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Forum sul porta a porta. Un?occasione persa

Marta Scattoni

Venerd? 4 maggio, dalle 17.30 circa fino alle 20.00, in un assordante e deprimente silenzio, si ? svolto presso il Palazzo dei Sette di Orvieto un Forum, ampiamente pubblicizzato durante tutto il mese di aprile, sulla raccolta differenziata dei rifiuti con metodo porta a porta organizzato dall?Associazione Il Ginepro.

Nonostante l?importanza e l?urgenza del tema trattato, nonostante la partecipazione al Forum di una delegata di Legambiente nazionale, Katia Le Donne, e soprattutto di un?esperta progettista nel settore come Monica Galli del Consorzio Priula di Treviso e dell?assessore all?Ambiente della Regione Umbria Bottini, la presenza delle istituzioni locali ? stata quasi inesistente. Occorre anche evidenziare che tutte le persone sopra citate hanno dovuto affrontare viaggi per poter intervenire al dibattito: da Roma la Le Donne, da Treviso la Galli ed infine da Perugia l?assessore Bottini.

Gli unici rappresentanti istituzionali presentatisi al Forum sono stati il sindaco di Allerona Rocchigiani,  l?assessore all?Ambiente del Comune di Orvieto Desideri (anche in rappresentanza del sindaco Mocio) e l?assessore all? Ambiente del Comune di Acquapendente Speroni (anche in rappresentanza del sindaco Bambini).

Non erano presenti i rappresentanti politici dei vari partiti, neanche quelli che di solito sono molto attenti riguardo al tema ambientale come Verdi, Altracitt?, Rifondazione, i giovani dei DS (inutile continuare perch? troppe le assenze); non erano presenti le associazioni (eccetto 4 o 5 persone) ed i comitati; non erano inoltre presenti la stampa (che pure ha ospitato sulle sue pagine on ? line l?avviso dell?iniziativa) e la tv locale; infine non erano presenti i forse troppo rassegnati e distratti cittadini del nostro direi assopito territorio.

Indubbiamente tutti gli assenti, ma in particolare i rappresentanti politici devono assumersi la piena responsabilit? di aver sprecato un?ottima e notevolissima occasione di discussione assai costruttiva, visti i relatori ed il momento che stiamo vivendo, sul tema dei rifiuti.

Trovo che sia importante ricordare, in questo mio intervento critico, alcuni punti toccati dai relatori durante l?incontro dello scorso venerd?: prima di tutto una dato riportato dalla Le Donne sulla quantit? di differenziata in Umbria che ammonta solamente al 24,2%. Dobbiamo tener ben presente tale dato per poterlo rapportare a quel 45%, da raggiungere entro il prossimo anno 2008, prescritto dal D.gls Ronchi (22/97): in un anno e mezzo l?Umbria deve raggiungere il 45% mentre l?eco tassa incombe assai minacciosamente e la quantit? di rifiuti prodotti cresce inesorabilmente del 2 ? 3% ogni anno (dato medio nazionale). Visti i dati, appare piuttosto chiaro il fatto che occorre prendere in materia provvedimenti efficaci e rapidi che fin ora non sono stati presi; occorre che gli amministratori interiorizzino un altro dato fondamentale sul tema della raccolta dei rifiuti e cio? che con la modalit? di differenziazione stradale (quella con i cassonetti, come abbiamo noi) si riesce a raggiungere a mala pena il 30% di differenziato mentre con il porta a porta si supera l?80%. I motivi che costituiscono il notevole scarto  tra le quantit? ottenute con l?uno e l?altro metodo ed anche la differenza nella qualit? dei rifiuti selezionati e divisi, sono molti ma tra tutti spicca quello inerente al controllo ed alla sanzione dell?operato dei cittadini, che vengono in tal modo educati (nel vero senso della parola) ad entrare nel circolo virtuoso della differenziazione. Il porta a porta inoltre comporta un notevole incremento del personale impiegato nel settore e quindi nuovi posti di lavoro: i soldi non vengono pi? spesi per lo smaltimento ma per gli operai (nel Priula da 6 sono diventati 150). Proprio sui vantaggi di questo metodo rispetto al metodo del cassonetto stradale ? stato  incentrato l?intervento della rappresentante del Consorzio Priula Monica Galli, che ha anche voluto sottolineare, probabilmente  constatando il ridottissimo numero di presenti, come senza la partecipazione dell?utenza non si possa realizzare nulla e come la responsabilit? sui rifiuti debba essere condivisa tra istituzioni, enti gestori e cittadini. Tra i tanti utilissimi e dettagliati (poich? erano presenti un sindaco e due assessori e se ne aspettavano altri) dati forniti dalla Galli sull?esperienza del Priula mi ha colpito molto sentire che solo con il porta a porta ma a tariffa puntuale applicata ad ogni utenza si ? potuto compiere un balzo dal 33% al 65% nella raccolta differenziata (questi ultimi dati sono del 2003, ora la percentuale ? ulteriormente cresciuta). Insomma solo grazie al principio ?pi? rifiuto indifferenziato produci, pi? paghi? si ottengono risultati di rilievo! Per quanto riguarda l?impatto estetico del porta a porta sui centri storici la Galli ha riportato l?esempio di Parma, citt? che recentemente si ? valsa  delle professionalit? del Priula, dove si stanno ottenendo eccellenti risultati con la massima soddisfazione degli amministratori e soprattutto dei cittadini. Parma ? anche un esempio di  come la frequenza del ritiro dei rifiuti e la tipologia dei contenitori dei vari materiali vadano studiati per essere adattati efficacemente alla realt? che vuole intraprendere questo metodo di raccolta (un conto ? il centro storico, un conto l?estrema periferia).

Dopo la relazione della Galli il sindaco Rocchigiani ha manifestato il suo sincero interesse ad intraprendere il cammino sulla strada del porta a porta per poter far fronte ad una situazione non pi? sostenibile; Rocchigiani ha inoltre espresso la sua speranza di poter lavorare su questo tema insieme agli altri Sindaci del nostro territorio ed ovviamente insieme al soggetto gestore (SAO). L?assessore Desideri ha dichiarato che, nonostante gli sforzi del Comune di Orvieto, purtroppo la cittadinanza non riesce ad adempiere correttamente e sufficientemente al suo dovere di differenziazione dei rifiuti; ha inoltre dichiarato di trovare esteticamente sconveniente  per la citt? di Orvieto avere i cassonetti dei rifiuti in bella vista (seppur collocati strategicamente). L?assessore Speroni poi ha brevemente illustrato il tentativo di raccolta differenziata porta a porta nel suo Comune (Acquapendente), sottolineando il fatto che , nonostante la mancanza di progettazione a riguardo (un porta a porta ?fai da te? a causa della scarsit? di fondi) e tra molte difficolt?, si stanno per? ottenendo apprezzabili risultati stimabili attorno al 40%.

Infine il portavoce dell?Associazione Il Ginepro ha domandato all?assessore regionale Bottini quanto la Regione Umbria possa intervenire per migliorare la situazione attuale, magari favorendo proprio il metodo del porta a porta, anche in relazione al prossimo III piano regionale. Bottini, le cui dichiarazioni sul tema dei rifiuti sono presenti anche sul Corriere dell?Umbria del 6 maggio in occasione della giornata nazionale per la raccolta differenziata, ha vigorosamente sostenuto la necessit? di partire il prima possibile con  provvedimenti come il porta a porta; provvedimenti che necessariamente dovranno costituire un fattore di discontinuit? col nostro recente passato; provvedimenti che possano concretamente stigmatizzare il tipo di mentalit? per cui i rifiuti possono essere oggetto di mere speculazioni economiche. Bottini, vista la generale esigenza di non consumare pi? territorio in discariche, ha inoltre comunicato il probabile inserimento nel III piano regionale sui rifiuti di una distinzione tra virtuosi e non virtuosi in materia di quantit? di differenziazione effettuata: non verranno pi? erogati fondi a chi non riesce a raggiungere almeno il 35% entro il prossimo anno. Per quanto riguarda la possibilit? del porta a porta ad Orvieto l?assessore regionale, che tra l?altro gi? aveva avuto contatti con il Consorzio Priula, ha sottolineato il grande peso in materia del soggetto gestore (SAO) che eventualmente potrebbe avvalersi di una collaborazione con il Priula o con altri soggetti in grado di fare progettazione sul porta a porta.

Viste tutte le dichiarazioni, appare infine chiaro come Orvieto, in un eventuale auspicabile adozione del sistema porta a porta, dovrebbe essere il soggetto trainante rispetto agli altri Comuni ? pur volenterosi - del territorio visto che, per essere efficace, un progetto come quello del Priula ha bisogno di un bacino di almeno 30.000 utenze.

Bisogna doverosamente ricordare che, prima del Forum, il 21 ed il 28 aprile ci sono state due altre belle iniziative all?interno di ?Un mondo senza rifiuti?, cio? due giornate di raccolta dei rifiuti sul fiume Paglia, che hanno permesso ai ragazzi delle medie di Allerona ed Acquapendente ed a quelli dell?Istituto d?Arte di Orvieto (la cui IV classe ha abilmente e sorprendentemente improvvisato una scultura fatta con alcuni dei rifiuti raccolti) di conoscere meglio sia una piccola parte del nostro territorio che il tema della differenziata e dell?importanza del rispetto per l?ambiente: queste felici collaborazioni con le Scuole ci esortano ad investire molto in termini educativi sui ragazzi per garantire a tutti ( persino a chi dell?ambiente non si cura affatto) un territorio pulito e salubre.

 

 

 

Pubblicato il: 08/05/2007

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