Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Il Giardino dei 'Finti Tavolini'

Gian Luca Puppola

Mi scuso con Giorgio Bassani per aver storpiato il titolo della sua opera, ma trattandosi  di un giardino l?associazione era automatica, per finti tavolini non intendo che sono stati realizzati con materiali scadenti, intendo dire  che proprio non ci sono, esistono soltanto nell?immaginario di coloro i quali vorrebbero fruirne, lo stesso dicesi delle panchine, dei lampioni e delle aiuole, vale a dire che il giardino di cui stiamo parlando, praticamente ? soltanto un appezzamento di terreno recintato e completamente abbandonato.

 La realizzazione di questa area verde attrezzata situata nella parte alta di Sferracavallo risale a poco prima delle ultime elezioni amministrative, contemporaneamente all?inizio dei lavori del parcheggio (met? di quello che avrebbe dovuto essere) di Via Arno.

Alleluja!!!

Finalmente dopo anni e anni di richieste  l?amministrazione comunale aveva deciso di realizzare qualcosa anche in quella zona,  da sempre tenuta in scarsa considerazione, un po? per la bassa densit? di popolazione, ma soprattutto perch? vi abitano troppi elettori dissidenti, perci?, i soldi spesi l? sono come buttati, meglio accontentare la parte bassa di Sferracavallo, sono molti pi? abitanti  e votano meglio.

Comunque, sta di fatto che come sempre prima delle elezioni la grande macchina propagandista dell?Amministrazione comunale si mise in moto.

Peccato per? che  si spense troppo presto,  cos?  il giardino rimase un?opera incompiuta, probabilmente la macchina si riaccender?, ma non prima del 2009, cio? quando si voter? di nuovo.

Io  vicino a quel ?giardino? ci abito  e nel gennaio o febbraio scorsi, non ricordo bene, a seguito di qualcosa che disse mio figlio dodicenne a proposito del ?giardino?, alzai la cornetta e contattai il consigliere Gambetta, l?unico che si fosse preoccupato qualche volta di come andassero le cose, come sempre si scus? per il disinteresse manifestato dai suoi amici (dovrei dire compagni, ma ? un termine che non mi viene naturale usare) e si impegn? a occuparsi di nuovo della faccenda.

Qualche giorno dopo, come promesso si presentarono in loco il consigliere Gambetta, il neo assessore Capoccia completo di sigaro toscano e il suo assistente; all?incontro  partecipiamo, il sottoscritto e la sig.ra Taira Bocchino, che fra l?altro ? colei che ha DONATO al comune l?appezzamento di terreno dove sarebbe dovuta nascere l?area verde attrezzata.

Dopo i soliti convenevoli, cerchiamo di spiegare come sono andate le cose, ci danno ragione su tutto il fronte e per chiudere l?assessore dichiar? testualmente ? Le promesse vanno mantenute, per? sappiate che abbiamo pochi soldi da spendere, (certo li hanno tutti spesi a Sferracavallo Basso) cosa volete metterci??

Visto i pochi soldi a disposizione ci accordammo sui seguenti arredi urbani: un paio di tavoli in legno con panche, un paio di lampioni, qualche panchina in legno, un paio di piante ed infine come da progetto la realizzazione del parcheggio a spina di pesce lungo la  staccionata,  furono escluse aiuole e prato tanto poi non sarebbero stati in grado di fargli  manutenzione, il fondo sarebbe stato quindi sistemato applicando inerti privi di polvere.

? Non ci sono problemi le richieste sono ragionevoli e compatibili con le nostre finanze perci? provvederemo subito a sistemare la faccenda? disse l?assessore che nel frattempo aveva quasi finito il sigaro, cos? tutti felici e contenti ce ne andammo certi di aver definitivamente trovato la soluzione ad un problema vecchio di quasi due anni.

Purtroppo da allora ? quasi passato un altro anno  (che in tutto quindi fanno tre) e di quanto concordato non se ne vista l?ombra, anzi no, qualcosa ? stato montato, si tratta di due panchine in ferro vecchie e  storte probabilmente dismesse dalla Confaloniera  o dai giardini della fortezza Albornoz.

Evidentemente noi abitanti della parte alta di Sferracavallo essendo cattivi elettori   meritiamo soltanto gli scarti degli  elettori buoni , questo per? sovverte tutte le mie convinzioni circa l?appartenenza ad una comunit?, infatti ho sempre creduto che per avere dei diritti sarebbe stato sufficiente risiedere, partecipare alla vita civile onestamente e  pagare le tasse, non mi risulta che sia necessario votare per forza in un certo modo, per quanto ne so siamo in democrazia. O no? Se mi fossi sbagliato fatemelo sapere.

Ai nostri egregi amministratori dico che per i fondelli ci prendano i loro elettori come del resto hanno sempre fatto, perch?, per quanto mi riguarda, la questione ? chiusa, ma se avete ancora un minimo di dignit? vi invito a provare un po? di vergogna.

Ai cittadini invece dico ?Meditate gente, Meditate!!!!!?

Pubblicato il: 13/12/2007

Torna ai corsivi...