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Appello per la costituzione dell'Associazione Italia Futura

Danilo Buconi

Il nostro Paese ha bisogno di un nuovo Risorgimento democratico in cui il popolo, le cittadine e i cittadini tutti, tornino ad essere protagonisti centrali nella costruzione del futuro politico, sociale, economico, culturale e istituzionale dell?Italia.

Occorre ripartire dai principi fondanti della nostra Costituzione, a cominciare dai temi del lavoro, della pace, della dignit? e libert? personale e collettiva, della laicit? dello Stato, per continuare con quelli del diritto alla salute e alla difesa delle conquiste sociali, a vivere e produrre in un ambiente pulito e tutelato, a partecipare attivamente alla rappresentativit? democratica, senza dimenticare ? nel giusto rispetto dell?appartenenza territoriale ? l?importanza dell?Europa unita come unica e fondamentale cornice di riferimento nel quadro di rapporti internazionali tesi al dialogo, al rispetto, alla pace tra i popoli del mondo.

E? ormai urgente un risveglio collettivo delle coscienze sane dell?Italia, di quelle coscienze costruite sul valore della Memoria e quotidianamente permeate nel rispetto delle leggi e dei diritti e doveri dei cittadini, affinch? ripartano dalla base e non dai vertici ? e sempre dai concreti bisogni individuali e collettivi  - le scelte ideali poste a fondamento della crescita democratica della Nazione: prima i cittadini, dunque, e poi i dirigenti politici!

In questa ottica e con questo metodo, tipici della storia democratica della sinistra italiana, deve muovere la costruzione di un nuovo mondo possibile.

Un mondo dove si capisca finalmente che solo il dialogo e la collaborazione, mai la guerra, lo sfruttamento, l?occupazione barbara di uno qualsiasi degli Stati da parte di un altro Stato, possono portare al superamento dei conflitti, alla pace complessiva e all?autodeterminazione dei popoli: tornano all?ordine del giorno, per l?Italia ma non solo, il superamento dell?appartenenza alla NATO e la costruzione di un moderno sistema di difesa europeo inserito, a pieno titolo, nella cornice dell?ONU.

La democrazia, la diplomazia e il rispetto devono tornare ad essere protagonisti essenziali non solo nei rapporti internazionali ma anche all?interno dei singoli Paesi, non solo per agevolare i rapporti tra popolazioni al loro interno sempre pi? eterogenee, in conseguenza dell?ormai diffuso, radicato e costante fenomeno immigratorio, ma anche come metodo indispensabile e insostituibile su cui basare la scelta dei rappresentanti del popolo alla guida delle Istituzioni.

Lavoro, salute e ambiente devono tornare ad essere strettamente complementari tra loro nell?Italia futura. Un lavoro sicuro, garantito, giustamente riconosciuto sul piano economico e sociale, anche attraverso una stretta connessione tra sistema privato e sistema pubblico, associazioni di categoria e istituzioni, rappresenta ? oggi pi? che mai ? il primo diritto di cittadinanza e il pilastro principale dell?emancipazione sociale delle donne e degli uomini di ogni parte del mondo, con l?obiettivo ? non secondario ? di garantire anche successivamente, a tutte e tutti, una vita decorosa e libera attraverso pensioni certe ed economicamente dignitose.

Tutela, prevenzione e promozione della salute, in ogni suo aspetto e sotto ogni profilo, a partire dagli ambienti di lavoro e scolastici, nonch? il mantenimento del suo carattere pubblico e universale, rappresentano punti cardine imprescindibili da cui originare ogni scelta politica in materia: il sistema socio-sanitario pubblico deve essere in grado ? attraverso una appropriata fiscalit?, anche di scopo ? di garantire a tutti i cittadini, in particolare a quelli che pi? ne hanno necessit?, libero, paritario e completo accesso alle prestazioni.

La tutela e salvaguardia dell?ambiente, innanzitutto in funzione della qualit? della vita delle cittadine e dei cittadini dell?Italia, dell?Europa e del mondo, devono essere oggetto di un impegno straordinario delle istituzioni locali, nazionali e internazionali e, in collaborazione con il mondo dell?associazionismo e del volontariato, devono rappresentare un investimento quotidiano, concreto e costante, nel futuro, in particolare attraverso l?attuazione di scelte urbanistiche approfondite e ragionate circa l?ubicazione delle espansioni residenziali, industriali e commerciali e il loro rapporto con gli spazi di interesse pubblico destinati alla persona, la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, in particolare per i centri storici, da anteporre alle politiche di espansione, lo sviluppo di nuovi sistemi di trasporto pubblico, alternativi rispetto all?alimentazione energetica e in grado di ridurre fortemente il trasporto di tipo privato,  l?investimento in politiche di controllo, gestione e salvaguardia del territorio agricolo e boscato nonch? del patrimonio idrico, idraulico e faunistico.

La cultura deve tornare ad essere protagonista della vita sociale della Nazione e in grado dimettere al centro gli studenti e non il sistema: occorre ripensare l?offerta scolastica nazionale affinch?, anche attraverso l?elevamento dell?obbligo scolastico a 18 anni, sia garantita a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi, una formazione scolastico/culturale adeguata e in grado ? insieme ad una rinnovata potenzialit? del sistema universitario - di meglio inserire i giovani nel sistema lavoro; ? necessario sviluppare ad ogni livello momenti culturali paralleli e complementari rispetto alla scuole: dallo sport alla musica, dal teatro all?integrazione tra culture diverse.

L?Italia del futuro ha bisogno di una profonda revisione del sistema pubblico. La prima richiesta che viene dai cittadini riguarda lo snellimento della macchina amministrativa e burocratica ad ogni livello: dal Parlamento alle Regioni, dalle Province ai Comuni, alle Circoscrizioni, agli enti di secondo livello e non elettivi, occorre procedere ad una drastica razionalizzazione e riduzione di istituzioni, rappresentanti e indennit? e, soprattutto, occorre che chi ricopre incarichi amministrativi non sia assolutamente investito di incarichi di rappresentanza politica.  

Di fronte alle trasformazioni politiche in atto, il popolo della sinistra non pu? e non deve stare a guardare ma deve prendere spunto dalla sua storia, dalle sue esperienze, dalla sua coscienza per tornare a guardare avanti con due soli occhi, una sola testa e un solo corpo per essere davvero protagonista, nella costruzione dell?Italia futura, per cambiare concretamente lo stato delle cose presenti trovando ogni giorno la soluzione migliore ad ogni problema reale.

Danilo Buconi Primo promotore per l?Associazione ITALIA FUTURA

 Per aderire all?appello e impegnarsi attivamente in favore dell?Italia Futura:
E-mail: ass-italiafutura@libero.it;

Pubblicato il: 25/05/2007

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