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Aceto balsamico

Fausto Cerulli

Leggo su orvietosi un intervento di Paolo Aceto, che nessuno si ? ovviamente premurato di prendere in considerazione, n? per lodarlo n? per mal commentarlo. Aceto ? una persona scomoda, ? contenta di esserlo, giganteggia sul ciarlarsi  addosso della maggior parte dei corsivisti locali, ? dotato di buona vis polemica; tutto ci? concorre a creare sulla sua figura e sul suo dire un accorto ostracismo. Apprezzai la prima volta Aceto quando discese in campo politico con una lista che aveva come secondo nome quello del multimedagliato  Pio: una scelta folgorante, polemica e provocatoria: uno schiaffo in faccia alle liste preconfezionate e precotte., che vengono decise in conventicole di partito e fatte piovere sul popolo bue degli

elettori;  e nello stesso tempo una indicazione precisa, nel rispetto di quella Costituzione che attribuisce ad ogni cittadino di concorrere alla lotta politica. Non solo agli eletti che si fanno eleggere per eleggere altri che poi li rialeggono in una ronde farsesca se non fosse tragica; perch? toglie alla gente il gusto della politica attiva, la costringe a subire la politica del Porta a  Porta, delle farneticazioni astruse ed autoreferenziali.

Aceto non fa parte, e non potrebbe, di nessuna conventicola; ? amico di tutti ma non ? servo di nessuno; si diverte con le sue ceramiche stupende, ma non ha il senso becero della autopromozione; non per umilt?, tutto sommato, ma per una sorta di raffinato snobismo.

Ogni tanto ci incontriamo, nel  suo suggestivo eremo di San Faustino; e sono conversazioni lunghe, che ti riconciliano con il piacere di parlare e di ascoltare: accanto al camino d?inverno, nel giardino fresco dell?estate. Aceto, come tutte le persone intelligenti, ha un ottimo concetto di s?, e non cerca il consenso degli  altri; soltanto gli imbecilli cercano nel consenso degli altri  quello che sanno di non avere.

A suo tempo Aceto realizz? un progetto geniale per il ponte sullo stretto di Messina; non sono un tecnico e non fui in grado di valutatane le caratteristiche; ma nessun ingegnere vero o falso e nessun architetto si prese la briga di dargli un?occhiata seria.

Aceto ? destinato all?ostracismo non dichiarato; in questo siamo in buona compagnia. Dico sin d?ora che se Aceto decidesse di scendere in campo, sarei con lui; non ci sono altre persone che siano Persone: e sar? contento di fare la parte di Pio. Ma se questo dovesse accadere, sento che molti politicastri dovrebbero aprire le orecchie. Non potranno  continuare ad ignorare Aceto;  anche se sa di sano agro acero.

Dovranno fare i conti con lui; e non saranno conti indolori. Ora chiudo il panegirico, senn? Aceto si incazza.

 

Pubblicato il: 05/09/2007

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