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Mentre spira il vento del ?Forello? la Tuscia ci chiama.

Guido Turreni del Coordinamento Comunale di Forza Italia

 

La citt? di Todi dopo sessant?anni di sinistrismo imperante ha finalmente voltato pagina in favore del rinnovamento, rappresentato da una nuova classe dirigente di centro destra.

Ruggiano, candidato sindaco del centro destra e personaggio chiave del successo della CDL tuderte, ha impersonato in s? tutte le qualit? ?dell?uomo della provvidenza?: proveniente dalla societ? civile e produttiva, ha scalzato la classe burocratica e dirigista di sinistra che aveva governato la citt? sempre con il solito sistema delle clientele, degli inciuci, del do ut des, sistema noto anche nella nostra contea.

Il cittadino stimato e conosciuto per le sue qualit? morali ed umane ? riuscito a scalzare le Frattocchie tuderti, presentando un progetto politico che catalizzava le istanze dei cittadini che oramai conoscono la sinistra per quello che ? oggi, ovvero un?organizzazione politico finanziaria finalizzata alla conservazione del potere delle poltrone e dei privilegi dei suoi inquadrati, tanto che perfino uno come Ricucci chiedeva disperatamente all?On. La Torre la tessera dei DS, o del club dei privilegiati.

Ruggiano, invece, ha fatto un?operazione contemporaneamente semplice ed efficace: ridare speranza ed opportunit? a coloro che invece non sono di questa ?parrocchia?, o non ci si riconoscono pi?, e che sembrano essere a questo punto maggioranza.

Ad Orvieto, dove ci si occupa pressoch? di tutto, dalla Siria alla fame nel mondo, c?? invece un silenzio assordante su ci? che ? avvenuto a trentacinque chilometri da qui: il vento fresco e gradevole del Forello si ferma l?, e nessuno, salvo AN, vuole commentare ed analizzare un risultato elettorale che potrebbe avere molte similitudini con il nostro territorio.

E dire che a Todi non avevano fatto in Comune lo scempio di bilancio che sono stati capaci di fare qua; e dire, anche, che a Todi la sinistra era s? divisa, come qua, per ragioni di poltrone, ma contraddizioni e liti erano state gestite molto pi? ?sottovoce? rispetto ad Orvieto, almeno fino al risultato delle elezioni.

E allora noi del centro-destra orvietano possiamo cominciare a sfregarci le mani per la propriet? transitiva della sconfitta della sinistra tuderte ?

Non direi. Ci manca ancora il nostro Ruggiano, ma soprattutto non dobbiamo dimenticare che il tessuto socio-economico di Todi ? totalmente diverso rispetto a quello orvietano: Todi, infatti, ? citt? assai pi? imprenditoriale di Orvieto, in cui esite certo il turismo di qualit?, ma esiste anche un tessuto industrial-imprenditoriale delle famiglie storiche tuderti che ha potuto fungere da sponda elettorale indipendente a ci? che Ruggiano chiedeva alla sua citt?.

Un errore che i compagni orvietani invece non hanno mai fatto, ovvero quello di consentire che la libera imprenditoria, quella non targata, si insediasse in citt?: non ? un caso che basta fare quaranta chilometri in direzione dei vari punti cardinali e si trova una realt? industriale ed imprenditoriale assai diversa: Valdichiana a nord, Viterbo-Montefiascone ad Ovest, Todi ad Est, Orte a Sud.

Qui la gente ? purtroppo ancora sottomessa alla copertura politica, economica e burocratica che il ?partito? contemporaneamente promette e minaccia.

Per vincere anche qua, a mio modesto parere, ? certo necessario il candidato giusto, ma soprattutto ? necessario convincere la gente della necessit? di liberarsi dai politicanti che promettono e velatamente minacciano su quello che accadrebbe se anche a Orvieto vincesse il centrodestra (come se fosse ancora possibile fare peggio di quello che hanno gi? fatto loro).

Nel frattempo per? si parla dell?aeroporto di Viterbo, delle infrastrutture al suo servizio e di sviluppo economico, con una sinistra a corto di idee brillanti, che cerca di mettere il cappello, come sempre, su qualcosa che non gli appartiene: il tema delle infrastrutture; un gioco a cui si sono prestati anche i media locali, che hanno dimenticato di dire ? forse in buona fede ? che la prima voce che si ? levata in appoggio all?idea dell?aeroporto Viterbese ? stata quella di Forza Italia e per essa, quella di Fausto Ermini, nostro membro del Coordinamento Comunale.

Non voglio farne una mera questione di primogenitura, per? ? giusto ricordare, soprattutto agli elettori, che insieme a Mocio e perfino ad Imbastoni & C., c?? anche la CDL orvietana, che, per quanto riguarda la politica delle infrastrutture ? in citt? decisamente all?avanguardia, rispetto ad una sinistra poltronara ed immobilista.

Per il momento mi accontento di constatare che la CDL in generale, e Forza Italia in particolare, stanno dettando linee programmatiche e politiche ad una classe dirigente che ? allo sbando, e mi piace toccare con mano che idee rivoluzionarie (per il nostro territorio) come le idee della sempre pi? rediviva Associazione Nuova Tuscia, hanno una forza tale da essere capaci di camminare con le proprie gambe, anche dopo la prematura scomparsa dell?associazione che le ha propugnate per prima, purtroppo predicando nel deserto.

Solo cos? Todi ed il vento del Forello possono veramente sembrare pi? lontani di quanto siano in realt?.

 

Pubblicato il: 16/06/2007

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