Vogliamo abbatere l'autoreferenzialit? dell'attuale politica

La voglia di cambiare "strani meccanismi" che ormai caratterizzano la vita del nostro paese ? tanta.

L'unica via d'uscita, per far s? che l'Italia esca da questa drammatica situazione, ? la nascita del partito democratico, quel partito nuovo di cui tanto abbiamo bisogno.

Ne abbiamo bisogno per la difesa della GIOVANE DEMOCRAZIA italiana nata con i partiti e mai consolidata per l'errato approccio della politica con la vita reale del nostro paese.

Tutti siamo chiamati alla sua difesa, almeno chi ci crede e auspica un futuro dell'Italia da protagonista nel nuovo scenario geopolitico.

Accettare la sfida del far nascere il partito democratico rappresenta una sfida epocale che passa attraverso la creazione di una nuova classe dirigente, non solo anagraficamente.

Una nuova classe dirigente radicata e diffusa nei territori; ormai da troppo tempo la politica territoriale ? attuata dalle sole amministrazioni a cui manca per? il coraggio per stare ai tempi con la globalizzazione, ormai fattore caratterizzante del XXI secolo.

Abbiamo bisogno del coraggio di imporre una crescita sostenibile, lontana da interessi personali, che riaffermi una nuova questione morale di cui troppi ne parlano ma in pochi hanno la vera volont? di affermare.

A noi la politica legata ad interessi personalistici e autereferenzialismi, di difesa dei conservatorismi, ormai perdente per il nostro territorio e che ha bloccato la crescita della nostra generazione, distruggendo la speranza di un futuro migliore, non pu? interessarci.

Noi vogliamo essere i portatori della nuova sinistra-riformista, capace di conciliare ambizioni personali, sostenute dalla cultura dello studiare, del pensare, del fare, del merito, e benessere generale.

Questo ? il succo della buona politica, che dovr? essere capace di sconfiggere la cattiva politica e far naufragare l'antipolitica che oggi simbolizza la rabbia delle persone e che rafforza chi, di questa,  ne ha fatto un cavallo di battaglia per i propri interessi.

Questo sfogo ? esternato da un segretario giovane di partito, che della politica ne fa una passione di vita, un giovane operaio metalmeccanico studente universitario, al secondo anno di scienze politiche, che per uno strano gioco del destino si ? trovato a contatto con persone che covavano questa rabbia-speranza e che come me credono nel partito democratico, quella casa che non abbiamo ma di cui ne abbiamo troppo bisogno.

Vogliamo un partito dove i progressisti siano capaci di dialogare tra loro in prima istanza e poi con tutte le realt? economiche, sociali presenti nei territori.

Noi vogliamo un paese dove il cittadino ritorni ad essere centrale nel momento decisionale, abbattendo l'autoreferenzialit? dell'attuale politica. 

Vogliamo quel partito che abbia il coraggio di fare scelte epocali, dove il lavoro torni ad essere perno fondante della nostra societ? che non venga menzionato solo quando si parla di morti bianche.

Vogliamo un partito che abbia il coraggio di abbattere i privilegi, difendendo ed estendo i diritti, che difenda le libert? dei cittadini e che abbia il coraggio di parlare di doveri, altro elemento fondante della nostra democrazia.

Vogliamo che si affermi il MERITO, come elemento di scelta e di crescita professionale, attraverso regole trasparenti e chiare; (chiedete a chi ? costretto ad andare a fare ricerca all'estero per mancanza di fondi, lasciando la propria terra, abbandonando il desiderio di far crescere il paese dove ? nato).

Vogliamo una nazione dove il valore della solidariet? sia centrale, dove si torni a credere nella giustizia, dove la salute e l'istruzione siano diritti ala portata di tutti.

Tutto questo lo vogliamo fare insieme a voi e rappresenta la ragione per cui abbiamo deciso di affrontare questa sfida, senza nessuna scorciatoia, difficile anche dal punto di vista personale, ma indispensabile.

Il coraggio, insieme alla nostra faccia, noi ce l'abbiamo messo, adesso spetta a voi darci un aiuto, facendo un atto di coraggio, votando il 14 ottobre la lista a sostegno di Veltroni denominata ?a Sinistra per Veltroni?.