Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Padre Pio a piazza Malcorini. Mancanza di cultura storica

Fausto Cerulli

Io non ce l?ho con Padre Pio. Magari lui era anche un cappuccino incazzato, non cercava soldi, aveva le stimmate ma non credo se le fosse fatto da solo; era solo un modo di imitare San Francesco, senza parlare agli uccelli. Oltre tutto, quando ero studente universitario, qualcuno mi chiamava padre pio per via di una barbaccia incolta e di un volto malandrino. Ricordo anche che una volta, una delle quattro volte che ho guidato una macchina, ebbi modo di sfasciarla alla curvaccia della Badia; non mi feci nulla, ma per sicurezza andai all?ospedale, mi fecero un controllo, e mi dissero che non era roba da alberi pizzuti, Avevo solo un ematoma grande come una palla alla mano destra, e il medico mi disse che avevo avuto culo a non farmi niente; mi pronostic? comunque che l?ematoma non si sarebbe riassorbito prima di tre mesi. Qualche giorno dopo andai in marocco, e uno di quei massaggiatori che scrocchiano le ossa si offerse di curarmi l?ematoma: mi prese un mignolo e cominci? a tirarlo, ed io gli dicevo che l?ematoma non era sul mignolo e lui che diceva in francese marocchino non rompere i ciglioni, il mago sono io. Fatto sta che la sera  l?ematoma  era scomparso. Quando tornai ad orvieto, andai a trovare il medico catastrofico sugli ematomi; quando vide che l?ematoma era scomparso mi chiese come cazzo avevo fatto, ed io gli dissi che era stato  Padre Pio, una bugia che convert? il medico, che da allora distribuisce santini di padre pio, e vende anche sotto banco l?acqua benedetta di Pietralcina.  Ma torno a Padre Pio: leggo che orvieto rossa gli vuole dedicare un monumento: Mocio impazza ed impazzisce; la nuova dc preme sull?acceleratore religioso, approfittano anche che il mio amico Morcella ? andato ad infittire le file del centro sinistra di governo baciapile.

Sarebbe facile  indicare quali personalit? avrebbero meritato con maggior ragione un monumento, a cominciare da me. Ma non ? questo il punto: Padre Pio, tutti lo sanno, era un ignorantone di Dio; se fosse stato meno ignorante non avrebbe permesso che lo facessero Santo Subito, anche per via del fatto che baciare le sue mani santamente purulente non doveva essere un gaudio, anche perch? le piaghe, con tutto il rispetto, mandano cattivo odore.

E se non fosse quell?ignorante che tutti ci mangiavano sopra e ci mangiano ancora, e Pietralcina, sia detto con rispetto , ? diventata la Las Vegas delle Puglie, magari avrebbe preso a calci in culo chi faceva soldi a palanche sulle sue sante stimmate.

Ma se fosse meno ignorante, si incazzrebbe dal Paradiso per la scelta che hanno fatto del luogo dove piazzare il monumento, che sar? fatto, ? ovvio, dal buon Orazio Valentini.

Dunque hanno scelto il sito; si chiama piazza dei Malcrini. Una scelta che ? un insulto.

Basta leggere qualsiasi storia di Orvieto quando le famiglie nobili si scannavano tra loro peggio che adesso per un assessorato; i Malcorini erano una famiglia maldetta, tra tanta gente non proprio onesta. Il nome Malcorini significava e significa gentaglia dal malo cuore, una razzaccia di spioni tagliaborse, che si vendevano al Papa e poi all? Imperatore, e ad ogni cambiamento di giubba, come si usa anche adesso, parlavano male delle giubbe precedenti, con tanto di teste mozzate per gradire.

Una volta tanto, qundi, non faccio il mangiapreti e il mangiasanti; dico soltanto che la scelta di Piazza Malcorini per fare un monumento al Cappuccino, mi sembra una ennesima mancanza di cultura storica, un pressapochissmo ciarlone; sarebbe bastato che consultassero il mio amico Alberto arch. Satolli, e  lui tra una bestemmia e un?altra, di quelle che lui solo sa inventare, gli avrebbe fatto l?analisi storica e grammaticale del nome Malcorini. E i nostri governanti avrebbero deciso di cambiare sito per il monumento, visto che non se ne pu?

fare a meno; penso che Mocio, tutto sommato, sia diventato sindaco di Orvietobandiera rossa, lui paternoster e quattro avemarie, solo per un miracolo di Padre Pio; di qui la riconoscenza, e il monumento come saldo di un debito.

Se proprio si vuole fare un monumento a Padre Pio, io propongo la rotonda di Orvieto Scalo, accanto al monumento a non si sa chi, opera sempre del Maestro. Della serie che turpitudine  e turpitudine si sommano, ma se Padre  Pio ci fa un miracolo, magari si elidono a vicenda. Non ho bestemmiato santi, questa volta; ho fato solo una questione di urbanistica santa e benedetta.

 

Pubblicato il: 22/09/2007

Torna ai corsivi...