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Consigli di Zona. Coltiviamo la partecipazione

Anna Rita Mortini

L?elezione per i consigli di zona sono una grande festa di partecipazione, democrazia e pluralismo. Una bella festa delle differenze e delle identit?. Ed ? veramente entusiasmante vedere centinaia e centinaia di persone, spesso giovani, impegnate sul proprio quartiere per migliorare la qualit? della vita di s? e degli altri. C??, oggi, passione civica e passione politica.

E? questo lo spirito che dieci anni fa accompagn? la nascita di questi organismi, nascita frutto di una scelta politica bi-partisan non affatto scontata, visto che la legge del 1993 prevedeva l?istituzione delle Circoscrizioni solo per i Comuni che superavano i 30.000 abitanti. Con essi si sono gettate le basi di un processo partecipativo che si ? consolidato negli anni e ne sono prova i 268 candidati che si presenteranno alle elezioni del 15-16 Dicembre.

Nella stesura del nuovo regolamento il Consiglio comunale, affrontando i punti critici emersi negli ultimi anni, ha ampliato in misura considerevole la capacit? di interazione dei Consigli di zona con l?Amministrazione Comunale.  A partire dalle modalit? nuove di espressione del voto che, garantendo la trasparenza, attribuiscono maggiore legittimit? a questi strumenti gi? nella fase costitutiva.

Voteranno i giovani oltre i sedici anni e gli immigrati residenti. Un fatto questo che va sottolineato. L?elezione di questi organismi ampliano quindi la base della rappresentanza democratica: un fatto importante perch? la citt? ha bisogno della rappresentazione di tutta la complessit? sociale, culturale anagrafica e di genere. Sono state regolamentate competenze specifiche che delimitano dettagliandolo  il campo d?azione dei Consigli di Zona e definiti tempi precisi di risposta da parte dell?Amministrazione alle istanze che emergono dai territori.

Come orvietani dovremmo quindi essere orgogliosamente soddisfatti di vivere questo momento di bella mobilitazione democratica. A fronte di questa vitale e appassionata partecipazione,  appaiono deludenti i tentativi di leggere questa contesa elettorale come una ?conta? tra questa o quella formazione politica.

Cogliamo queste elezioni , invece, per restituire la politica e le scelte ai cittadini, ai quartieri, alle frazioni. Enfatizziamo il ruolo delle persone, dell?impegno, delle idee e lasciamo da parte, almeno in questa occasione, le appartenenze ideologiche e partitiche.

Le liste presentate rappresentano il pluralismo e la complessit? della vita quei quartieri della citt?. C?? dentro la  societ? civile e il mondo delle professioni:  ci sono i giovani, perch? da loro debbono giungere le innovazioni sociali e culturali; le donne, perch? partecipando al governo del loro quartiere possano contribuire anche al rinnovamento della politica; gli anziani, perch? principio ordinatore di un?alta qualit? della vita e gli stranieri perch? dalla loro integrazione ci attendiamo nuovi stimoli culturali.

Con l?elezione per i consigli di zona vivremo un momento fecondo di passione democratica. Impegniamoci affinch? da quest?appuntamento possano essere fatti ulteriori passi verso nuovi metodi partecipativi dai quali la politica possa trarre rinnovati motivi di intelligenza e di entusiasmo.

 

 

Pubblicato il: 11/11/2007

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