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Il premarketing alla Piave: operazione Morcefella

Guido Turreni del Coordinamento comunale di Forza Italia.

Non c?? dubbio che la nomina del collega Stanislao Fella alla presidenza di RPO ci ha colto di sorpresa e soprattutto in contropiede.

Quando dico ?ci?, mi riferisco ovviamente alla Casa della Libert? di Orvieto, ovvero Alleanza Nazionale e Forza Italia.

Fella infatti ? (o meglio era) il capo dell?opposizione poranese e personaggio di punta di AN orvietana.

Premetto che la stima nei confronti della persona e del collega ? certamente immutata, mentre non posso pi? dire altrettanto dell?uomo politico.

E? vero che ? lecito cambiare idea nella vita, cambiare partito e finanche schieramento, ma il metodo prescelto da Fella ? certamente poco trasparente, e sa tanto di tradimento, di decisione presa nelle segrete stanze del potere ternano-orvietano, senza un adeguato percorso politico pubblico.

Poco credibile la giustificazione della ?nomina tecnica?, specialmente quando si ha una certa storia politica alle spalle, specialmente quando si manifesta questa sperticata gratitudine al Sindaco.

E? giocoforza quindi concludere che l?affidabilit? dell?uomo politico non ? certo pi? quella di prima, di sicuro per coloro che ha lasciato, ma probabilmente anche per quelli che l?hanno accolto.

Consiglierei al collega Fella di andare a ripetizione da Follini, oppure dal nostro ex di Forza Italia Massimo Morcella, il quale ha preferito un percorso un po? pi? equivoco, ma senza dubbio pi? pubblico, per migrare verso altri lidi, pur mantendo un seggio in Consiglio Comunale che dovrebbe essere di Forza Italia e non suo personale.

E? stato inutile chiedere, sottovoce, le sue dimissioni, per far subentrare chi di Forza Italia ? sempre stato e sempre lo sar?.

Di certo ci troviamo in una fase di grande sconvolgimento dei partiti e degli schieramenti, in cui si sente dire pressoch? di tutto, dai trasformismi pi? impensati, alle cene pi? equivoche.

Chi ha votato per un partito, per un?idea, o anche contro qualcuno, si ritrova il proprio voto utilizzato nel modo che pi? sconfessa quei principi.

A questo punto non sorprende che il cos? detto fenomeno dell?antipolitica, come lo definiscono i politici perdenti, sia in forte ripresa e trovi nuova linfa e nuovo vigore proprio in simili vicende, che, nel nostro piccolo, contribuiscono anche a livello locale a creare una certa confusione nell?elettore, che lo induce inevitabilmente a considerare la politica come un teatrino, in cui ci sono fin troppi personaggi ?in cerca di autore?.

Se dunque mi aspettavo che Morcella non si sarebbe mai e poi mai dimesso, avendo intuito il trasloco che c?era dietro, non posso invece nascondere una certa delusione per la decisione di Fella, che, fra l?altro, ritengo anche poco avveduta, sia perch? ha accettato un incarico nel settore pi? fallimentare dell?Amministrazione, e ne andr? a condividere necessariamente le responsabilit? politiche, sia perch? oramai RPO conta pi? poco o nulla.

Ad entrambi chiedo di gettare la maschera fin troppo trasparente e dico: dimettetevi da tutti gli incarichi, e pur dopo un breve periodo di purgatorio, iscrivetevi pure alla Margherita, oppure al Partito Democratico o quel che ne sar? di esso (auguri !).

Per il solo Stanislao (per gli amici Steny) voglio invece sperare che si tratti di ingenuit? commessa in buona fede, anche se purtroppo il valzer delle poltrone di tutte le varie partecipate collegate con l?operazione Fella, ci fornisce indizi di senso diametralmente opposto: si tratta infatti di pura operazione di potere, e della seduzione che il potere stesso esercita sulle ambizioni di chi vorrebbe a tutti i costi il suo ?posto al sole?.

A questo punto credo sia imprescindibile contrastare questa politica delle poltrone fine a se stessa, con una aggregazione cittadina che vada oltre lo schema dei partiti e che trasmetta sostanzialmente il seguente messaggio: chi vuole mandare a casa questo tipo di politica metta il dito qui sotto.

Bene ha fatto la Cdl orvietana a prendere le debite distanze dal poltronismo di Mocio, dalla sua maggioranza e dalla quinta colonna della finta opposizione; bene ha fatto a non cedere all?invito di accettare il calice che le viene offerto perch? sicuramente si tratta di un calice amaro quando non anche avvelenato.

Chi ? seriamente intenzionato a fare qualcosa di positivo per Orvieto e gli orvietani ponga mano alla soluzione dei pur gravi problemi concreti della gente, ad esempio abolendo l?ICI sulla prima casa ed eliminando un mare di spese inutili, di consigli di amministrazione e quant?altro; si occupi meno di questa o quella poltrona, per questa corrente o per quel partito, o magari a vantaggio del transfuga di turno.

La Politica con la maiuscola ? altra cosa, mentre il resto ? inciucio.

Pubblicato il: 02/06/2007

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