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Pochi i votanti nelle elezioni per i consigli di zona

Paolo Borrello

Il risultato pi? importante delle elezioni per il rinnovo dei consigli di zona ? senza dubbio rappresentato dalla scarsa partecipazione al voto.

Solamente il 23,2% degli aventi diritto hanno votato. Si consideri che nelle elezioni comunali del 2004 votarono l?83,7%. Pertanto, a mio avviso, le altre valutazioni possibili, ad esempio quelle riguardanti i voti conseguiti dalle diverse liste e le preferenze ottenute dai candidati, assumono un significato molto limitato.

Occorre innanzi tutto rilevare che non ha alcun significato confrontare la percentuale dei votanti verificatasi in queste elezioni per i consigli di zona con le percentuali, ben pi? alte, determinatesi nelle precedenti elezioni in quanto il meccanismo elettorale era molto diverso.

Detto questo, non si pu? non riconoscere che i votanti sono stati pochi.

Sarei un imbecille se pensassi che il mio invito a non votare sia stata la causa principale della bassa partecipazione al voto.

I motivi sono diversi.

In primo luogo la crescente disaffezione nei confronti della politica, fenomeno che non contraddistingue certo solo Orvieto.

Inoltre il ruolo limitato svolto, nella gran parte dei casi, dai precedenti consigli di zona.

Credo per? che in parte abbia anche inciso l?eccessiva politicizzazione che le diverse liste hanno attribuito alle elezioni del 15 e del 16 dicembre. Le motivazioni in base alle quali ho criticato tale politicizzazione le ho rese note pi? volte nel recente passato e quindi non le ripeto.

Auspico che i partiti, o meglio i loro vertici, principali ispiratori delle liste presentate e responsabili della politicizzazione delle elezioni, riflettano sulla scarsa partecipazione al voto e adottino per il futuro comportamenti pi? sensati ed intelligenti.

Dispiace che molto probabilmente numerosi candidati, soprattutto i pi? giovani che non erano pochi, abbiano creduto sul serio alle potenzialit? insite in queste elezioni e che quindi possano rimanere delusi dal loro esito. Ma ci? che ? avvenuto pu? servire anche a loro per riflettere sulla necessit? che il loro impegno politico non debba venire meno in futuro ma che debba assumere connotazioni ben diverse. Certo dovranno riflettere di pi?, se ne saranno capaci, gli ?strateghi? dei partiti che hanno voluto la politicizzazione delle elezioni.

E per quanto riguarda i vertici dei partiti del centro sinistra ? auspicabile che si convincano che in occasione delle elezioni comunali del 2009 sia indispensabile presentare un?unica candidatura a sindaco di Orvieto, individuata tramite delle primarie veramente democratiche nelle quali si presentino anche candidati non direttamente espressione dei partiti, in occasione delle quali si discuta realmente del futuro di Orvieto, di programmi e progetti e non solo di assetti di potere. Solo in questo modo si potr? dare vita ad un?unit? del centro sinistra che non sia fittizia e che per questo sia stabile e finalizzata, prevalentemente, al perseguimento dell?interesse generale della comunit? orvietana.

Pubblicato il: 18/12/2007

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