Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Nomine partecipate: in casa ds estraneo il ?partito? e niente di ?democratico?

Carlo Carpinelli - Fausto Galanello - Giuseppe Germani - Teresa Urbani

Negli ultimi dieci giorni si sono tenute le riunioni della Direzione comunale DS di Orvieto, del Coordinamento comprensoriale e dei direttivi di alcune Unit? di Base sempre del Comune di Orvieto. In nessuna di tali riunioni sono emersi ragionamenti, proposte o quanto altro abbia potuto, anche lontanamente, coinvolgere i gruppi dirigenti del nostro partito nelle scelte di nomina che il sindaco ha ?legittimamente? compiuto rispetto alle proprie funzioni formali. Risulta inoltre che tali nomine non siano state comunque neanche oggetto di discussione nel gruppo consiliare DS.

Esiste quindi un primo e grande problema politico gi? sul metodo per non parlare poi della sostanza: come e chi decide? C?? qualcuno nei DS che pu? arrogarsi il diritto di parlare e garantire per tutti? Oppure il sindaco, ricorrendo ai suoi ?legittimi? poteri formali, pu? fare qualsiasi scelta che riguarda persone e strategie politiche di grande rilevanza per il futuro della citt?, imponendole al resto della coalizione, a partire dal partito di maggioranza relativa?

Non sappiamo quale delle due sia quella vera  ma indipendentemente da ci? sorge spontaneo un interrogativo: sono queste  le nuove regole di trasparenza, di partecipazione e di democrazia alla base del nascituro Partito democratico?

Se andiamo poi alla sostanza emergono almeno due aspetti:

1)      operazione in prevalenza di rotazione di incarichi e riciclaggio di ?vecchio? personale politico (non si parlava di rinnovamento ed avanzamento di una nuova classe dirigente?);

2)      l?incarico all?Avv. Fella ? politicamente incomprensibile in quanto:

-         non coinvolge ed impegna la minoranza,

-         uno sgarbo al Sindaco DS ed al Centrosinistra di Porano dove Fella ? all?opposizione con la destra,

-         fa parte di trasformismi, forse finalizzati a giochi ed equilibri interni alla Margherita, ma che aprono pi? di un dubbio sulle manovre in atto tese ad influenzare e caratterizzare il futuro PD.

Questa ultima considerazione apre ulteriori dubbi ed interrogativi su un futuro Partito democratico che dovrebbe caratterizzarsi quale soggetto progressista, riformista e di sinistra, ma da cui escono pezzi significativi dei DS ed entrano fuoriusciti da UDC ed AN.

La gravit? politica e metodologica di tali fatti, accompagnata da un atteggiamento succube ed evasivo dei gruppi dirigenti locali dei DS, si scontra frontalmente con quanto da noi stessi sostenuto recentemente sulla stampa e negli organi di direzione del partito, dissentendo sui metodi di gestione della chiusura della crisi di Giunta, tanto sugli aspetti programmatici che sulla sostituzione di tre assessori. Ci siamo impegnati in questa fase transitoria, pur non condividendo l?approdo finale al PD, per una caratterizzazione pi? a sinistra possibile del nuovo soggetto politico, rimandando quindi ogni decisione relativa ad una futura appartenenza. Ci siamo impegnati altres? per un recupero di trasparenza, partecipazione ed unit? nei processi politico-istituzionali locali per rimettere al centro gli interessi generali rispetto a quelli di parte e di ceto politico.

La strada che si sta seguendo ? chiaramente un?altra. E? un metodo da cui dissentiamo totalmente anche perch? afferma nei fatti l?assenza di ruolo e di direzione degli organismi territoriali.

 

Orvieto li 01/06/07

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 02/06/2007

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