente che i 3600 metri della mensa

 valevano :  ? 3.600.000

-nella alienazione dell? ottobre 2006  la mensa valeva     ? 2.250.000                          

(valutazione degli Uffici Comunali)

- nella valutazione del nov. 2007- variazione di Bilancio -                                      

La mensa valeva ( valutazione  dell?Agenzia del Territorio di TR,)  ? 2.700.000

Eloquente no?

 

 Passiamo poi alla valutazione dell?intero complesso:

-valutazione 2005 DL ENGINERING per RPO spa  ? 38.700.000

( Compresa infermeria ed ex mensa per 6000 mq)

 -valutazione2007 gruppo critico RPO Srl    (indicativo)  ? 50.000.000

(esclusa infermeria ed ex mensa per 6000 mq)

Quindi ricapitolando lo stesso posto ,con 6000 mq in meno, a due anni di distanza, varrebbe

12 milioni in pi?. E? credibile tutto questo?

Mi ? stato ovviamente risposto che le cifre sono indicative e legate alla destinazione d?uso finale, ma  oscillazioni di (12+6) 18 milioni di euro fanno venire il mal di mare. E preoccupano.

 Sforzandomi di non fare nessuna congettura e dietrologia,risulta evidente una approssimazione a mio avviso pericolosa.

Come pericoloso ? non chiarire se, in caso di concessione  l? ICI  sia dovuta o meno; questo aggiunge o toglie all?eventuale canone (a mio avviso )almeno ? 27.000.000. (odierni da rivalutare,)in 90 anni, pari a 5,4 volte l?agevolazione di ? 5 .000.000 prevista come incentivo per chi sceglie la concessione. Altra oscillazione.

Su l?indicizzazione del canone  poi ha gi? detto il collega Cortoni.

Vorrei soffermarmi sui tempi dell?operazione, altro ingrediente scivoloso della faccenda,

ci stiamo avvicinando? pericolosamente? al termine del mandato,un periodo come tutti sappiamo di solito infarcito di fretta, risultati da ottenere ed evidenziare a ogni costo,e qui c?? di mezzo addirittura una probabilissima variante al PRG.S da effettuare ??in sede di valutazione del progetto?.?(pag. 29 del memorandum). E una variante si sa di solito porta via 4/5 mesi?

L?approssimazione delle cifre legata alla fretta dei tempi ristretti?. Non ? questa la strada  per fare un buon lavoro, ci rifletta chi decide.

Alla Citt? ,ai suoi abitanti giro questa ultima riflessione in cifre:

50.000.000 di ?  di presunto valore della ex Piave ,diviso 20900 abitanti  di Orvieto, uguale 2400 ? che ogni residente a Orvieto  mette nelle mani dell?Amministrazione per il futuro della Citt?.

Orvieto deve partecipare e vigilare attivamente alla vicenda Piave; sono soldi nostri.

 

                                                                  

 

                                                                                                                 

Pubblicato il: 25/12/2007

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