Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

L?indagine su Cardinali ? assolutamente normale.

Guido Turreni

 

Intervengo a titolo personale per non strumentalizzare quanto dir?, per? credo che - dopo tanto clamore suscitato dall?avviso di garanzia ricevuto dal prof. Cardinali per la foto scattata al defunto pino della ex SMEF, oggi scuola-caserma di Specializzazione della Guardia di Finanza - sia giunto il momento di riflettere in modo un po? pi? pacato su questa vicenda e soprattutto al riparo dalle strumentalizzazioni politiche, perch? non c?? niente di pi? sbagliato che mischiare, a sproposito, politica e giustizia.

In primo luogo ho trovato immotivato, sconveniente e grossolano, l?attacco brutale che gli On.li Zuccherini e Rashid hanno ritenuto di muovere alla magistratura orvietana, non perch? la stessa goda del principio di infallibilit? di vaticana memoria, piuttosto perch? emerge in modo chiaro che questi parlamentari giudicano e pontificano su un procedimento di cui non conoscono n? gli atti, n? le regole.

Questo mi sembra il primo grave, anzi, gravissimo errore, perch? quando si parla a vanvera di cose di cui non si conoscono esattamente i termini, si rischia di parlare a sproposito, e di promuovere interrogazioni parlamentari (addirittura) che non hanno n? capo n? coda, ma che hanno solo lo scopo becero e strumentale di farsi notare per ottenere la benevolenza della pubblica opinione, utilizzando le disavventure altrui.

E? ovvio che questo principio dell?ignoranza degli atti del procedimento vale anche per me, con la sola eccezione che magari posso conoscere un po? pi? i meccanismi che hanno portato il cittadino Cardinali sotto inchiesta, rispetto a quelli che si sono sentiti autorizzati a giudicare e a pontificare.

Ebbene credo di poter contribuire a bocce ferme al dibattito, soprattutto per amore della verit?, evitando di esprimere opinioni sul merito delle accuse (proprio perch? non conosco gli atti), semplicemente rimarcando la spiegazione di quanto accaduto, nel concetto di ?atto dovuto?. E mi spiego meglio.

Ora, tutti (o quasi) sappiamo che ? vietato fotografare installazioni militari, per ovvie ragioni di tutela della segretezza di quei luoghi, per altrettanto ovvie ragioni di sicurezza nazionale, non solo nei confronti del nemico ?internazionale?, ma anche per ragioni ?interne?.

Ci? che per? hanno obiettato i pi?, ? che non si pu? violare alcun segreto ed alcun interesse di sicurezza nazionale semplicemente fotogrando un pino abbattuto per rendere edotta la pubblica opinione di ci? che stava accadendo.

L?obiezione per? non coglie nel segno, dal momento che la legge processuale riserva queste valutazioni al magistrato inquirente, il quale deve necessariamente delibare la rilevanza penale di una notizia di reato solo dopo aver compiuto una serie di atti investigativi oppure di formalit?, fra cui, appunto, la eventuale notifica dell?avviso di garanzia, magari perch? si ? proceduto al sequestro dei negativi (parlo per ipotesi).

La nostra Costituzione dice infatti che l?azione penale ? obbligatoria, ci? vuol dire che il procedimento penale deve in ogni caso essere attivato ed il magistrato non pu? far finta di niente se riceve una ?notizia? di reato, che, ? bene ricordarlo, ? ancora un?ipotesi di reato, insomma, si potrebbe empiricamente spiegare la situazione dicendo che forse ? avvenuto qualcosa che bisogna verificare ed accertare secondo l?iter previsto dalla legge processuale.

Ma altri ancora hanno allora addossato la responsabilit? dell?apertura dell?inchiesta a carico del cittadino Cardinali a chi ha presentato la denuncia contro di lui in Procura, insomma a chi ha dato la notizia di reato al Magistrato.

Ebbene, sempre tenedo conto del fatto che noi non sappiamo chi e perch? ha presentato la suddetta denuncia, proviamo a ragionare sulla base dell?ipotesi pi? probabile e verosimile, ovvero che si sia trattato del Comandante della Scuola della G.d.F., oppure di chi per esso.

Se fosse cos?, ? importante ricordare a chi vuole censurare detta condotta, che gli apparteneti alla Guardia di Finanza sono pubblici ufficiali, e che i comandanti dei reparti militari sono anche agenti (o Ufficiali, a seconda dei casi) di polizia giudiziaria.

Questa particolare qualifica implica particolari doveri, fra cui quello di riferire obbligatoriamente una ipotesi di reato al magistrato.

Qualunque pubblico ufficiale (o peggio agente di polizia giudiziaria) che violi il suddetto dovere, deve poi obbligatoriamente essere indagato a sua volta per omissione di atti del suo ufficio, insomma di un reato piuttosto serio, specialmente per chi esercita determinate funzioni pubbliche.

Ma ecco che si riaffaccia l?obiezione del comportamento ? che apparirebbe paradossale - di riferire una notizia di reato, che per? notizia non sarebbe, perch? sarebbe gi? chiaro, a parere degli autorevoli detrattori, che non c?? nemmeno una ipotesi di reato da riferire, ma al contrario l?esercizio di un diritto civico.

Ebbene questo genere di valutazioni non sono consentite dalla legge processuale al singolo pubblico ufficiale che, in quanto tale, non pu? cumulare su di s? anche la funzione di giudice. E? sempre il magistrato inquirente che deve farle e non altri, come gi? sopra detto.

Ci? per evitare che il singolo pubblico ufficiale possa deferire al magistrato in modo arbitrario chi gli pare, proteggendo magari un amico e perseguitando viceversa un suo nemico personale.

Pertanto non c?? niente di strano o peggio di persecutorio nella vicenda occorsa al cittadino Cardinali, ma solo ordinariet? che colpisce quotidianamente migliaia di persone le quali possono venir indagate dal nostro sistema giudiziario (e poi eventualmente prosciolte con l?archiviazione) proprio in base a queste regole, che sono uguali per tutti, e che non possono essere derogate mai, a maggior ragione nel caso in cui un?ipotesi di reato sia addirittura finita sui giornali, ed abbia contribuito a suscitare un ampio dibattito pubblico.

Bene ha fatto l?interessato a mostrarsi tranquillo e fiducioso nell?operato del Magistrato, se non ha fatto nulla di criminale; male hanno invece fatto quelli che hanno accusato i singoli magistrati o i singoli pubblici ufficiali ?delatori?, di svolgere attivit? abnormi rispetto al caso concreto; malissimo hanno fatto coloro che hanno strumentalizzato questa vicenda incoronando con l?aureola del martirio il Cardinali di turno, dimenticandosi di tutte le altre persone che vivono come lui l?esperienza dell?indagato nel procedimento penale, e che non possono godere della stessa interessata solidariet? perch? non sono personaggi pubblici e non possono quindi provocare altrettanto interessati ?ritorni politici?.

Il sistema non vi piace ed andrebbe cambiato ? Magari potremmo discuterne in un?altra occasione, ma quello che conta ? che le regole, finch? sono quelle, vengano rispettate per tutti e da tutti.

Peraltro, dove sono finite le prefiche della sinistra che, a corrente alternata ed in altre circostanze, si stracciavano le vesti invocando l?autonomia e l?indipendenza della magistratura ?

Pubblicato il: 14/11/2007

Torna ai corsivi...