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Il centrosinistra orvietano ? in frantumi

Paolo Borrello, circolo di Orvieto dei democratici per Letta

Come era ormai prevedibile, in quasi tutte le elezioni per il rinnovo dei consigli di zona del Comune di Orvieto il centro sinistra si presenter? diviso in due componenti: il partito democratico e lo SDI da una parte e la cosiddetta sinistra radicale (rifondazione comunista e sinistra democratica) dall?altra.

La scelta di dividersi, la cui responsabilit? ? attribuibile a entrambe le componenti, ? completamente sbagliata.

Per vari motivi.

Innanzitutto perch? delle elezioni che non lo dovrebbero essere vengono trasformate in elezioni dal carattere politico del tutto evidente. Dopo il 16 dicembre sar? importante verificare non se saranno eletti cittadini in grado di rappresentare le esigenze dei vari territori ma quanti voti, soprattutto nelle parti del comune di Orvieto con maggiore popolazione, riusciranno ad ottenere le due liste.

Inoltre con la scelta di dividersi si creano le condizioni affinch? alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale del 2009 il centro sinistra si presenti con almeno due candidati all?incarico di Sindaco, l?uno espressione del partito democratico e forse di altri partiti, l?altro espressione di rifondazione comunista, sinistra democratica, e forse di altri partiti. E perch? no anche un terzo espressione di un lista pi? o meno civica. Tale situazione rappresenterebbe il modo migliore affinch? diventi, per la prima volta dal dopoguerra ad oggi, Sindaco un esponente politico del centro destra. Il che non sarebbe certo un dramma perch? l?alternanza ? uno dei tratti caratteristici di una democrazia moderna e poi perch? forse sarebbe l?unica maniera per far rinsavire i gruppi dirigenti delle diverse componenti del centro sinistra orvietano. Dal mio punto di vista l?eventualit? di un Sindaco del centro destra non la ritengo positiva perch? fino ad oggi il centro destra orvietano non ha dimostrato capacit? propositive in grado di elaborare e di attuare un vero progetto di sviluppo della citt? di Orvieto, anche se occorre riconoscere che attualmente nemmeno il centro sinistra sembra in grado di promuovere un progetto simile, ?abbarbicato? come ?, o meglio come sono i suoi gruppi dirigenti pi? ristretti, alle proprie posizioni di potere che contraddistinguono anche diversi esponenti della sinistra radicale orvietana, senza pi? molto interesse per il destino futuro della nostra comunit?. Il centro sinistra appare sempre di pi? simile a quel personaggio televisivo denominato ?Tafazzi?.

Del resto come rilevavo all?inizio le responsabilit? delle divisioni sono di entrambe le parti in conflitto. Intelligenza politica e buon senso sembrano diventate nel centro sinistra merci molto rare.

La sinistra radicale in primo luogo non ha capito che il momento di contarsi non doveva essere rappresentato dalle elezioni per il Consiglio di zona, sia perch? tali elezioni dovrebbero il pi? possibile assumere una connotazione non politica, sia perch? attualmente ad Orvieto come a livello nazionale la ?cosa rossa?, l?aggregazione politico-elettorale della sinistra radicale, si deve ancora consolidare e sarebbe stato meglio iniziare il proprio cammino politico con l?elaborazione di progetti comuni per lo sviluppo del nostro territorio invece di scendere, lancia in resta, nell?agone elettorale.

Il resto del centro sinistra non ha compreso che la strada della divisione non pu? che acuire contrasti gi? esistenti da tempo con la sinistra radicale e che sarebbe stato opportuno invece rilanciare realmente, non a parole, la propria progettualit?, beninteso se esiste davvero. E sia chiaro, pu? anche essere vero che sia stata la sinistra radicale a perseguire con maggiore impegno l?obiettivo della divisione ma ? altrettanto vero che il resto del centro sinistra, o meglio i suoi gruppi dirigenti, non vedeva l?ora di contarsi a sua volta anche sulla scia del notevole numero di votanti registrato in occasione delle elezioni primarie, non riflettendo sul fatto che le elezioni per il rinnovo dei consigli di zona sono delle vere elezioni il cui numero di votanti corrisponder? senza alcun dubbio al numero di coloro che si recheranno effettivamente a votare presso i seggi che saranno istituiti. Del resto le responsabilit? dei vertici della componente non radicale del centro sinistra appaiono evidenti anche tenendo conto del fatto che il Sindaco di Orvieto, quando ? iniziata la discussione su quali e quante liste presentare, ha convocato una riunione dei segretari locali dei partiti del centro sinistra dimenticandosi di invitare un rappresentare della cosiddetta sinistra democratica. E non credo proprio che Mocio sia stato l?unico a decidere di compiere quella scelta.

Ed allora?

E? possibile che dopo le elezioni per i consigli di zona il centro sinistra rinsavisca?

Ci? potr? avvenire solo se gli elettori del centro sinistra, il ?popolo? del centro sinistra, si dimostrer? pi? avveduto dei suoi gruppi dirigenti, imponendo loro per il futuro scelte diverse che abbiano come caratteristica principale, se non unica, il perseguimento degli interessi collettivi della comunit? orvietana e che si traducano nella presentazione di un unico candidato a Sindaco alle elezioni comunali del 2009. Un unico candidato condiviso ovviamente da tutti, ?super partes? ? il che presuppone che diversi esponenti politici del centro sinistra compiano, come si dice spesso, un passo, anche molto lungo, indietro ? e non due o pi? ?tafazzi?.

Un?ultima notazione: non vedo perch?, pur in presenza di questa ?guerra? in vista delle elezioni per i consigli di zona, debba essere allontanata dalla Giunta comunale la rappresentante di rifondazione comunista e se qualcuno all?interno del partito democratico intende proporre tale scelta sarebbe opportuno che siano convocati gli organismi dirigenti, seppur provvisori, di questo partito, ammesso che esistano. Anche perch? l?eventuale scelta di allontanare dalla Giunta comunale la rappresentante di rifondazione comunista non potrebbe che complicare ulteriormente la situazione.

Concludo con uno slogan: la ragionevolezza al potere!

 

                                                                                                     

Pubblicato il: 09/11/2007

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