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Valentini e Capoccia. Chapeau Valentini

Fabrizio Cortoni

Ho letto i commenti sulle dichiarazioni di Mario Valentini a proposito dell?incompatibilit? dei ruoli di Marino Capoccia (contemporaneamente Presidente dell?A.T.O. 2 dell?Umbria e vice-sindaco di Orvieto).

I commenti della destra li conosciamo da sempre e potevamo prevederli senza tema di smentita: per loro, chi parla oggi ? responsabile e non dovrebbe fare troppo il puro. Non si perde occasione per azzannare il fianco che la sinistra presenta.
 Un po? da sciacalli, visto che Alleanza Nazionale non sa (o non ricorda), che Mario Valentini, autore delle critiche sul doppio ruolo del nostro vicesindaco e Presidente dell?A.T.O. si ? battuto da sempre, (dal settembre 2004, per la precisione e per diretta testimonianza, subito dopo l?arrivo delle prime ?bollette pazze?) per il problema del caro-acqua e che non sempre ? stato appoggiato dal suo stesso partito
Certo, Rifondazione ha le sue colpe, come quelle di non aver creduto troppo a questa battaglia, o come quella di aver mantenuto in piedi, nel momento della dipartita di Carpinelli, Urbani e Frellicca, con la sua immobile presenza una maggioranza della quale gli Orvietani si sarebbero liberati ben volentieri.
Ma Mario Valentini ? altra cosa, ha dimostrato che appartenere ad un partito non significa limitare la propria intraprendenza e dobbiamo riconoscergli uno spirito di iniziativa che nessun altro ha avuto nella coalizione.
Chapeau, Valentini!
Quanto al sindaco, il vice non si tocca perch? secondo lui dimostra grande spirito di abnegazione nell? ?interesse primario della Citt??. Non solo, ma ci rassicura dicendoci che loro sono?in grado di essere una classe dirigente per questo territorio?.
A tutti sembra invece che questa classe dirigente cerchi di alimentarsi e perpetuarsi oltre ogni limite di decenza. Stessi nomi, stesse persone, stesse (poche!) idee. E? il vecchio che avanza!
Il sindaco non si fa problemi di etica, n? politica e tantomeno personale, e nulla ostat che gli incarichi si duplichino e si sovrappongano anche incompatibilmente (incompatibili gli incarichi, giammai i relativi compensi!).
Non sar? forse che senza questo vice-sindaco anche Mocio tornerebbe a casa, visto anche l?esaurirsi della vena di ?nomine? assegnabili a quella particolare famiglia di volatili?
Ma in fondo, Marino Capoccia, dopo aver partecipato alla vita della citt? con grande senso civico, tornerebbe al suo vecchio normale lavoro.
Lavoro? A proposito, che lavoro faceva?

Pubblicato il: 28/08/2007

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