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I nervi scoperti di un sindaco e la vocazione all'insulto

Filippo Belisario

di Filippo Belisario

Avere la ?coda di paglia? significa non avere la coscienza tranquilla e aggredire gli altri o sospettare sempre di tutto sapendo di essere in colpa (dice il Giusti: ?chi ha coda di paglia ha sempre paura che gli pigli fuoco?). Questa condizione appare essere, a mio modo di vedere, quella che pi? si avvicina all?umore quotidiano del Sindaco di Orvieto.

Il fatto ?, in s?, misero e irrilevante ma pu? valere la pena raccontarlo per capire, insieme, i comportamenti e l?operato del massimo rappresentante della vita cittadina, anche alla luce dei pensieri sui suoi amministrati.

A conclusione di un brevissimo incontro informale con il Sindaco e altri rappresentanti del comitato, gli ho rivolto l?invito a ?dire qualcosa di sinistra? per salvare il Parco ex SMEF. Devo evidentemente aver toccato qualche nervo scoperto e dolente perch? la risposta ? stata immediata: ?tu parli tanto ma non hai mai fatto un cazzo in vita tua!?

Per indole e educazione, sono persona che quasi sempre privilegia la riflessione alla battuta pronta e non amo le zuffe verbali, tanto meno nei luoghi pubblici, per cui la cosa, nell?immediato, non ha avuto altro seguito. Formulo per? alcune considerazioni:

  1. Non so se ho fatto molte o poche cose durante la mia vita e, francamente, non lo ritengo un gran problema (sicuramente non un problema del Sindaco); solo una brutale banalizzazione da fare invidia a Bossi e Borghezio pu? ridurre il senso di un?esistenza a fare o non fare un c...
  2. Di certo, ma non la reputo una grande o difficile impresa, penso di essere una tra le poche persone ad aver costretto il Sindaco a pubbliche scuse in occasione di un suo grave scivolone sul referendum costituzionale di un anno e mezzo fa, oltre ad un tardivo ringraziamento a me per avergliene offerto l?opportunit?.
  3. Mi domando attraverso quali canali il Sindaco possa sapere cosa io faccia o non faccia e, ancor pi?, abitando in zona solo da 10 anni, cosa io possa aver fatto o non fatto nei miei precedenti 33 anni di vita altrove.
  4. Mi domando anche se presumere di aver fatto molte cose possa giustificare la vocazione permanente all?insulto e all?arroganza.

Concordo con Michele Serra sul fatto che ?gli insulti definiscono soprattutto chi li adopera? e immagino che questa citt? possa e debba aspirare ad avere rappresentanti di caratura e spessore diversi. Sono a disposizione per qualsiasi scambio di opinioni al riguardo, anche, evidentemente, col Sindaco, cui mi accomuna un?appartenenza ?storica? alla sinistra, quella per? degli ideali e dei valori, verso la quale lui oggi nutre, forse, un po? di nostalgia e tanto dispetto.

Orvieto, 1 giugno 2003                                                                             

Pubblicato il: 02/06/2003

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