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Adesso Rosina gestisce il Bar Paradiso

Fausto Cerulli

La Rosina, una istituzione. In una citt? in cui le istituzioni sono destituite di spessore

e di fondamento, la Rosina ? stata una istituzione vera. Reggeva il bar come un capitano di ventura. Respingeva i marosi di chi chiedeva credito, le alluvioni di chi approfittaca della folla per uscire senza pagare, Ed allora risuonava imperioso il suo ? scusi, lei si ? dimenticato di pagare? E il portoghese fallito saldava il conto, chiedendo gentilmente scusa a lei che era sempre gentile. Aveva occhi per tutto e per tutti Ricordo che una volta mangiai tre o quattro paste- ero in fase bulimica--passai alla cassa e dissi che dovevo pagare tre paste. Lei, cordialissima, precis?? quattro paste, avvocato?, Sempre gentile spesso ironica, pronta alla battuta scherzosa ed alla battuta di cassa,

Era ottimista in conto terzi: se sapeva che un cliente si era iscritto ad Ingegneria, lei lo chiamava da subito e per sempre architetto. Facevo il primo anno di Giurisprudenza e lei mi chiamava  avvocato. Chiamava cardinale don Italo, se avesse potuto avrebbe chiamato Santit? Don Marcello.

Era una psichiatra senza diploma: tutte le ragazze depresse, o solamente tristi, si sedevano accanto a lei, che aveva il tempo di fare il capitano del bar e di informarsi sulla salute delle ragazze, e di confortarle con un sorriso. E diceva loro frasi che erano molto riservate, segreti tra loro, ma con successo terapeutico. E la depressa sorrise.

Lavorava con turni lunghissimi, non si concedeva soste, Rosina ad oltranza. E non perch? fosse contraria a delegare, ma solo perch? il Bar era la sua vita. Qualcuno la derideva per il suo stacanovismo. Ed a deriderla erano i quattro sfaccendati, per costume e per censo che allora ed oggi stazionavano -come cariatidi del nulla- sulle due porte del bar. Lei sapeva dei loro lazzi, ma li ignorava. Lei, Signora del Bar.

Anche quando cominciava a star male, non volle lasciare il Bar; si sedeva accanto alla cassa, lasciava per forza di cose Nazzareno a fare soldo su soldo. E lei si intratteneva con quattro amiche fedeli, ma i suoi occhi indagavano, sorvegliavano, sorridevano. Credo che abbia sofferto soltanto quando alla cassa si insediava Gianna; e lei si vendicava chiamandola ?la Pannella?.

Non sembrava mai stanca, l? eterna Rosina. I monumenti non sono mai stanchi. E Rosina del Bar ? stata un monumento a se stessa.

Ora, altri monumenti regnano, di dubbio gusto, su una citt? che perde le sue immagini storiche, e non riesce a crearne di nuove.

Adesso Rosina gestisce il Bar Paradiso.

Pubblicato il: 21/07/2007

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